Nato negli anni ’60 da un’intuizione dell’allora presidente dell’Eni Enrico Mattei, che vide nella baia di Pugnochiuso non solo un’inestimabile bellezza ma anche un investimento pionieristico sul settore turistico (spuntò un prezzo di 25 lire a metro quadro nella trattativa con il Comune di Vieste per l’acquisto di 250 ettari di promontorio) in quel pezzo di Capitanata ancora inesplorato, oggi è un resort dotato di tutti i comfort e rappresenta l’eccellenza delle strutture recettive della provincia.
A 20 chilometri da Vieste e a circa 25 da Mattinata, il villaggio oggi si sviluppa su un’area di circa 150 ettari, in posizione digradante verso il mare con due insenature contigue di mare cristallino: la baia di Pugnochiuso, dalla quale il resort prende il nome, e la baia di Portopiatto. Il resort, acquistato dal Gruppo Marcegaglia nel 2001, ha continuato negli anni a rinnovare le sue strutture ricettive ed i suoi servizi, entrando a far parte del polo turistico del Gruppo.
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Dopo aver fatto tappa nelle località considerate le cenerentole del Gargano, l’Attacco è andato nella struttura d’eccellenza di Vieste, la regina dell’estate pugliese. E a quanto pare, non conosce crisi l’attrattività esercitata dal resort sui turisti, a differenza di quello che si registra quest’anno nel resto del promontorio, in cui, stando a quanto riferito dagli operatori, si soffre di un calo, seppure considerato fisiologico, del 20-25% delle presenze.
“La nostra stagione è partita molto bene già da maggio”, ha confermato il direttore della struttura Roberto Bellan, raggiunto sul posto da l’Attacco. “Siamo molto contenti, abbiamo avuto giugno con un +20%, anche per luglio stiamo chiudendo con numeri importanti, siamo un po’ in apprensione per agosto ma sicuramente ce lo faremo”.
Il segreto del successo di Pugnochiuso, oltre alla innegabile bellezza dei luoghi, è la capacità investire, avere una visione, crescere, rispondendo alle sempre maggiori esigenze dei turisti, evidenzia il manager: “Le richieste riguardano soprattutto i servizi e l’aspettativa di godere di una vacanza emozionante”.
E quindi spazio ad esempio all’intrattenimento e accesso agli animali. “Da due anni il nostro resort è pet friendly, abbiamo una zona agility, una parte della spiaggia in cui è ammesso l’accesso dei nostri amici a quattro zampe, così come in hotel”, ha confermato Bellan.
Zone Transition
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Maggiori informazioni e approfondimenti nell’edizione di oggi del quotidiano l’Attacco.