Testa bassa e pedalare. Con determinazione, tanta concentrazione e soprattutto voglia di riscattarsi. È quello a cui punta Pietro Delli Guanti,
il driver originario di Vico del Gargano che va a caccia di punti e prestigio nella Formula Regional European by Alpine.
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Nelle prime due tappe tutte italiane, andate in onda sui circuiti di Monza ed Imola, Delli Guanti ha preso sempre più confidenza con la sua nuova monoposto, la RPM (squadra all’esordio nella Formula 3 ndr), ma vuoi per un pizzico di sfortuna, vuoi anche per alcuni errori, il pilota foggiano non è riuscito a portare a casa punti. Eppure le premesse erano incoraggianti: a Monza, in Gara 1, però un contatto lo ha messo subito fuori gioco, mentre in Gara 2 ha chiuso soltanto 25° e così il potenziale della monoposto è rimasto inespresso complice anche il testa coda alla variante della Roggia che ha frenato la sua rincorsa. Scivolato infatti in 33^ posizione, Delli Guanti è riuscito a recuperare qualche posizione, gestendo bene le ripartenze della safety car e mostrando la sua abilità nei sorpassi. Ma il risultato finale non lo ha premiato.
Ad Imola, invece, nel weekend del 6-7 e 8 maggio scorsi, Gara 1 è stata molto complicata: una serie di incidenti hanno costretto la direzione corsa a esporre due bandiere rosse. Difficile quindi poter prendere il giusto ritmo, e così alla fine il driver garganico si è classificato 16°. In Gara 2, dopo il brillante quinto tempo ottenuto in qualifica, un avversario (Aron) ha messo ko Delli Guanti al sesto giro, costringendolo ad abbandonare anzitempo la gara: “La mia mossa è stata abbastanza aggressiva, Aron non mi ha concesso lo spazio necessario per rientrare dopo il sorpasso e mi ha toccato sulla ruota posteriore causando il mio testacoda - racconta il pilota -. In generale sono stati due weekend sfortunati, nei quali non siamo mai riusciti a finalizzare quello che potevano fare. È un peccato perché c’erano concrete chance di ottenere i primi punti e giocarci fino all’ultimo la top ten. Invece siamo ancora fermi al palo”.
Le prestazioni però sono in crescendo, e le possibilità concrete di smuovere la classifica già a partire dal prossimo Gran Premio non mancano. In fondo si è appena all’alba della nuova stagione: il tempo per recuperare non manca, e pazienza se sono stati commessi degli errori e se la fortuna non è stata alleata. La RPM è una squadra tutta nuova, ma la “Tatuus-Alpine” sta crescendo, e Delli Guanti si sente sempre più a suoi agio con il team e la monoposto: “La vettura risponde alle mie sollecitazioni - dice -. Forse in una squadra che è completamente nuova manca ancora un pizzico di amalgama. Ma è normale che sia così. Stiamo ricercando ulteriori accorgimenti con gli ingegneri per trovare il giusto ritmo-gara. In un campionato così livellato conta tutto, non solo la macchina, ma ogni più piccolo dettaglio. È l’insieme delle cose che può fare la differenza e portare al risultato”.
Zone Transition
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Nel weekend del 27 e 29 maggio prossimi la carovana della Formula 3 si trasferirà a Montecarlo: “Il GP di Monaco è sempre molto difficile - analizza -. Per di più quest’anno gareggeremo in concomitanza con la Formula 1, quindi avremo poco tempo per provare. Sono molto concentrato sul lavoro, l’obiettivo è sempre quello di andare il più forte possibile per ritrovarsi avanti nelle posizioni. Per farlo, dovremo cercare di prendere confidenza con la pista il prima possibile”. Delli Guanti non vede l’ora di tornare in pista: “Sono molto carico - conclude -. Forse un po' preoccupato per quanto successo nelle precedenti gare ma ho voglia di rifarmi per cercare di dimostrare quello che davvero è il nostro potenziale e quanto valgo. Puntiamo ad entrare almeno nelle prime dieci posizioni”.