Nuovo anno vuol dire inizio dei saldi invernali: il 5 gennaio sarà la volta della Puglia. Secondo le stime di Confcommercio ogni persona spenderà circa 133 euro per un giro di affari che si prevede, a livello nazionale, di oltre 4 miliardi di euro.
“Non possiamo certo affermare che i saldi abbiano lo stesso peso che avevano anche solo cinque o sei anni fa, ma è indubbio che continuino a essere un aiuto importante per rafforzare la liquidità degli operatori commerciali e in questo periodo, non certo roseo visti i rincari delle materie prime e la forte inflazione, è fondamentale che non si perda la fiducia in questo strumento commerciale”, così il presidente di Confcommercio Foggia, Antonio Metauro.
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Come ogni anno, gli uffici di Confcommercio Foggia hanno stilato alcune indicazioni sia per chi fa gli acquisti che per gli operatori commerciali.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
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Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.