Apre finalmente il secondo campo di Girasoli di Puglia. A Foggia nel centro del tavoliere delle Puglie a Cascina Savino giovani sperimentano arte, architettura, scenografia e agricoltura. E’ un’esperienza unica nel suo genere, campi coltivati per accogliere persone e non solo per produrre, agricoltura delle relazioni che ogni anno fa vivere esperienze uniche a migliaia di persone.
La novità di quest’anno prende spunto dal mito greco del Minotauro. Minosse incarica Dedalo di progettare un luogo inaccessibile. Viene così costruito il labirinto, un intrico di corridoi e di vicoli ciechi in cui è impossibile ritrovare la strada di uscita: nel labirinto verrà poi rinchiuso il Minotauro.
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Nel labirinto del campo di girasoli invece si vuol far sì che si “rinchiudano” le proprie paure e si liberino i propri sogni. Un labirinto in cui perdersi, percorrendo su e giù i diversi filari circolari che si rincorrono. Un labirinto in cui disorientarsi, immersi nel susseguirsi continuo di fiori, in cui ripercorrersi, andando avanti convinti per poi ritrovarsi a dover tornare indietro.
Non è quindi una prigione ma un giardino-labirinto che contiene al suo interno un nocciolo da scoprire: una stanza della meditazione dove il soffitto ha il colore del cielo e le pareti sventolano al vento, un luogo offline in cui riflettere sul proprio percorso, sulle strade del futuro, sull’importanza della sosta, attorniato da migliaia di girasoli colorati che osservano in silenzio.
Chi arriverà al centro troverà panni stesi che comunicano parole di futuro. Parole in cerchio, stese al vento come lenzuola ad asciugare. Chi arriva fino a qui forse si è prima perso, ma poi si è ritrovato, forse ci ha creduto abbastanza, forse ha avuto timore ma poi si è divertito o forse semplicemente come Teseo e Arianna chi è arrivato fin qui non era solo.
Ed ora non resta che riavvolgere il filo e guadagnare l’uscita, con una nuova consapevolezza.
Il progetto è stato curato da Chiara e Laura Pirro e Giulio Mandrillo di Ddum studio e arricchito dalla scenografa Michela Casiere.
Zone Transition
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A Cascina Savino da oltre 10 anni si sperimentano nuove geometrie e architetture agricole e umane, i campi resteranno aperti per l'auto raccolta dei fiori fino al 28 luglio.