Zante e Itaca pronti al volo? Ombre e interrogativi sulla compagnia greca

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Zante ed Itaca. Cos’è uno dei miei riferimenti storico-culturali non richiesti per dare spessore alle nostre miserie contemporanee? No, sono i nomi dei due aerei della compagnia greca Lumiwings pronti a decollare dal rivitalizzato aeroporto Gino Lisa di Foggia. Che poi, visto che ci siamo, sono dei bei nomi evocativi.

Entrambe sono isole storiche della Grecia, citate da Omero nei poemi mitologici dell’Iliade e dell’Odissea. Zante fu al centro delle battaglie spartano-ateniesi, fu poi una delle isole Ionie sotto il dominio veneziano, durante il quale vi nacque il poeta Ugo Foscolo, che vi dedicò il sonetto A Zacinto. Itaca invece è automatico collegarla all’eroe leggendario Ulisse, antico Re dell’Isola, e alle sue peripezie mitologiche per tornare a casa e riconquistare il trono. La similitudine con le tappe per arrivare a questo epilogo infrastrutturale e turistico è quanto mai calzante.

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I due velivoli Boeing appartenevano alla tedesca Lufthansa che li ha ritirati e ceduti in favore della neonata compagnia greca, fondata nel 2017 da due ex piloti della compagnia aerea charter Astra (per carità, nulla a che fare con i Maffei ed il loro servizio di bidellaggio a Foggia), ed oggi costituiscono la totalità della flotta. La compagnia è dunque giovanissima (per i primi critici lo è troppo) mentre il velivolo Zante ha 34 anni, ma se li porta bene. Sembra che la stia mettendo sull’ironia e allora voglio subito sciogliere un nodo: questa operazione è stata un autentico miracolo, un’epopea che ha visto protagonisti la Regione ed il Comitato Vola Gino Lisa. Le rotte ricordiamolo sono 4, in posti strategici per il turismo e le attività dei fuori sede da e verso la Capitanata, e sono: Milano, Verona, Torino e Catania. Mete abbastanza lontane da giustificare una preferenza della scelta aerea rispetto ai mezzi a terra. E’ evidente che senza l’intervento pubblico (Piemontese-Emiliano su tutti) e lo sforzo tenace degli stakeholder nessuna compagnia aerea si sarebbe fatta avanti.

Foggia è quella che è, non serve fare l’elenco delle problematiche. Per quanto ci si sforzi di fare l’apologia delle opportunità e dei possibili profitti di mercato, in conferenza stampa è stato detto in maniera plateale: non si prevedono utili nei primi anni e, senza i finanziamenti dall’Europa sui lavori alla pista e dalla Regione per l’attività di start-up, staremmo parlando di una fantasia spregiudicata al pari degli dei dell’Olimpo. La stessa Commissaria Marilisa Magno (che compie un anno di commissariamento della nostra città) incalzata leggermente dai giornalisti sulle problematiche ed i ritardi dal punto di vista dei servizi e delle infrastrutture cittadine ha dovuto chiosare con la promessa che “Foggia tra qualche mese sarà tutta un cantiere”. Ad oggi non siamo pronti per nulla, la città è un disastro. Una paralisi amministrativa che ha fatto persino fiorire l’idea di un supporto regionale ai commissari. Un commissariamento del commissariamento. Fortunatamente per arrivare a servire al meglio l’aeroporto c’è ancora del tempo.

“I voli partiranno a settembre” - dicono i responsabili della compagnia aerea che ha deciso di lanciarsi in questa missione. L’estate quindi sfuma ed i rappresentanti istituzionali hanno preteso a chiare lettere che ci si adoperi per una destagionalizzazione del territorio e delle strutture turistiche. Lumiwings ha vinto la concorrenza con le compagnie in gara perché pare sia stata l’unica determinata a volare già dal 2022 e ad un prezzo contenuto. Il grande dubbio che attanaglia tutta la cittadinanza è se questo progetto riuscirà ad essere sostenibile, a camminare sulle proprie gambe e ad avere il giusto successo di clientela o se siamo di fronte all’ennesimo caso di capitalismo dopato dalle casse pubbliche che durerà giusto il tempo degli incentivi e poi via. Aiuti di Stato mascherati da altro perché vietati dall’Unione Europea (come sottolineato a più riprese in conferenza stampa come a mettere le mani avanti) ma che per quanto chiamati con altri nomi rischiano di costituire la sola linfa vitale di operazione di capitalismo di stato in stile prima repubblica. Ad ogni modo voglio crederci. Foggia è in pista!

Non nego di essermi emozionato all’apertura delle buste e rivelazione delle rotte. Finalmente una bella vetrina per noi. Ma questa è la mia parte sentimentale, poi scavalcata da quella razionale di materialista storico-dialettico. Che faceva questa Lumiwings prima di tornare ad essere, con qualche artifizio che mi sfugge, una start-up degna dei fondi pubblici? La stampa locale si ferma ad un laconico (aggettivo riferito al modo di parlare o di scrivere assai breve e conciso che deriva da Laconia l’antica regione abitata dagli Spartani, tutto torna): “dal 2022 ha messo le basi al Ridolfi di Forlì”. L’operazione di rilancio dello scalo romagnolo è nata in realtà nel 2021, il primo di aprile (non è uno scherzo) con la tratta Forlì-Palermo, una giornata che è stata festeggiata e celebrata dal management della compagnia greca e dalla dirigenza dell’agenzia di volo di Forlì. Presente al grande evento lei, la stessa Chiara Rebughini, direttrice commerciale della compagnia, che ha illustrato il progetto foggiano nel dettaglio.

Visto che bello, no? 49 euro, la possibilità di portare gli animali a bordo, check-in gratuito, nessun privilegio da acquistare a parte. Già mi immagino il mio bel posto tra un bambino che piange ed un cane che abbaia. Si scherza. Ma come andò poi l’avventura romagnola? A giugno 2021 si è aggiunta Itaca alla base, nome che avete imparato a conoscere, con i suoi 150 posti”. L’arrivo del secondo aereo di Lumiwings a Forlì conferma quanto sia forte la partnership con questa compagnia aerea” hanno detto con entusiasmo i vertici. A questo punto fermatevi perché so che ve lo state chiedendo: ma se la compagnia in questione ha 2 aerei e questi 2 aerei stanno dallo scorso anno a Forlì, noi cosa abbiamo esattamente? Domanda arguta, peccato che nessuno l’abbia fatta in conferenza stampa. Nel giugno 2021 Lumiwings ha deciso di cancellare i voli per Corfù, Santorini, Rodi e Creta “a causa del perdurare dei divieti Covid”. Una decisione che ha fatto imbufalire diversi turisti che avevano già il biglietto e si sono ritrovati a riprogrammare la propria estate. Sono state "decisioni unilaterali della compagnia", disse il direttore generale di Forlì Airport srl, Alessandro Sozzi. Le accuse e le lamentele non si placano sulla stampa locale dell’Emilia Romagna: “Era già nell’aria la possibilità di cancellare questa rotta, ma perché ha continuato a vendere biglietti? Infastidisce enormemente essere presi in giro cosi palesemente”. Una piccola giustificazione si può attribuire alla straordinaria situazione di emergenza legata al Covid.

Epilogo: Lumiwings a Forlì ha tolto i battenti, anzi le ultime notizie trovate sul Resto del Carlino pongono la questione come un mistero, alimentato dall’impossibilità di prenotare qualsiasi volo sul sito e questa scritta “coming soon” appesa lì. Un “prossimamente” che a quanto pare non si riferisce a loro e forse non ne sono neanche a conoscenza. Sapevano da Forlì Airport di questo trasferimento? Era previsto? Non prendevano incentivi anche in Emilia Romagna? L’operazione lì può dirsi naufragata definitivamente dopo neanche un anno, per giunta così zoppicante? Di certo da Forlì a Foggia non è solo una questione di desinenza, ma c’è molto di più che mi piacerebbe approfondire. Altri interrogativi ce li avrei sull’organizzazione degli slot, specialmente per le città come Torino, Verona e Catania per le quali sono previsti 2 rotazioni settimanali. Ma vi annoierei.

La mia speranza forte è che tutto vada per il meglio e sono contento che si sia deciso di investire sul nostro territorio. Non sono una Cassandra ma un giornalista curioso a cui piace indagare sulla nostra realtà. Concedetemi una chiusa su una questione prettamente locale e collegata. Come dicevo sopra, all’evento di venerdì c’era anche la Commissaria Magno, al primo giro di boa della sua amministrazione straordinaria. Con il comitato di cittadinanza attiva La Società Civile abbiamo fatto sul finire del 2021 un’imponente raccolta firme per ristrutturare e riposizionare la scultura Ali Sospese (o Il Volo) davanti l’ingresso dell’Aeroporto Gino Lisa. Migliaia di firme raccolte per strada e tanti ricordi nostalgici dei cittadini per quello che era uno dei simboli storici della città. Essa giace buttata in un hangar dell’aeroporto in condizioni desolanti e in stato di abbandono, eppure ci sono già da anni i fondi stanziati ad hoc per recuperarla.

Zone Transition

Zone Transition

Non esiste nessun cittadino foggiano che non la rivoglia al suo posto eppure nonostante le firme consegnate abbiamo trovato il solito muro di gomma, sordo ed insensibile. Per la triade commissariale, in questo scenario che si intreccia con la mitologia greca, mi viene in mente il Cerbero, un enorme cane con tre teste messo lì a guardia dell’Ade, ovvero degli Inferi. La sua simbologia era la distruzione del passato, del presente e del futuro.

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