Vincere aiuta a vincere.
E le vittorie centrate in Coppa Italia contro il Giugliano (squadra fino a mercoledì scorso ancora imbattuta) e in campionato contro il quotato Lavello rilanciano decisamente le ambizioni dell’Audace Cerignola.
Una boccata di ossigeno per la squadra del presidente Danilo Quarto, preziosi soprattutto i tre punti conquistati coi lucani, che sono costati la panchina a Sormani (al suo posto torna Karel Zeman ndr) e che hanno consentito agli ofantini di ridurre a cinque lunghezze il distacco dalla vetta, considerata la rovinosa caduta del Bitonto: “Abbiamo dato un segnale forte -attacca Quarto -. E’ arrivata la reazione che mi aspettavo. Per noi adesso inizia una nuova stagione. Abbiamo davanti 28 partite, il campionato è appena cominciato”.
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Se davvero si possa parlare di svolta è prematuro per dirlo: finora al di là di qualche risultato al di sotto delle aspettative il gioco non è mai mancato, riprova ne siano le tante occasioni da gol create da una squadra che si è finora mostrato un gruppo monolitico che ha remato sempre nella stessa direzione. Pazienza non è mai stato in discussione, nemmeno quando nell’ambiente è montato lo scetticismo per via di qualche passaggio a vuoto. Quanto ci fosse unità di intenti all’interno dello spogliatoio lo avevano già dimostrato in settimana Achik e Palazzo, che dopo le reti realizzate contro il Giugliano sono corsi a festeggiare con il loro allenatore. Ma emblematico è stato anche l’abbraccio a fine gara col Lavello tra il presidente e il tecnico, a conferma di un feeling sempre saldo.
Che qualche risultato negativo non poteva certo scalfire: “Sono contento per me stesso e soprattutto per i ragazzi - ammette Pazienza -. Abbiamo trascorso giorni particolari, io per primo ho dormito poco per il timore di non riuscire a trasferire alla squadra quanto desideravo. Sono orgoglioso di allenare un gruppo ragazzi eccezionali, con valori importanti quali l’educazione, la caparbietà e la dedizione”. Tutto il proprio potenziale il Cerignola l’ha evidenziato nella vittoria di domenica scorsa: bravi tutti, con una citazione di merito particolare per Longo e Mincica autori delle reti decisive. All’appello è mancato solo il gol di Malcore (subentrato nella ripresa) che ha fallito due ottime chance.
Quando anche il bomber milanese comincerà a ritrovare il solito feeling con il gol, l’Audace potrà davvero sperare nell’aggancio alla vetta: “Ci attende una settimana da trascorrere con un pizzico di serenità in più– sottolinea il tecnico sanseverese -. Fondamentale per recuperare le energie nervose e arrivare al meglio alla sfida di domenica contro la Nocerina”. Alle viste un altro big-match, la sfida del San Francesco sarà l’ennesimo esame di maturità da superare per Loiodice e soci. I campani guidati dall’ex Foggia Cavallaro sono reduci dalla sconfitta interna nel derby contro la Casertana e dal pari di Molfetta che li vede al momento al quinto posto appaiati proprio al Cerignola a 18 punti.
Zone Transition
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Nel 3-4-1-2 del tecnico siciliano spiccano nomi importanti: su tutti l’ex rossonero Fabio Mazzeo (ancora a caccia della migliore condizione e del primo gol stagionale), ma anche gli altri attaccanti Dammacco e Talamo, il centrocampista Edoardo Esposito e il difensore Bruno rappresentano un lusso per la categoria. Per tentare il colpaccio ed andare in gol contro la migliore difesa del raggruppamento (con sole 6 reti al passivo in dieci partite), servirà un Cerignola particolarmente… Audace.
Fabio Trallo