L’olio di Puglia è il prodotto agroalimentare più taroccato nel 2023, con il 26 per cento delle irregolarità riscontrate da controlli mirati sul web e nei Paesi Ue, proprio quando i consumi delle famiglie di olio extravergine sono in crescita. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in base al rapporto delle attività di controllo dell’Ispettorato repressione frodi del Masaf.
“L’azione di contrasto delle forze dell’ordine è importante in una situazione in cui sono straniere tre bottiglie su quattro consumate in Italia”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia Alfonso Cavallo nel sottolineare che “le frodi a tavola sono un crimine particolarmente odioso perché mettono a rischio la salute delle persone, si fondano sull’inganno e colpiscono soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo”.
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“Il valore dell’olio Evo made in Puglia è noto in tutto il mondo per le sue qualità organolettiche, nutrizionali, funzionali e paesaggistiche. Per questo non può costare 3 euro a bottiglia e per questo nonostante l’aumento dei prezzi nel 2024 – aggiunge il direttore regionale Pietro Piccioni – i consumi di olio extravergine italiano sono cresciuti del 3 per cento a dimostrazione del fatto che i consumatori apprezzano la qualità e il prodotto tracciato made in Italy”.
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Serve diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio e del patrimonio produttivo pugliese – conclude Coldiretti Puglia – proprio quando i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio, per cui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante ed è salito il livello qualitativo degli oli.