"Ero già venuto in Puglia, prima Vieste poi Molfetta, Bari, Polignano e Otranto. Oggi però ho visto cose diverse". Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia all'hotel Sierra Silvana sulla Selva di Fasano, nel Brindisino, incontra gli operatori del settore dopo aver fatto tappa a Taranto.
"Il turismo è un'industria e dobbiamo trattare il turismo come un'industria, fatta di mille settori, avendo capacità e lungimiranza nell'integrare il mare con l'entroterra, con l'enogastronomia".
"Insomma - prosegue il ministro Garavaglia a l'Attacco - è un mondo e noi dobbiamo trattarlo alla stessa stregua di un'industria perché deve creare Pil, deve creare ricchezza. Questo è l'obiettivo e la missione che abbiamo è creare posti di lavoro. Come? Il governo non produce Pil, la produzione la fanno gli operatori, gli imprenditori e chi lavora. Il nostro compito è mettere gli operatori del settore nelle migliori condizioni per lavorare. Questo significa anche scrivere regole in modo chiaro, ridurre al minimo la burocrazia. Con il decreto per il Recovery si va in quella direzione, che è la direzione che deve aiutare gli amministratori locali. Le regole devono essere fatte per lavorare nel modo più sereno, per far lavorare amministratori e imprenditori perché noi abbiamo bisogno di correre", sottolinea.
"Siamo in una situazione di difficoltà ma le prospettive dicono che quest'anno possiamo crescere più del 5 per cento, il che vuol dire trascinarsi anche per il prossimo anno un altro 5 per cento di prodotto interno lordo. Un piccolo boom economico che non è facile per via della situazione degli stagionali: è necessario introdurre un principio di sussidiarietà, l'aiuto dello Stato è essenziale che ci sia ma deve essere temporaneo e mirato. Se questo diventa strutturale, distorce il mercato che è il problema che stiamo vedendo proprio con gli stagionali", altro passaggio importante della sua analisi.
"Abbiamo cominciato a ragionare in questa direzione dando sgravi contributivi a chi rientra dalla cassa integrazione per i lavoratori a tempo indeterminato. Nessuno ha tenuto in considerazione che così guadagnano tutti, ma intendiamo estendere questa misura agli stagionali per ridare dignità al lavoro e soprattutto offrire un ulteriore incentivo per contribuire a quel piccolo boom".
L'industria del turismo è fatta di mille turismi. Il mare in Puglia si mescola con la terra e con l'enogastronomia. "L'anno scorso - aggiunge Garavaglia - in un anno difficile questo settore è cresciuto del 10 per cento, quindi in un momento di grande difficoltà sembrava tutto fermo ma non è andata così. In Puglia c'è la possibilità di distribuire in maniera più razionale i flussi turistici non solo dal punto di vista geografico ma soprattutto durante i diversi periodi d'estate, prolungando le stagioni. Insomma abbiamo davanti una prateria ma per fare tutto questo serve una semplice cosa: tanta buona volontà e tanto entusiasmo. Non mi piace il termine resilienza, è un'accezione quasi di rassegnazione. Non dobbiamo rassegnarci e in posti così tutto è più facile", confessa.
Quale estate sarà per gli operatori turistici pugliesi, un settore che rappresenta il volano dell'economia pugliese. La sua risposta è immediata: "Sarà un'estate buona, migliore dell'anno scorso. Quest'anno abbiamo un'enorme novità che è il vaccino, per cui è un'estate che riparte e che non finisce. La seconda grande novità è che tornano anche gli stranieri. Ci vorrà per farli tornare al 100 per cento, però si inizia a sentir parlare anche lingue straniere".
Gli operatori gli hanno chiesto regole certe e comuni: "Le regole certe - la sua replica - le conosciamo già, dal primo luglio ci sarà il green pass per tutti i Paesi europei, se un turista è vaccinato può trascorrere le vacanze in Italia. Però sappiamo che c'è la possibilità di anticipare qualcosa, e tutto quello che si può anticipare fa ripartire prima la macchina organizzativa delle strutture e dell'accoglienza".
In Puglia, qualcuno solleva il problema, manca personale, gli operatori chiedono dei voucher per le assunzioni stagionali: "Questo è un problema da risolvere, siamo intervenuti per quanto riguarda l'introduzione di sgravi, e attraverso una decontribuzione riservata agli operatori per un totale complessivo di quasi 800 milioni. Andrebbe fatta a mio avviso anche per i lavoratori stagionali, per dare loro una busta paga un po' più pesante, e questo è un incentivo a lavorare e non restare a casa con il reddito di cittadinanza".
Altro argomento affrontato dagli operatori del settore, l'allargamento del superbonus alle strutture alberghiere: "Penso che ci sarà la possibilità di farlo, non so se in questo decreto o nella legge di bilancio, in ogni caso come Ministero del Turismo abbiamo delle risorse ad hoc", la sua rassicurazione, apprezzata dagli addetti ai lavori che hanno partecipato all'incontro, particolarmente atteso.
Onofrio D'Alesio