Elena Gentile, già europarlamentare e assessora regionale alla sanità, sabato sera è stata ospite di un appuntamento organizzato a Torremaggiore dedicato al welfare e in prossimità dell’appuntamento elettorale con cui si rinnoverà la classe dirigente in Europa il tema è più che attuale.
“Torremaggiore e il suo modello di welfare potrebbero far scuola – ha detto in premessa Gentile a l’Attacco -, non solo in Capitanata, non solo in Puglia ma anche altrove. Ho appena terminato un rapido giro tra le tante strutture che 10 anni fa ho avuto l'onore e l'onere di finanziare, sono tutte funzionanti, dall'asilo nido alle altre strutture sempre dedicate all'infanzia, che è il nodo oggi più dolente rispetto all'attenzione che il pubblico deve dare al nostro capitale umano più prezioso che è quello dei bambini e degli adolescenti.
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Questa è una città che è cresciuta in questi anni, è cresciuta grazie alla lungimiranza di una classe dirigente che ha saputo guardare al di là del provincialismo e che può fare ancora di più. Tempo fa chiacchierando con il Sindaco provai a immaginare un ulteriore frammento di questa idea di sviluppo che coinvolgesse un monumento straordinario che si trova qui e che va assolutamente valorizzato e che è la probabile, presunta tomba di Federico II (Fiorentino, ndr): sarebbe un attrattore culturale e turistico straordinario. I tedeschi non chiedono altro, rivivere la vita e le testimonianze dell'uomo forse più importante che hanno avuto in tutta la storia”.
Che idea si è fatta Elena Gentile di questa campagna elettorale, sia a livello locale che europeo?
Zone Transition
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“Le campagne elettorali locali sono sempre più vivaci e quindi si percepisce una città, una comunità che vuole partecipare e che vuole vivere in prima persona, con il ruolo di consegnare nelle mani di un Sindaco competente e capace la propria città. Non la stessa cosa posso dire per la campagna elettorale per le europee: spenta. Spenta anche, mi permetto, per responsabilità dei candidati. Di Europa non si parla, si parla solo di temi nazionali, dal referendum probabile per la riforma costituzionale all'autonomia differenziata, che sono temi importanti ma che non hanno nessun gancio con quello che è il compito, il ruolo e le possibilità che ha l'Europa, invece di incentivare, far crescere le comunità dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista sociale. Tutti chiedono che la sanità sia pubblica. Benissimo, bisognerebbe dire come renderla pubblica e soprattutto chiarire che l'Europa non ha purtroppo la possibilità di risolvere alcuni problemi che vanno risolti qui nel nostro Paese. L'Europa finanzia la risonanza magnetica di ultimo grido ma non finanzia il personale e soprattutto non incide sulla formazione del personale”.