"Sia nell'attività di messa a dimora delle piante, sia nelle conseguenti lavorazioni, che nelle campagne di raccolta in atto dei prodotti ortofrutticoli e del grano - ha detto il delegato confederale di Coldiretti Foggia, Pietro Piccioni - le imprese agricole hanno la necessità di condurre al lavoro un numero ingente di operai agricoli, utilizzando furgoni, pullman noleggiati e mezzi privati".
A questo proposito, le Linee Guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, recanti il Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro, adottato Il 14 marzo 2020 relativo a tutti i settori produttivi, pur prescrivendo di osservare tra i passeggeri la distanza di almeno un metro, specifica che "laddove non fosse possibile i passeggeri dovranno dotarsi di apposite protezioni (mascherine e guanti)".
"Per questo chiediamo che venga consentito il trasporto della manodopera agricola, dotando gli operai di tutti i DPI previsti dalla normativa in vigore, senza alcuna limitazione relativa ai posti a sedere nei mezzi di trasporto", ha insistito il delegato confederale Piccioni.
Confortante tra l'altro - aggiunge Coldiretti Puglia - il dato relativo alle 1.195 denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 pervenute all'Inail, di cui solo 2 casi si sono verificati nei campi, nonostante in Puglia le oltre 100mila aziende agricole e stalle non abbiamo mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione.
"In questo momento di ripresa lenta e difficoltosa, è necessario investire - ha aggiunto Piccioni - sul futuro competitivo delle imprese agricole, spesso penalizzate dai costi di burocrazia e lavoro, con una tassazione sul lavoro stagionale più alta che in Paesi come Francia e Spagna. Occorre rafforzare la catena della legalità in agricoltura, minacciata e indebolita dalle distorsioni lungo la filiera, dalla distribuzione all'industria fino alle campagne, dove i prodotti agricoli sono pagati sottocosto a pochi centesimi".
Intanto, continua ininterrotto il flusso dall'estero di prodotti agroalimentari in Italia e in Puglia, di cui sono sconosciute la qualità , le regole e soprattutto l'etica del lavoro, denuncia Coldiretti Puglia.
"E' necessario attivare percorsi virtuosi di premialità verso le imprese agricole che responsabilmente - ha concluso il delegato confederale Piccioni - hanno scelto la strada della trasparenza e dell'etica dei rapporti lungo la filiera dal campo alla tavola. Per questo semplificazione e sussidiarietà sono necessarie a recuperare lo spread di competitività delle imprese agricole foggiane, considerato che l'attività legislativa rimanda spesso a provvedimenti amministrativi che alimentano una tecnocrazia insopportabile".