La commissione straordinaria in carica al Comune di Foggia riorganizza la tecnostruttura e cambia le deleghe degli attuali dirigenti. Sommovimenti importanti, che rientrano in un piano complessivo spiegato dai commissari nel DUP, il Documento unico di programmazione. Proprio su queste colonne lunedì scorso era stato rivelato come nel DUP si anticipasse l’intenzione di una rotazione degli incarichi e dell’assunzione di altri tre dirigenti a tempo indeterminato entro la fine del 2022, dopo l’assunzione lo scorso anno dell’attuale dirigente dell’Urbanistica Concetta Zuccarino.
Nelle scorse ore, stando ai beninformati, sono stati firmati i decreti con cui si revocano alla dirigente sipontina Silvana Salvemini le deleghe relative ai Servizi sociali e alla Pubblica istruzione, conferendole in compenso l’importante Servizio Avvocatura, mentre per il dirigente del Servizio finanziario Carlo Dicesare la novità è che gli sarebbero stati sottratti Cultura e Sport. Un beninformato afferma che l’intenzione dei commissari sarebbe stata conferire a Dicesare il Servizio relativo al Personale ma ciò non sarebbe stato possibile perché referente del sindacato Direl.
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L’indiscrezione sui due decreti è trapelata da Palazzo di città ed ha subito suscitato reazioni rispetto a Salvemini, che è stata numerose volte oggetto di pesanti critiche per la gestione dei Servizi sociali (con le Politiche abitative) e della Pubblica istruzione.
Il primo a scattare è stato Giuseppe Mainiero, già ex candidato Sindaco e consigliere comunale, oggi fondatore del comitato civico “Resto a Foggia”.
“Se fossero confermate le voci di una riorganizzazione delle macrostrutture del Comune di Foggia ad opera della commissione straordinaria guidata da Marilisa Magno, sanando una palese posizione di incompatibilità - da me formalmente denunciata - di una funzionaria in servizio nel Comune di Foggia, reclutata dall'ex sindaco pro tempore Landella attraverso una procedura ex art 110 del TUEL, ci troveremmo di fronte ad un fatto gravissimo”, è sbottato Mainiero.
“Utilizzerò ogni energia per fermare questo disegno inaudito. Lo scrivo ora, dopo di che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Cara Magno la misura è colma, il Comune di Foggia non è una colonia! Ho contrastato le collusioni e la corruzione che imperversava impunita al Comune di Foggia in assoluta solitudine, anche quando alcuni poteri dello Stato erano distratti, ho ricevuto minacce e attenzioni funebri che non mi hanno mai fermato. Ho sempre potuto contare sull'attenzione che l'ottimo Prefetto Mariani ha riservato alla nostra comunità. Non assisterò inerme alla sciatteria amministrativa che oggi governa a Palazzo di città. Si tratterebbe di un ennesimo artifizio amministrativo che non passerebbe inosservato”.
A l’Attacco il commercialista foggiano sottolinea a cosa si riferiva: “Se a Salvemini fosse attribuito il Servizio Avvocatura si tratterebbe di un atto di estrema gravità, visto che pende un mio esposto formale sull’incompatibilità che l’ha caratterizzata per anni, derivante dal fatto che non aveva i requisiti per l'iscrizione all'albo degli avvocati sezione speciale. Tale iscrizione può avvenire solo nel caso in cui il funzionario o dirigente comunale, oltre ad essere un avvocato, svolga anche il Servizio avvocatura presso l'ente. La commissione straordinaria, che sostituisce l'amministrazione ordinaria dopo lo scioglimento per mafia, in tal modo andrebbe a sanare tale incompatibilità quando, invece, dovrebbe rispedire la dirigente Salvemini al Comune di provenienza, ovvero Manfredonia, alla luce dei tanti danni causati nel settore dei Servizi sociali e Pubblica istruzione, in termini di inadempimenti e perdita di fondi. Una volta si diceva ‘promosso, rimosso’. Ora ci troviamo nella condizione di ‘rimosso, promosso’: Salvemini ha prodotto danni per due anni in Comune a Foggia e, se acquisisse l’Avvocatura, per questa comunità oltre al danno ci sarebbe pure la beffa. Questo perché, oltre a sanarne l’incompatibilità, le verrebbe dato un Servizio ancora più importante”, continua Mainiero.
“Evidenzio pure come, in un Comune soggetto al Decreto Salva-enti e che deve cercare di risanare i propri conti, il Servizio Avvocatura sia estremamente delicato perché ci sono diversi contenziosi multimilionari che possono compromettere definitivamente il ritorno dell’ente ad una stabilità finanziaria. Basti pensare a due casi su tutti: i contenziosi riguardanti i tributi e Amica”, è il riferimento alla fallita ex partecipata dei rifiuti, un contenzioso che da solo vale quasi 79 milioni di euro. Una cifra capace di mandare definitivamente all’aria il piano di rientro.
Zone Transition
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“Questi provvedimenti che, stando ai rumors, i commissari avrebbero assunto dovranno essere motivati”, puntualizza Mainiero. “Bisogna, cioè, sapere quali sono le ragioni che hanno determinato i commissari da assumere tali decisioni. Al di là di una legittima rotazione dei dirigenti tra i vari Servizi, ciò che emerge è una riorganizzazione tesa a sollevare la dirigente Salvemini dalle proprie responsabilità. E voglio concludere stigmatizzando che, a mesi di distanza dal mio esposto, presentato ad aprile scorso, io non abbia avuto alcuna risposta da Palazzo di città”.