Una chitarra, un microfono e le note di pezzi intramontabili del cantautorato italiano, da Vasco a Bennato, da Mina a Battisti. La musica non mancava mai e non poteva mancare neanche questa volta. “Pochi ma buoni. Non dobbiamo contarci, ma incontrarci”, ripete Michele Basta mentre registra dirette e foto da condividere in tempo reale sul gruppo social Nostalgia dei Giardinetti. È sabato sera e Piazza Italia viene rianimata da un ristretto gruppo di amici che hanno deciso di tener fede all’impegno preso e di rispondere ugualmente alla chiamata di Filippo Mendolicchio (instancabile e travolgente come sempre) e dello stesso Basta. Certo, è impossibile fare un paragone con il numero record di presenze dell’esordio riuscitissimo dello scorso 23 dicembre (quando pare non sia mancato proprio nessuno, nemmeno la Sindaca), la reunion ri-programmata per l’8 giugno avrebbe dovuto consacrare l’evento con un’organizzazione più meticolosa e articolata, con il supporto degli sponsor e con esibizioni di artisti e dj, ma anche con la presenza di associazioni come IFun e l’aggiunta di un angolo ristoro per drink&food, pensato per il popolo dei Giardinetti che si è costituito e si va allargando grazie alla pagina Facebook fondata e amministrata da Michele.
Un gruppo che con la forza dei suoi 10mila e oltre iscritti e sostenitori è diventato uno scrigno prezioso di ricordi, testimonianze, documenti fotografici della straordinaria (e irripetibile) stagione degli anni 70, 80 e 90. Una piazza virtuale per davvero, che sta realizzando le intenzioni dell’artefice del progetto, ovvero ripescare e condividere le memorie di “amori, sogni, speranze, delusioni, gioie, dolori, avventure, confronti, risse, fascisti, compagni, proletari, personaggi oggi illustri del bene, ma anche del male, e tantissimi giovani e meno giovani che si incontravano tutti i giorni per il solo gusto di ritrovarsi ognuno nel proprio posto”. Insomma, il diario da ricomporre di un’intera generazione pre-digitale che ai Giardinetti ha legato la sua biografia ed ha costruito i pezzi della propria identità anche a partire dalle relazioni che in quella Piazza sono nate.
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Ma, come si sa, le cose sono andate diversamente e il progetto della reunion si è dovuto arenare per il divieto imposto a 24 ore dal programmato svolgimento (dopo un primo differimento imposto per la data del 1° giugno per la vicenda del disinnesco dell’ordigno inesploso). Come da motivazione ufficiale dei tecnici dell’Ufficio Annona del Comune non si poteva escludere che la manifestazione divenisse occasione di assembramento nei pressi del seggio per le elezioni europee allestito all’Istituto Poerio, circostanza che poteva inficiare il buon andamento delle operazioni di voto con azioni di sostegno a candidati e liste. Poi qualcuno ha provveduto a postare le foto del seggio del Poerio desolatamente vuoto, con un commento ironico “Stavano tutti a votare questa sera al Poerio...”.
“Ci hanno trattato come degli zimbelli, senza tenere in alcuna considerazione che il nostro lavoro di organizzazione va avanti da mesi, abbiamo impegnato dei musicisti e dj che hanno rinunciato ad altri ingaggi per essere con noi, ci sono degli sponsor che hanno garantito il loro sostegno per la buona riuscita, noi stessi abbiamo dovuto sostenere delle spese per il disbrigo delle partiche obbligatorie, compresa la consulenza di un ingegnere che ci è stato indicato dal Comune - hanno raccontato sconsolati Mendolicchio e Basa a l’Attacco –. Ci hanno chiesto di spostarla ulteriormente individuando una nuova data, ma sinceramente abbiamo deciso di desistere, per il momento”.
La serata tra amici c’è stata comunque e nonostante le non numerose presenze sono stati centinaia i messaggi di solidarietà, tra lo sdegno e l’incoraggiamento a proseguire, fatto pervenire sui social agli organizzatori. Moltissime le critiche all’indirizzo dell’Amministrazione che ha combinato un vero pasticcio: “Cara Sindaca, certa in un suo intervento, confido nella sua determinazione nel voler risollevare le sorti di questa città a partire da questi semplici e innocenti eventi che nulla vogliono e hanno a che fare con la politica... la nostra Réunion non è Politica, lo teniamo a precisare e sottolineare. Grazie!” ha scritto Maria Luigia su Fb.
Zone Transition
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Tempestiva e severa la presa di posizione del consigliere comunale Nunzio Angiola: “Un progetto presentato a fine aprile, si scioglie come neve al sole. E come per incanto, tutto si dissolve, tra artisti e talenti emergenti che si stavano preparando, associazioni che sarebbero intervenute con la loro animazione, sponsor che si erano già impegnati, spese sostenute, agende bloccate. Tutto in fumo. Se almeno arrivassero le scuse da parte dell’amministrazione, come magra consolazione per gli organizzatori, giusto per non perdere l’ormai flebile entusiasmo che ogni tanto anima noi foggiani”, ha ammonito.