Titolari dei locali di Manfredonia in rivolta per la norma che stabilisce che le attività che propongono intrattenimento musicale, di qualsiasi genere, debbano terminare a mezzanotte, senza deroghe di alcun tipo. Una situazione che penalizza tanti locali che lavorano soprattutto d’estate aprendo le porte a giugno e terminando a ridosso della stagione autunnale. L’estate è il periodo in cui si vive particolarmente la notte, tra temperature piacevoli e flussi di gente che si muovono verso le zone balneari per godere di serate all’insegna del divertimento. In una zona, tra l’altro a vocazione turistica, pensare di spegnere la musica a mezzanotte significa creare disagi alle attività, porta la clientela a spostarsi in altri luoghi e chi fa di questa stagione calda il periodo più fervido in termini di presenze e guadagni, fa fatica ad adattarsi ad una norma difficile da buttare giù.
Il titolare e il personale di Bagni Bonobo, uno dei locali più frequentati d’estate, che sorge sul lungomare di Siponto, hanno espresso attraverso un lungo post sui social tutto il proprio disappunto: “Questo stato di fatto, purtroppo, crea condizioni per incentivare l’economia sommersa, l’abusivismo, il disordine urbano e concreti rischi. Assistiamo alla insensibilità dell’ente locale alla tutela delle iniziative private, soffocate da una burocrazia fredda e incapace di ascoltare le esigenze del territorio. Per tali ragioni la nostra attività ha deciso di sospendere per questa settimana ogni attività musicale e/o di intrattenimento in seconda serata dopo il servizio di ristorazione”.
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Lo staff di Bagni Bonobo chiede un intervento trasversale a chi si è candidato alla guida della città per fare in modo che non vengano ostacolate iniziative che possano portare beneficio all’economia locale. Monta, dunque, la protesta silenziosa di chi gestisce questo genere di attività. I titolari di PerBacco Wine Bar, locale che sorge nel centro della città, hanno raccontato a l’Attacco: “Sono passati anni e questo problema non trova ancora soluzione, con gli sforzi che si provano a fare per portare avanti un’attività, si vede ad un certo punto arrivare la polizia ed è veramente qualcosa che scoraggia. Nel periodo invernale sono state tantissime le visite dei militari che abbiamo ricevuto perché le regole comunali impongono di spegnere la musica a mezzanotte e non s può sforare. Questa norma costringe la gente a spostarsi in altri posti e, soprattutto in estate in cui ci sono tanti turisti che arrivano a Manfredonia, chi ci perde è la città. Volevamo spezzare una lancia a favore dei residenti perché capisco che la musica ad una certa ora può procurare fastidio perché noi siamo in centro, ma bisognerebbe venirci incontro, tra l’altro siamo solidali con coloro che hanno i locali più isolati dove questo problema non si pone. Ci svegliamo la mattina lavorando per offrire qualcosa di buono alla clientela la sera, ma poi arrivano i provvedimenti che penalizzano per ragioni burocratiche oppure si ricevono multe per aver sforato di poco il limite di mezzanotte e questo ci abbatte”.
I titolari chiedono maggiore flessibilità almeno nel weekend: “In questo lavoro bisogna fare ciò che desidera la clientela, non si parla di discoteca ma di intrattenimento musicale che serve ad animare la serata, occorre un impegno concreto per trovare una soluzione che ci permetta di lavorare serenamente”, ribadiscono i titolari. Matteo Castriotta di Civicocinque Americanbar, altro locale al centro di Manfredonia, ha aggiunto a l’Attacco: “Dal mio punto di vista una città di mare che si dice a vocazione turistica non può avere questi orari. Non è possibile che a mezzanotte si spenga tutto, la movida non deve essere un problema perché crea appeal, genera posti di lavoro e non deve essere vista come un fenomeno da attaccare, ma da regolamentare. Sono d’accordo sul fatto che nel centro abitato ci sia un limite ma almeno che si arrivi all’una, per il resto è giusto che la serata continui da qualche altra parte. Non si può fare un unico regolamento tra Manfredonia e Siponto, ci auguriamo che una volta che si insedia la nuova amministrazione si faccia subito qualcosa perché è vero che le forze dell’ordine fanno il loro dovere, ma noi abbiamo bisogno di essere ascoltati soprattutto ora che comincia l’estate”.
Zone Transition
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E’ evidente che i titolari dei locali sono sulla stessa lunghezza d’onda partendo dalla necessità di poter lavorare senza temere sanzioni, soprattutto in questo periodo in cui la clientela aumenta per l’arrivo dei tanti turisti e per quanti, anche dalle città limitrofe, decidono di spostarsi nella località sipontina per trascorrere una serata diversa. Una norma così generalizzata non giova a nessuno, come sottolineano gli stessi, coloro che lavorano in centro cercano una soluzione meno drastica, quelli che gestiscono i locali più lontani dal centro abitato chiedono il diritto di potersi sentire più liberi. Dunque, i titolari delle attività fanno sentire la propria voce sperando che la nuova amministrazione dia priorità alle loro istanze per favorire un’estate serena per tutti.