Foggia è tornata a volare. Un sogno che si realizza. Un’utopia per molti, una battaglia vinta per coloro che hanno sempre creduto al valore di un’infrastruttura quale l’aeroporto per il rilancio dell’intero territorio. Superate le paure, le polemiche e la campagna elettorale (che nonostante i meriti della Regione Puglia non ha sortito l’effetto sperato) è arrivato il giorno dei fatti.
Alle ore 18:25 di ieri è decollato il primo volo civile targato Lumiwings dall’aeroporto Gino Lisa di Foggia, atterraggio a Milano Malpensa alle ore 20:10. L’Attacco era a bordo per raccontare in esclusiva questo storico giorno ai propri lettori. Sul sito internet www.lattacco.it e sui canali social da ieri pomeriggio sono pubblicate foto, video ed interviste dall’aeroporto e dell’intera esperienza di viaggio.
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Il Gino Lisa nel corso della sua storia ne ha viste davvero tante. Pochi sanno che nel 1943, l’anno in cui Foggia fu sconvolta dai bombardamenti aerei degli anglo-americani, le prime bombe caddero proprio sull’aeroporto. Era il 28 maggio ed all’epoca l’infrastruttura era utilizzata per soli scopi militari. Della chiusura nel 1975 e delle successive sfortunate esperienze di Federico II Airways e Darwin Airlines rimangono solo ricordi negativi da esorcizzare e non replicare. Tutti in città ancora ricordano la folle impresa di una compagnia aerea municipalizzata, nata il 16 novembre del 1998 da un’idea dell’allora Sindaco Paolo Agostinacchio i cui soci, oltre al Comune di Foggia, erano le aziende Amica, Ataf e Amgas, per un capitale sociale di circa 10 miliardi delle vecchie lire. In un settore in cui crollano colossi come Alitalia ed in cui anche le compagnie aeree low cost accusano pesanti contraccolpi, Foggia anelava l’idea di avere una sua flotta municipalizzata. Il tutto durò quattro anni prima di rimanere schiacciata dal peso dei debiti verso fornitori e dipendenti.
Tre erano le rotte da Foggia e puntavano a Bologna, Palermo e Roma. I prezzi erano di 99mila lire a tratta.
L’opposizione di centrosinistra chiese con forza la testa del Sindaco Agostinacchio che aveva impostato la sua seconda campagna elettorale proprio sulla necessità di dotare Foggia di una compagnia aerea. Al sindaco si rimproverava la pressoché inesistente apertura della gestione della compagnia aerea ad altri soggetti, pubblici e privati, condannando il progetto al sicuro fallimento. Il Tribunale di Foggia accertò 20 miliardi di lire di debiti (più di 10 milioni degli attuali euro), tra cui le ingiunzioni di pagamento fatte dai dipendenti che non percepivano stipendio da oltre un anno. Uno schianto al suolo di cui ancora si pagano le conseguenze.
La Darwin Airlines non andò meglio ma da impresa privata non ha lasciato strascichi sui contribuenti. Nell’ultimo report di fine anno 2011 relativamente alla sua attività a Foggia, dichiarò di essere in perdita di 500 mila euro al mese. Il disavanzo era stato accertato dalla compagnia aerea confrontando i biglietti venduti da gennaio 2011 con quelli prenotati nei mesi di novembre e dicembre: due biglietti al giorno per ogni tratta, contro la media di venti biglietti a volo dell’anno precedente.
Nodo passeggeri e sostenibilità
Zone Transition
Zone Transition
Della questione passeggeri si è discusso molto in questi giorni. Questo volo inaugurale ha registrato il tutto esaurito, ma è alla lunga che andrebbe analizzata la sostenibilità economico alla luce della domanda. E’ stato scritto che per far quadrare i conti serviranno 280mila passeggeri l’anno. Se si considera che la flotta Lumiwings prevede 2 aerei - un Boeing 737-300 e un Boeing 737-700, da 139 e da 149 posti rispettivamente - i passeggeri per ogni giorno di volo non possono superare i 288 all’andata e 288 al ritorno, per un totale massimo di 576 passeggeri al giorno. Se si volasse ogni giorno (e ad oggi non è così) si arriverebbe ad un risultato di 210.240 passeggeri. Per toccare quota 280 mila servirebbero altri 191 passeggeri al giorno. La logica matematica evidentemente non basta, serve fare di più per evitare che Lumiwings abbandoni il progetto come fatto a Forlì, in Romagna, nel 2021, tra voli cancellati, proteste degli utenti sui media locali romagnoli e poi la sparizione fino al giorno dell'annuncio in conferenza stampa a Foggia.
Nodo orari e coincidenze
Sulla questione ci sono perplessità, espresse anche dal Comitato Vola Gino Lisa e da diversi imprenditori locali. I voli Foggia - Milano, come quello di ieri, sono schedulati per i giorni mercoledì/venerdì/domenica alle ore 18:25 e arrivo alle 20:10. Il problema è che i voli di ritorno, quindi la tratta Milano – Foggia, hanno la partenza alle ore 21:00 e l’arrivo alle 22:30 sempre per gli stessi giorni di mercoledì/venerdì/domenica. Non sono dei buoni slot.
Partire per Milano e tornare in giornata è pressoché impossibile. Se un passeggero arrivasse a Milano alle ore 20:10 non prenderebbe mai il volo di ritorno alle ore 21:00, non farebbe a tempo neanche ad uscire dall’aeroporto. Si è costretti per cui a rimanere in città per due notti come minimo. Con un volo del mercoledì si è costretti a prendere il volo di ritorno del venerdì sera. E’ plausibile che chi viaggia, specialmente per lavoro, debba per forza soggiornare per due notti? Probabilmente quest’ultimo si organizzerà per rientrare con altro mezzo, ad esempio un aereo per Bari o un treno. A questi tre voli serali si aggiunge un volo mattutino, il lunedì, con partenza da Foggia alle ore 07:00 ed arrivo a Milano previsto alle ore 08:45. Al ritorno si verifica lo stesso problema visto in precedenza. La partenza da Milano è alle 09:35, con arrivo alle ore 11:05. Impossibile partire il lunedì e tornare in giornata. Si dovrà aspettare nientemeno che l’aereo del mercoledì e rientrare a Foggia alle ore 22:30. La tratta per Torino sarà disponibile dal 2 dicembre prossimo, ogni lunedì e venerdì. Successivamente saranno attivate anche Verona e Catania. Sembra chiaro che il target passeggeri attuali sia dato per lo più da turisti e fuori sede di ritorno a casa, coloro che possano e vogliano trattenersi più a lungo nel capoluogo lombardo o, al contrario, nella propria terra di origine.
“Questo è sicuramente un grande giorno per il nostro territorio. Vogliamo viverlo nel presente e, soprattutto, in proiezione futura, con l’augurio che il Gino Lisa diventi sempre più un fattore di sviluppo per la nostra economia e, inoltre, scalo aeroportuale di riferimento per tutti coloro che vivono in questa provincia e hanno necessità di viaggiare. Ma, allo stesso, tempo vigileremo affinché siano mantenuti gli impegni presi, sia dalla compagnia area, sia dalla Regione e sia da AdP”, ha commentato ieri il riconfermato parlamentare M5S Marco Pellegrini. “L'avvio dei voli non deve essere considerato una concessione ma un diritto”, ha detto il consigliere regionale Paolo Dell'Erba. “Necessario considerare orari alternativi ed altre tratte in più”.