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Scadrà il prossimo 16 giugno il termine di partecipazione, a Foggia, all’avviso pubblico comunale per la selezione di proposte progettuali per la organizzazione e gestione di attività culturali, manifestazioni, eventi, spettacoli, concerti da tenersi nel periodo estivo. Ma qualcuno si sta già muovendo per organizzare parte del cartellone estivo, coinvolgendo alcune realtà consolidate del territorio cittadino che già negli scorsi anni hanno collaborato con Palazzo di città. “Il Servizio Cultura del Comune di Foggia intende recepire progetti da inserire nel programma del Foggia Estate 2024, cartellone di iniziative estive coordinato e promosso dal Comune di Foggia”, è stato spiegato il 4 giugno scorso. “L'obiettivo dell’avviso è offrire una programmazione culturale di alto livello qualitativo, distribuita sul territorio cittadino, nel periodo compreso tra i mesi di giugno e settembre 2024, capace di attrarre un pubblico eterogeneo. Il presente avviso potrà sostenere attività di varie tipologie, con particolare riferimento alla realizzazione di progetti di arti performative nelle periferie. La selezione mira a garantire un equilibrio fra diversi generi di offerta culturale sul territorio del Comune di Foggia, anche in un’ottica di inclusione volta a valorizzare anche luoghi al di fuori del centro storico cittadino”. Dopo la doppia figuraccia del bando copincollato dal Comune di Bologna e del pessimo comunicato stampa con cui l’ente voleva insegnare la notiziabilità dei fatti alle testate giornalistiche locali (con minacce finali di adire le vie legali), ora emerge come rispetto all’organizzazione del cartellone sia incongruamente attivo Giulio De Santis, che però non è l’assessore alla Cultura bensì il titolare di contenzioso, Avvocatura, contratti, sicurezza e legalità.
L’interessamento del bancario entrato in consiglio comunale coi civici emilianisti di CON (al seguito di Rosario Cusmai) avviene in quanto fondatore e già presidente del circolo culturale Ulisse. E’ in tale veste che si è messo in contatto con Cinemafelix (il cineclub di Unifg nato in collaborazione con la Fondazione Apuliafelix) e con l’Altrocinema Cicolella per la sezione del cartellone relativo al cinema all’aperto. Il circolo Ulisse, cui De Santis ha dato vita insieme all’ex ministro greco Michalis Kalogirou, è un'associazione culturale che ha tra i propri soci, ad esempio, i fratelli Clima. Un recente evento organizzato da Ulisse fu a dicembre scorso, proprio all’Altrocinema Cicolella, la proiezione del cortometraggio Riflessi del filmmaker Giampier Clima e successivo talk show, con il patrocinio morale di Regione Puglia, Provincia di Foggia e Comune di Foggia.
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In maggioranza De Santis è soprannominato “Gigi la trottola”, in riferimento al personaggio dell’omonimo cartone animato nipponico. “Si barcamena in eventi di tutti i tipi, street food, incontri di varia natura, convegni, etc. Chiede di avere dirigenti e deleghe che non gli competono, si occupa di tutto e di niente allo stesso tempo creando una nuvola di confusione in stile Taz, il diavolo della Tasmania. Tanto iper-presenzialismo sarebbe pure accettabile se nel frattempo avesse le spalle coperte su quelle che sono le sue vere ed impellenti competenze…”, lamentano fonti del campo largo. Mentre dalle opposizioni viene segnalato che, oltre allo scarsissimo tempo offerto per la partecipazione all’avviso pubblico del Foggia Estate, il bando richiede per i privati (associazioni, cooperative, fondazioni, imprese individuali o societarie, parrocchie, etc.) l’iscrizione all’inutile albo comunale delle associazioni voluto dai commissari straordinari negli scorsi anni (o all’albo dei fornitori) ma non quella al RUNTS, ovvero il Registro unico nazionale del terzo settore. Ma dal curriculum dell’assessore De Santis, oltre ad Ulisse, emerge anche un altro dato interessante finora non emerso: tra gli incarichi elencati c’è quello di revisore dei conti di Assori onlus. E’ citato come tale anche nel bilancio sociale 2022, redatto lo scorso anno prima delle elezioni comunali.
L’associazione presieduta dal dottor Costanzo Mastrangelo ha un antico contenzioso col Comune e, con Parcocittà, rappresenta uno dei casi emblematici di illegittimo uso di beni pubblici, a fronte di una convenzione scaduta da molti anni. Da tempo l’Attacco evidenzia come finora siano sempre cadute nel vuoto le numerose segnalazioni interne (Servizi finanziari) ed esterne (su queste colonne e in aula da parte del consigliere di minoranza Giuseppe Mainiero) volte a regolarizzare tali situazioni e riportarle nel solco della legalità (sì, quella legalità abusata sulla bocca dei novelli amministratori comunali, che però dovrebbero anche trovare il tempo – e soprattutto la voglia – di praticarla).
A maggio ci fu una riunione a Palazzo di città su Assori, cui partecipò lo stesso assessore al contenzioso De Santis, ma da allora null’altro è avvenuto. La posizione dell’assessore fu “molto conciliante”, come ricordano i presenti. Il mancato controllo, le opacità, gli aspetti irregolari se non illegittimi, si traducono in danno erariale per l’ente. L’istruttoria vede coinvolti due sovraordinati rimasti a dare supporto agli uffici comunali anche dopo il ritorno a gestione ordinaria. Ha del clamoroso il caso dell’impianto natatorio per disabili, diventato tutt’altro con guadagni per l’associazione che lo gestisce e spese a carico del Comune.
La convenzione scaduta, risalente al lontanissimo 1986, è scaduta nel 2019. Nulla viene riconosciuto all’ente in termini di canoni di concessione e nulla viene addebitato in termini di utenze. Allo stesso tempo sono state intraprese numerose attività (piscina, palestra, scuola dell’infanzia e scuola elementare in locali di proprietà del Comune di Foggia, campo di padel, attività di formazione, centro polivalente articolato in laboratori, feste di compleanno ed altro), causa di ricavi per l’associazione.
L’impianto è aperto a tutti i tipi di utenti, mentre la fruizione da parte delle persone diversamente abili – cui era destinato in via esclusiva - avviene in modo ridotto. La convenzione fu modificata con delibera consiliare a dicembre 2012 trasferendo sull’associazione i costi integrali delle utenze attraverso le volture a carico del Servizio lavori pubblici e si dispose di ottemperare agli obblighi contrattuali con la cessione al Comune di Foggia, quale corrispettivo del diritto di superficie sul lotto di terreno sito in piazza De Gasperi, della piena proprietà di undici locali a piano terra più androne e servizi a pena di rescissione contrattuale con aggravio di spese e risarcimento del danno. Ma questa cessione non c’è mai stata, dunque il contratto non è stato rispettato. E’ sorto un lungo contenzioso sulla voltura delle utenze tra il Comune e l’associazione di Mastrangelo ma, soprattutto, è da ben cinque anni che la tecnostruttura comunale – nello specifico il dirigente del Servizio economico finanziario Carlo Dicesare - segnala l’illegittima situazione creatasi dopo che ad aprile 2019 la giunta Landella deliberò la rinegoziazione della durata della convenzione, con proroga di nove anni, e delle altre due convenzioni relative alla realizzazione del centro medico-socio-psico-pedagogico (del 1995 e del 1997), riunendole in un’unica nuova convenzione. Fu chiesto invano all’amministrazione comunale di revocare in autotutela quella delibera.
Zone Transition
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Fu sempre il Servizio economico finanziario, negli anni successivi, a segnalare al Servizio lavori pubblici – dunque al dirigente Paolo Affatato - la mancata voltura delle utenze in uso all’associazione (gas, elettricità e acqua) per circa mezzo milione di euro, sollecitando l’ente a farle pagare all’associazione e ad attivarsi per recuperare i relativi costi sulle annualità precedenti.
