I disservizi a causa di una toponomastica non aggiornata sono diventati il centro di una “battaglia” che la consigliera e vice presidente del Consiglio comunale, Concetta Soragnese, sta portando avanti già da diversi anni. “L’idea nacque nel 2021 quando con il consigliere Salvatore de Martino pensammo a una mozione sulla questione di Borgo Incoronata i cui cittadini protocollarono una petizione in Comune facendo presente della mancanza dei nomi alle vie – ha spiegato in una precedente intervista rilasciata a l’Attacco l’amministratrice in forza a Fratelli d’Italia – di fatto andando a Borgo Incoronata c’è solo una strada, via don Orione. Tutte le altre non hanno una denominazione. Da lì partii questa interlocuzione con l’Ufficio Toponomastica a cui chiedemmo l’assegnazione delle vie”. Ma a distanza di anni, purtroppo, le cose non sono cambiate. Il quotidiano l’Attacco si è recato ieri mattina nella borgata, sita a due passi dal noto Santuario, per verificare le cose. Tutto invariato: al di là di via don Orione, tra l’altro nemmeno segnalata da una cartellonistica verticale, non c’è nulla. Tutte le arterie limitrofe, che si intersecano con la strada principale sono e restano innominate. Una situazione che ha dell’inverosimile e a cui i residenti, purtroppo, si sono per forza di cose dovuti abituare.
“Continuiamo così, con estrema difficoltà su una situazione che non ha trovato ancora risposte – ha spiegato il signor Ciro, residente di Borgo Incoronata – abbiamo perfino difficoltà anche con internet in quanto i gestori non riescono nemmeno ad attivare il servizio per la mancanza di vie. In più occasioni abbiamo fatto richiesta di aggiornare la toponomastica nella nostra borgata – ribadisce l’uomo – ma finora niente di fatto. Al momento dal Comune nessuna risposta”.
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Anche i postini, per quelli che arrivano ancora nella borgata, hanno difficoltà a rintracciare abitazioni e persone. “Si va avanti ad indicazioni – spiegano alcuni passanti – alla chiamata del corriere ci si incontra in un punto predefinito per ricevere il pacco o la lettera in questione”. “In molti si sono oggi attrezzati nel pagare le utenze online - continua il signor Ciro – per i pacchi ci si attrezza in qualche modo, magari li si lascia a qualche conoscente o all’attività di turno. Proprio negli ultimi tempi ci eravamo riproposti di arrivare in Comune a chiedere spiegazioni – continua – e lo faremo. Contatteremo la Sindaca per capire come procedere e ottenere le vie anche per la nostra borgata”. “Quando viene qualcuno che ci cerca chiede ai passanti – riferisce il signor Michele, residente del posto – fortunatamente qui ci conosciamo tutti. Si va avanti con indicazioni casuali – tiene a precisare - nel borgo vecchio si procede a numeri civici. Per il resto ci si arrangia. Molta posta che arriva la lasciano davanti alla chiesa o davanti al bar. Qualcuno del borgo ha provato ad interloquire con l’amministrazione comunale”.
Insomma andando a Borgo Incoronata si fa un tuffo nel passato: qui la posta, come denunciato da alcuni residenti, viene addirittura lasciata davanti alle attività commerciali in attesa che i diretti interessati la vadano a ritirare. Cose che non si vedono né si sentono da almeno 70 anni a questa parte. Eppure è così, la borgata, celebre per la sua vicinanza al Santuario dedicato alla Madonna Nera, è privo di una toponomastica capace di garantire i normali servizi ai suoi abitanti. Girando per il posto la cosa che salta subito all’occhio è una: per molti residenti questa mancanza rientra ormai nella normalità dei fatti. Sono abituati a questa situazione che per chi arriva da fuori sembra davvero inverosimile.
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Intanto, come già anticipato da l’Attacco, dal primo agosto l’Ufficio Toponomastica sito oggi a Palazzo di Città, verrà ridimensionato. “Ci sarà un solo dipendente – ha spiegato Soragnese - ciò significa che quando quel dipendente sarà occupato in sopralluoghi, l’Ufficio resterà chiuso. Quale servizio stiamo garantendo ai cittadini? L’ufficio toponomastica si occupa anche dei censimenti, e come può un solo dipendente garantire tutti questi servizi? È opportuno farsi qualche domanda. Non potendo ottemperare agli obblighi di legge derivanti soprattutto dai censimenti, il Comune potrebbe dover pagare delle sanzioni?”