E’ di appena due giorni fa la notizia sulla volontà del gruppo “Difendiamo il Quartiere Ferrovia” di dar vita a una petizione da firmare e far girare ai residenti della zona e ai foggiani con lo scopo di avere un vero presidio militare nel quartiere nonché di migliorare le condizioni della zona, da anni in uno stato di degrado esponenziale. Facciamo un passo indietro. Da anni la situazione del quartiere Ferrovia di Foggia è in un crescente stato di degrado, caratterizzato da un senso di abbandono e dalla mancanza di rispetto delle leggi. Le numerose promesse elettorali non hanno prodotto risultati concreti e i residenti del quartiere sono sempre più esausti.
“Abbiamo bisogno prima di tutto di un presidio militare che sorvegli la nostra zona oltreché di un serio programma di riqualificazione dell'area – hanno dichiarato dal gruppo – il quartiere Ferrovia rappresenta il biglietto da visita di Foggia, la prima impressione che la nostra città regala ai turisti, il primo contatto che diamo a chiunque viene da fuori. Una città che vuole ritenersi civile ha l’obbligo di dare una buona impressione: immaginate un visitatore che scende in stazione, gira l’angolo e vede sporcizia, bivacco, lerciume e rifiuti sparsi per strada. Questo visitatore avrà il desiderio di tornare a Foggia o di consigliarla ad altri?”
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
“Gli abitanti del quartiere – aggiungono - si rivolgono alle istituzioni della città di Foggia con profonda preoccupazione e urgenza al fine di richiedere interventi concreti e immediati volti a risolvere la drammatica situazione in cui versa da anni il quartiere Ferrovia. È intollerabile che una zona che una volta era il salotto buono di Foggia sia ora sinonimo di degrado e insicurezza. I residenti vivono in un contesto in cui bivacco, prostituzione, spaccio di droga, immondizia sui marciapiedi, donne perseguitate e risse violente sono all'ordine del giorno”.
“Non si può più accettare che questo sia il quotidiano. Per questo – concludono - i residenti chiedono con forza l'istituzione immediata di un presidio militare nel quartiere Ferrovia e che vengano quantomeno ascoltate le proposte fatte dai professionisti del gruppo, facilmente realizzabili con un po' di buona volontà, finora assente”. Tra queste proposte, ricordiamo, la realizzazione di un piano del commercio; incentivi per i foggiani; riduzione della tassa sui rifiuti per i residenti; regolarizzazione delle attività di sanificazione e pulizia; fototrappole contro gli incivili; centri di integrazione; laboratori di inserimento lavorativo; scuola dei mestieri; videosorveglianza ed altre azioni utili a migliorare la situazione.
Ad intervenire sulla vicenda anche l’avvocato Marcello Mariella presidente di Populus, associazione di liberi cittadini che vanta alle spalle circa 30 anni di esperienza sul territorio che ha detto: “Non concordo con quella petizione, ho letto i 18 punti e mi sembrano irrealizzabili. Anzitutto la militarizzazione del quartiere è già un qualcosa che non funziona e non ha mai funzionato da nessuna parte. E non solo. Nei punti si parla di piano del commercio. Anche i bambini delle scuole medie sanno che i piani urbani del commercio non esistono più da quando c’è stata la liberalizzazione degli esercizi commerciali, o meglio esistono solo per determinate strutture e con particolari caratteristiche. Gli altri punti, poi, saranno anche di buone intenzioni ma non sono di competenza comunale. Dunque a cosa servono?”
Zone Transition
Zone Transition
“Già noi, come Populus parliamo del quartiere da oltre 25 anni ed abbiamo notato che le cose sono peggiorate molto lentamente. Ciò che è veramente peggiorata è la qualità della vita e la vivibilità di Foggia in quanto tale. Cosa serve? Un piano di riqualificazione urbana. Lo stiamo dicendo da oltre vent’anni – ribadisce il legale – ma restiamo purtroppo una voce che urla nel deserto. Purtroppo non c’è capacità politica se le giunte che si sono succedute, da Ciliberti in poi, non sono state in grado di fare niente. Qui c’è ancora qualcuno che deve studiare gli atti amministrativi. A queste persone rispondo che non sono del mestiere, devono andare a casa. Perché nella Bari vecchia sono riusciti a trasformare un fortino della mafia in un centro turistico? Perché sono stati capaci, a differenza nostra”.