Stagione da incorniciare nel biliardo sportivo per Marco Palmieri, foggiano classe ’85, già Campione Assoluto di Snooker nel ’21, che a Treviso si è appena laureato Campione Assoluto della disciplina Pool. Nella sala conferenze del BHR Hotel, allestita per l’occasione con 16 tavoli per i finalisti, e con condizioni di gioco perfette sia climatiche che organizzative, si sono sfidati oltre 130 atleti di tutte le categorie (43 di serie C, 44 di serie B, 33 di serie A e 16 Nazionali).
La kermesse finale ha regalato giornate di gare scandite non solo dalle performance sportive che hanno portato alla assegnazione di titoli, ma anche dalle emozioni dei protagonisti, completando un anno sportivo molto positivo del pool nazionale.
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Il successo di Palmieri è stato costruito mattoncino su mattoncino nel corso di tutta la regular season, consacrandolo ancora una volta come uno dei più grandi talenti italiani della specialità. Le 5 prove disputate durante la stagione (2 di palla 9, 1 di pool continuo, 1 di palla 8 e 1 di palla 10), unitamente alle finali trevigiane hanno decretato una classifica finale data dalla sommatoria dei punteggi ottenuti in ogni evento.
Palmieri ha primeggiato nella gara di pool continuo e vincendo quella prova si è laureato campione italiano di specialità; stesso dicasi per la gara di palla 8, mentre ha concluso quinto nella palla 10 (titolo già conquistato nel ’19). Nelle due prove di palla 9 si è classificato secondo e quinto, ma per l’assegnazione del titolo italiano è risultata ininfluente la finale appena disputata, in cui Marco Palmieri ha sfiorato la vittoria piazzandosi al terzo posto, e che in caso cumulativo gli avrebbe garantito in classifica anche quest’ultimo primato.
Raggiunto da l’Attacco, Palmieri si è dichiarato molto soddisfatto del risultato ottenuto: “Ho fatto un bel torneo, ho battuto nella prima partita Andrea Della Riccia 11-9, nella seconda invece ho sconfitto il barese Stefano Dellino11-7. Contro il campione uscente Francesco Candela non ho potuto far nulla, perdendo 11-5 ma essendo un torneo a doppia eliminazione sono rimasto in gara e, nel girone dei recuperi, ho vinto nuovamente con Andrea Della Riccia 11-8, perdendo poi con il vincitore della prova Gianmarco Tonini 11-8, giocatore fortissimo che ha vinto anche il titolo di Snooker”.
Palmieri, che nella vita di tutti i giorni è store manager e che è residente a Bologna, ha dimostrato tutta la sua maestria e versatilità nel gioco nonostante i suoi impegni professionali lo limitino molto negli allenamenti: “Gioco 3-4 volte al mese, un paio le concentro la settimana stessa della gara, e fortunatamente riesco a restare in forma e a giocare bene - sottolinea il talento foggiano -. Questo è il risultato di un allenamento prevalentemente mentale e poco tecnico fatto grazie al mio coach che, pur vivendo a Tenerife, riesce a seguirmi e a darmi consigli preziosi che mi hanno aiutato ad arrivare così in alto”.
In questo momento avrebbe dovuto essere in Slovenia a rappresentare l’Italia ai Campionati Europei, ma una gioia ben più importante lo ha indotto a disertare l’appuntamento: “La mia compagna Bianca a breve mi renderà papà di Pietro, e quindi il futuro non so cosa mi riserverà. In ogni caso ho già la convocazione per il prossimo anno. Uno dei miei sponsor, inoltre, vorrebbe finanziarmi per gare all’estero ma al momento non so quali saranno le mie disponibilità”, commenta.
Sono tante le persone a cui Palmieri è riconoscente e a cui dedica il suo personale trionfo, frutto di sacrifici, passione ed impegno che partono da lontano. “Vorrei ringraziare il mio mentòre e coach Mario Castriota, Bianca la mia compagna che mi fa stare bene e sereno. A loro aggiungo il mio sponsor tecnico Becue di Michele Carniel e Alessandro Bressan, 5m pool&games di Michele Mavolo, Taom di Joonas Ohtonen, i miei genitori che mi seguono sempre da casa e i ragazzi di Francavilla che hanno tifato per me”.
Zone Transition
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Il pensiero finale è per la sua Foggia: “Appena ci tornerò, non so quando, ho promesso di passare da Lino della Sala Parigi e di portargli la coppa per fargliela vedere, e da Dino della Pool Zone, che è un punto di riferimento per il futuro del biliardo foggiano. Ogni volta che sono da quelle parti trascorro il mio tempo ibero con gli allievi e mi metto a disposizione per aiutarlo a sviluppare il nostro movimento. Nella speranza che da Foggia possano emergere altri buoni giocatori di serie A”.