Alta tensione all’istituto tecnico Pacinotti di Foggia, da cui proviene la pesante denuncia della dirigente scolastica Maria Antonia Vitale. “Nell’ultimo periodo sono stata derubata due volte della borsa”, ha raccontato la preside alla stampa locale. “Di recente, poi, mi è stato reciso un tubo della benzina dell’auto per farmi saltare in aria”, afferma la dirigente. “Non molto tempo fa sono venuti a derubare il mio appartamento, che hanno incendiato”, aggiunge. “L’altra sera, invece, degli sconosciuti hanno insistentemente suonato al mio citofono, e quando ho risposto mi sono state proferite parole minacciose, attraverso cui venivo intimata a stare attenta, perché presto avrei passato un brutto guaio”, prosegue la preside Vitale. “Ho denunciato ripetutamente quanto accaduto, ma ho la sensazione di essere in una città dormitorio, in cui nessuno reagisce alle sollecitazioni, anche le più urgenti”, spiega.
“Delle denunce precedenti non ho saputo nulla”, sottolinea. “Adesso vediamo come va a finire con questa”, commenta. “Sono convinta, ad ogni modo, che le minacce siano direttamente collegate al lavoro che svolgo in questo istituto scolastico”, dice la dirigente. “Io questa scuola non solo l’ho rivitalizzata, ma l’ho soprattutto legalizzata”, precisa la donna. “Tutta la legalità che c’è qui dentro adesso prima non c’era”, rimarca. “Insomma, sospetto che proprio dall’ambiente scolastico possano provenire le minacce che mi sono state personalmente rivolte”, chiosa. “Probabilmente il mio lavoro non è andato bene a qualcuno e queste sono le conseguenze”, conclude.
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Sarebbero in arrivo adesso gli ispettori ministeriali per fare luce sugli aspetti tecnici e amministrativi della vicenda, mentre le indagini delle forze dell’ordine starebbero andando a scavare anche a ritroso. L’incendio della casa sarebbe stato addebitato a un coniglietto piromane che viveva all’interno dell’appartamento della dirigente, mentre i diversi furti e l’attentato alla sua autovettura, con un tubo della benzina reciso, non avrebbero ancora trovato una dinamica e una spiegazione plausibile.
Al momento, inoltre, parrebbe non essere pervenuto nessun messaggio pubblico di solidarietà né dalla Sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo, ex dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, né dalle attuali dirigenze provinciali e regionali. Tanti, invece, i messaggi di solidarietà e vicinanza che stanno arrivando alla dirigente scolastica Maria Antonia Vitale dalle cittadine e dai cittadini foggiani, che condannano anche aspramente il clima di tensione e i gesti legati alla vicenda.
“La Sindaca Episcopo mi ha contattata privatamente e mi ha assicurato un tempestivo intervento, ma a questo punto sono poco fiduciosa”, ha ammesso la preside Vitale ai microfoni del quotidiano l’Attacco. “Il problema è che tutte le volte che mi sono rivolta alle istituzioni mi sono state dette le stesse cose, ma nessuno poi è mai intervenuto”, ha fatto sapere la dirigente.
“Ci tengo a precisare che i miei sospetti non hanno nulla a che vedere con gli alunni e con le loro famiglie”, ha precisato. “Loro mi vogliono un mondo di bene e io ne voglio a loro, perché sanno riconoscere lo sforzo che sto facendo per la loro scuola e per il loro futuro”, ha sottolineato. “I miei sospetti, invece, ricadono sul personale scolastico, e su qualcuno in particolare, ma non posso aggiungere altro perché in questo momento non mi sento tutelata”, ha spiegato.
“Probabilmente risulto scomoda per il lavoro che ho fatto in questa scuola, magari al posto mio qualcuno avrebbe preferito un conterraneo, ma io sono a due anni dalla pensione e non posso certamente tornare indietro, anche se per come si sono messe le cose adesso lo farei di corsa, sono spaventata, sfiduciata, e non vedo l’ora di mollare tutto e andarmene”, ha continuato. “Qualcuno ha proposto di spostarmi addirittura in un appartamento in campagna, per evitare di essere raggiunta facilmente, visto che non ho protezione e tutela di alcun tipo da parte delle istituzioni preposte, ma naturalmente la proposta è caduta nel vuoto, anche perché probabilmente fuori città sarei ancora più esposta e sarebbe ancora peggio”, ha sottolineato.
“Chi mi conosce sa come lavoro e cosa faccio nella vita e nel mio ruolo di dirigente, purtroppo questa situazione ha preso una brutta piega e adesso ho anche molta difficoltà a parlarne”, ha concluso la dirigente scolastica. “Temo che anche questo risalto mediatico possa ritorcersi contro la mia persona e il mio lavoro, e per questo preferisco rimanere in disparte e non aggiungere altro”.
A l’Attacco ha risposto anche Mario Marchitelli, docente del Pacinotti e primo giornalista a raccogliere la denuncia della dirigente scolastica.
Zone Transition
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“Io ho raccolto la segnalazione della preside da semplice cronista, ma non conosco i rapporti personali della dirigente all’interno della scuola”, ha detto. “Posso soltanto esprimere il mio profondo dispiacere, il mio rammarico e lo sconcerto per quanto appreso”, ha aggiunto. “Spero che chi di dovere intervenga e risolva presto la questione, tutto qua”, ha chiosato Marchitelli.