E’ tempo di speranza e ottimismo per i nostri preziosi ecosistemi lagunari. Grazie all’impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti e alla recente delibera presidenziale della Provincia di Foggia, sono state trasferite risorse rilevanti per poter operare immediatamente sugli interventi necessari per le lagune di Lesina e Varano. Lo scorso 25 luglio, infatti, presso l'Ente Provincia di Foggia si è tenuto un tavolo tecnico che ha visto la partecipazione dei tecnici comunali, della Tecnostruttura del Servizio Viabilità e Ambiente e dei Sindaci di Ischitella, Cagnano Varano, Carpino e Lesina. In quell'occasione è stato definito un programma strategico che assegna il ruolo di capofila al Comune di Ischitella per la laguna di Varano e al Comune di Lesina per la laguna di Lesina. In totale sono stati messi a disposizione 4.064.000 euro dalla Regione Puglia, con assegnazioni doppie di 2.032.000 euro a ciascun comune per affrontare interventi urgenti a protezione dei loro rispettivi ecosistemi. Questo sarà cruciale in un momento in cui le nostre lagune affrontano sfide ambientali sempre più pressanti.
“E’ un atto finale importante e dovuto per le due lagune, ora siamo in una fase di stanziamento dei fondi – spiega a l’Attacco il Sindaco di Cagnano Varano Michele di Pumpo – parliamo di interventi fondamentali per la vita delle due lagune perché senza riciclo dell’acqua, senza cioè il dragaggio della foce le due lagune muoiono dal punto di vista biologico. Questa è la motivazione anche del tanto clamore creato precedentemente dal sottoscritto”.
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Unire le forze per salvaguardare il nostro patrimonio naturale è una priorità. È quindi un dovere intervenire e non lasciare che queste bellezze languiscano in situazioni di emergenza ambientale. Grazie all'impegno della Regione, della Provincia e dei Comuni, possiamo finalmente agire concretamente. Ciò permette di avviare immediatamente i lavori di risanamento e di pulizia, contribuendo a contrastare le problematiche che affliggono i nostri ecosistemi lagunari. “I fondi serviranno quindi al dragaggio delle foci principali – ha poi aggiunto il primo cittadino di Cagnano Varano – penso alla foce di Capojale, la foce più importante della laguna di Varano, per quanto ne concerne la parte nostra. Senza il passaggio di acqua non c’è ossigenazione e si decreta così la morte naturale della laguna. Possiamo immaginare il disastro ambientale, economico e produttivo derivante da tutto questo”.
E’ stato emesso in questi giorni il decreto finale, come specificato dallo stesso Di Pumpo che aggiunge: “Si tratta di fondi della Regione Puglia che li ha sbloccati dopodiché la Provincia di Foggia li ha destinati a questi interventi. Parliamo di oltre 4 milioni di euro che prevederà alcuni interventi: uno lo faremo subito, entro massimo un mese – assicura il Sindaco – dopodiché procederemo”. Da ora in poi, i comuni di Lesina e Ischitella possono operare con maggiore efficacia e lavorare in sinergia per garantire la salute e il benessere delle lagune, che sono parte integrante della nostra identità culturale e naturale garganica. “E’ un inizio – commenta poi cautamente Di Pumpo – d’ora in poi speriamo che si capisca quanto siano fondamentali le due lagune per il territorio, per il sistema del Parco Nazionale del Gargano”.
“Ricordo che Lesina e Varano rientrano tra le prime dieci lagune d’Italia – conclude – devono quindi essere rispettate dal punto di vista nazionale e regionale. La Regione Puglia deve fare in modo che queste lagune abbiano continuità dei lavori atti a mantenerle vive nel tempo”.
Zone Transition
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“Finalmente una risposta dopo oltre due anni di incessante lavoro, dopo cinque conferenze di servizi e dopo anni di richieste provocatorie come quella fatta al Prefetto sui poteri sostitutivi - aggiunge il Sindaco di Lesina Primiano Di Mauro –. D’altronde parliamo di laghi che non sono mai stati gestiti, tranne che per la bonifica del dopoguerra e i lavori per la ‘murata’: Eppure parliamo dei laghi più importanti d’Italia. E’ l’inizio di una lotta, ma è il nostro lavoro. Apprezzabile l’apertura del Presidente Giuseppe Nobiletti, una persona che ci ha ascoltati. E’ quindi l’inizio di un processo che non può però intendersi come concluso”.