È un appello disperato quello che la signora Sonia Schioppo ha rivolto alle autorità cittadine attraverso i microfoni del quotidiano l’Attacco. “Mio figlio Antonio è affetto da un sarcoma osseo e per questo motivo hanno dovuto amputargli una gamba - racconta la donna -. Il 5 dicembre 2022 ci hanno dato una stanza fatiscente in via Michele Menichella, all’interno dell’asilo Sorelle Agazzi”, spiega.
“Ci avevano assicurato che sarebbe stata una sistemazione temporanea, di pochi giorni, e invece stiamo qui dentro da oltre un anno e mezzo”, afferma.
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“Mio figlio vive male ed è in difficoltà", sottolinea. "Ha problemi a lavarsi, e negli ultimi giorni è caduto più volte nella doccia”, dice la signora Schioppo.
“Per la sua terapia, siamo stati costretti ad attaccare le flebo a una gruccetta per appendere i panni, fissata nel muro con un punteruolo - prosegue -. Dorme su una brandina scomoda, senza aria condizionata, solo con un ventilatore che abbiamo da poco recuperato”, continua la donna.
“Regione e Comune ci assicurano da tempo un intervento tempestivo e una sistemazione adeguata, che puntualmente non arriva”, chiosa.
Zone Transition
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“Le condizioni di salute di mio figlio peggiorano giorno dopo giorno, e tutto quello che chiediamo è una casa dove poter affrontare serenamente le cure”, conclude.