C’è una gara che, ancor prima di arrivare alla scadenza dei termini per la presentazione delle offerte, ha già “meritato” una segnalazione del probabile vincitore a Procura, Comune e Prefettura. E’ quella che interessa il Comune di Candela in merito all’affidamento congiunto della progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e dell'esecuzione dei lavori inerente misure di prevenzione/messa in sicurezza dell'ex discarica R.S.U. in località Giardino - SP 102.
L’importo monstre fa capire quanto sia alto l’interesse per l’aggiudicazione di tale appalto: la gara parte da ben 4.521.750,25 euro, di cui 4.371.750,25 euro soggetti a ribasso.
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Si svolge tramite la Centrale unica di committenza Monti Dauni, scadrà domani alle ore 12.00 e il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economica più vantaggiosa.
Il responsabile unico del procedimento è Alessandro Bascianelli (a capo del settore Affari generali del Comune), a supporto del quale c’è l’ex responsabile della CUC ingegner Salvatore Pizzi.
L’intervento è finanziato con fondi regionali. Nel momento in cui si scrive non è noto quali saranno tutti i partecipanti alla data di scadenza della procedura, ma i conoscono i nomi di chi si se n’è interessato e ha voluto studiarne la documentazione.
Ci sono Colgema Group srl di Vallata (Avellino) e il Gruppo Pinto srl di Lucera.
C’è Cetola spa di Pietramontecorvino, guidata dal giovane Armando Cetola, che proprio nel lucroso settore degli appalti per la bonifica delle ex discariche comunali (finanziati coi fondi POR Puglia) ha già vinto negli scorsi anni varie volte: il riferimento è alle maxi procedure del 2020 per le ex discariche di Deliceto e Zapponeta, portate a casa tramite il consorzio catanese Agoraa scarl, di cui Cetola è il consorziato locale.
Nel primo caso l’aggiudicazione avvenne tramite la CUC Monti Dauni (gara dall’importo monstre di 7.940.000 euro), nel secondo caso la gara fu svolta dallo stesso Comune di Zapponeta (importo 2.980.000 euro).
Infine c’è la barese T.ECO.M. srl.
Ebbene, proprio in riferimento a quest’ultima è stata inviata una segnalazione - firmata (a nome Giacomo Dagostino) e datata 21 maggio - all’Ufficio territoriale del Governo, alla Procura foggiana, al Comune guidato dal sindaco (e presidente della Provincia) Nicola Gatta, al dirigente dell’Ufficio tecnico comunale ingegnere Beniamino Lamanna e al RUP Bascianelli.
L’esposto, arrivato anche a l’Attacco, fa pronostici sull’esito della gara e insinua legami tra T.ECO.M. e altre imprese. Vi si sostiene, infatti, che “dietro le quinte di tutta l’operazione si muovono i signori Debenedictis Salvatore, titolare dell’impresa Camporeale srl con sede a Gravina di Puglia – già vincitrice nel 2020 di gara d'appalto al Comune di Candela per i lavori di messa in sicurezza sismica per riduzione del rischio incendi e sismico dell'importo di 1.647.570,57 euro - e il figlio di questi, Debenedictis Francesco, titolare dell'impresa Dielle Costruzioni srl con sede a Gravina di Puglia, già aggiudicataria della gara di appalto al Comune di Candela, sempre nel corso del 2020, per i lavori di infrastrutture per il convogliamento e stoccaggio di acque pluviali per l'importo di 625.200 euro”.
La lettera fa poi riferimento a voci di presunti “incontri tra amministratori e tecnici, responsabile UTC e RUP in questione, del Comune di Candela in ambiti non istituzionali per l'accomodamento e la riuscita perfetta di tutta l'operazione”. “D'altronde è noto a tutti di tecnici, che hanno operato nel recente passato per il Comune di Candela, che hanno poi trovato definitiva sistemazione alla Provincia di Foggia, il cui presidente è il sindaco di Candela”, è l’ulteriore passaggio dell’esposto.
Infine il denunciante si rivolge alle autorità affinchè sia fatta luce sulla vicenda: “Non si vuole il male di nessuno ma nemmeno è giusto che le gare di lavori pubblici, che vedono partecipare imprese di pari capacità tecnica ed economica, alcune imprese siano sempre “fatte fuori” perché la cupola politica, amministrativa e tecnica decide già in anticipo chi deve essere il vincitore. Basta guardare ultimamente le gare di appalto di Comuni dei Monti dauni, dove si sono avute partecipazioni di un'impresa soltanto o al massimo due, mentre si mettevano in giro voci per scoraggiare la partecipazione di altre imprese in quanto lavori già “assegnati”. Siamo stanchi di queste vere e proprie male azioni, che non fanno certo il bene delle nostre comunità. Non abbiamo altra speranza che l'intervento deciso e risolutivo delle autorità per fare un poco di pulizia e riportare le attività in questione nell’ambito della legittimità e della pari possibilità di ogni partecipante di essere trattato in maniera equa e legale”.
Tranquillo il Sindaco Gatta che, contattato da l’Attacco, è netto.
“Non so nulla di tale lettera, noi in Comune non l’abbiamo ricevuta sino ad ora e non so, ovviamente, nemmeno se a Procura e Prefettura sia invece arrivata”, afferma il primo cittadino del borgo dei Monti Dauni.
Zone Transition
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“Facciamo lavorare Prefettura e Procura a garanzia di tutti. Quello che posso dire è che come Comune metteremo una lente di ingrandimento sulla procedura”.