Poca quantità e tanta qualità. Può essere questo il riassunto della campagna del grano in Puglia e in Capitanata nel 2024. Coldiretti Puglia e il Crea hanno presentato i risultati in un’azienda cerealicola nei pressi di Ordona tracciando un primo bilancio della campagna cerealicola salvata in extremis da siccità e gelate.
“Il motivo è sostanzialmente riconducibile alle scarsissime precipitazioni che abbiamo avuto questo inverno. Quindi, il clima sempre più asciutto, sempre più tropicale, il cambiamento climatico fondamentalmente ci espongono a queste annate così ‘ballerine’ e diverse e il risultato è proprio questo: produzione estremamente scarsa e sarò difficile chiudere in attivo per un’azienda cerealicola”, ha spiegato a l’Attacco Mario De Matteo, presidente Coldiretti Foggia.
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L’associazione di categoria e il Centro di ricerca agricoltura e ambiente (Crea) stanno provando a trovare delle soluzioni e capire cosa riserva il futuro.
“Le difficoltà sono notevoli. Se questo è l’andamento climatico con temperature così elevate durante il periodo invernale, dobbiamo in qualche modo lavorare sul ciclo di maturazione della cultura – ha evidenziato a l’Attacco Pasquale De Vita, responsabile Crea Foggia –. Quest’anno c’è stato un anticipo di circa un mese nell’epoca di fioritura e quindi dobbiamo intervenire sulla fenologia, sul ciclo di sviluppo della pianta, cercare di operare sull’epoca di semina, sulla quantità dei semi. Se le temperature resteranno così alte, la quantità normale che noi adottiamo deve essere ridotta per assicurare che tutte le piante arrivino a maturazione nelle condizioni ideali”.
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Maggiori informazioni sull’edizione del quotidiano l’Attacco in edicola domani.