Voto 4. E’ una larga insufficienza quella che il consigliere Antonio De Sabato assegna ai primi sette mesi di amministrazione Episcopo. Le ragioni della sonora bocciatura sono state esposte questa mattina nel corso di una conferenza stampa che tutti gli esponenti del Movimento Politico Progetto Concittadino Foggia hanno tenuto nell’aula consiliare di Palazzo di Città.
“Oltre ai tagli ossessivi dei nastri e le cerimonie, la città è ferma e i problemi come i parcheggi, l'illuminazione, la sicurezza urbana e stradale, l'impoverimento sociale e la questione abitativa, il verde urbano, i rifiuti, la manutenzione di strade e marciapiedi si aggravano giorno dopo giorno, senza che chi governa intervenga – lamentano le forze di opposizione –. In questi sei mesi, come movimento politico di cittadinanza attiva abbiamo inizialmente provato a dialogare con l'amministrazione, cercando uno spazio di confronto e condivisione attraverso il presidio delle commissioni. Purtroppo il tentativo è stato vano, perché non solo le commissioni ma tutto il Consiglio comunale è stato svuotato delle sue prerogative”.
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Il consigliere comunale e gli esponenti del movimento di cui fa parte, espressione delle forze del Progetto Civico e Progressista, si sono presentati in maglietta bianca con la scritta “Spes ultima dea” (con foto di tralicci elettrici con l’hashtag artpoetry sul retro) in riferimento alla possibilità che la città possa ancora aprirsi alla speranza di un cambiamento, che tarda ad arrivare, è stato denunciato stamane: “E’ il motto di questa conferenza stampa, ci siamo interrogati spesso negli ultimi mesi, fintanto che non è stata certificata l’inezia amministrativa dallo stesso parare dei revisori dei conti ieri in aula, lo abbiamo visto e sentito e purtroppo lo stiamo verificando quotidianamente. Questa frase indica sia volontà di cercare la speranza che non deve mai mancare, ma non è nemmeno possibile che la città debba affidarsi sempre alla speranza. Eppure dopo 7 mesi siamo ancora fermi alla speranza, avremmo dovuto avere qualche certezza in più, vedere un’amministrazione solerte nel ricostruire quelle macerie che il commissariamento non è stata in grado di rimuovere, invece i cittadini hanno potuto verificare solo l’inerzia”.
Duro l’affondo di De Sabato sulle politiche culturali in relazione al conflitto d’interesse su Parcocittà della “pseudo assessora Amatore che non decide niente perché tutte le scelte sono della Sindaca e di Peppino D’Urso”, al cartellone del Foggia Estate definito un “programma parrocchiale”, con critiche alla inadeguatezza delle proposte all’esiguità dei fondi previsti che hanno spinto molti artisti a ritirarsi dopo aver vinto il bando.
“Il campo largo che è un campo santo si è rivelato una somma algebrica senza visione”, con l’invito ai cittadini a frequentare Palazzo di Città, ad essere presenti durante le commissioni “per capire dove si spendono i nostri soldi, ci sono dinamiche che non appaiono ai cittadini. E’ stato svuotato di consenso e peso il consiglio comunale, lo stesso vale per le commissioni, tutte le decisioni si prendono nella stanza della Sindaca” ha detto De Sabato.
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Per un approfondimento su temi e proposte emersi in conferenza stampa rimandiamo al numero de l’Attacco in edicola domani.