Sono tante le città in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta partecipando alle cerimonie di inaugurazione dell’anno accademico delle rispettive Università ma il suo arrivo ieri a Foggia ha avuto un significato particolare.
Non si è trattato solo del riconoscimento per l’Ateneo daunio e la sua costante crescita ma anche del segnale di vicinanza dello Stato a un territorio costretto a fare i conti con una critica situazione economico-sociale e con l’emergenza sicurezza e legalità.
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In un’Italia che ha scoperto la Quarta mafia dal 2017 in poi, Foggia si è ritrovata pochi mesi fa ad essere il secondo capoluogo di provincia il cui consiglio comunale sia stato commissariato per infiltrazioni mafiose e numerosi sono gli accordi corruttivi e le presunte tangenti su cui la magistratura sta cercando di far luce.
“Una giornata davvero storica, è la prima volta che un Presidente della Repubblica inaugura l’anno accademico di Unifg, in 23 anni”, ha affermato a l’Attacco il rettore Pierpaolo Limone. “Simboleggia la vicinanza dello Stato, significa dare un impulso all’Università e a tutto il territorio per ripensare il futuro. Credo sia necessario uno scatto d’orgoglio perché, al di là della politica, ci sono i cittadini. E’ il momento di riappropriarsi del proprio futuro”.
Limone è assai fiducioso sulla ulteriore crescita dell’Ateneo. “Il Presidente trova Unifg in ottima salute. Dal 2014 in poi i dati di bilancio e di crescita sono estremamente positivi e ci collocano in vetta alle classifiche nazionali. Ci sono gli investimenti immobiliari su cui stiamo puntando da tempo, com’è noto. Andrà bene. Sono ottimista rispetto alla acquisizione della caserma Miale, abbiamo ottenuto ulteriori conferme da parte della Regione Puglia che si innestano su politiche nazionali che ci permetteranno di acquistare la caserma e ristrutturarla con fondi ministeriali”, ha concluso il Magnifico.
“Sono molto lieto di essere qui. Esprimo un grande apprezzamento per questo Ateneo”, ha esordito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“A distanza di poco più di trent’anni dalle prime lezioni svolte qui e a poco più di vent’anni dalla sua piena autonomia, l’Università di Foggia fornisce una risposta concreta e adeguata al diritto allo studio, che è espressione di libertà e uguaglianza. Ringrazio molto il rettore per l’opera dell’Ateneo. Tutti gli interventi ascoltati questa mattina hanno posto in rilevo il collegamento forte tra questa Università e il suo territorio. L’Università è un presidio di cultura, di senso della convivenza, di rispetto degli altri, senso della comunità. Tutto questo è di grande importanza ovunque e lo è in questo territorio fatto di grandi tradizioni, opportunità e risorse, che richiede un impegno particolarmente intenso da parte delle istituzioni anche nazionali.
L’Ateneo è un presidio che esprime la volontà di crescita della popolazione di Foggia e del suo territorio”.
Non è mancato il riferimento alla legalità: “E’ stato richiamato il tema del contrasto alla criminalità organizzata”, ha affermato il Capo dello Stato. “Anche in questo vi è un ruolo importante dell’Ateneo. Vedete, l’impegno di contrasto alla criminalità organizzata, l’impegno per sconfiggerla ed eliminarne la presenza richiede diversi elementi. Accanto all’elemento prezioso e indispensabile dell’attività di prevenzione e repressione – affidata dalla magistratura e alle forze dell’ordine –, accanto all’esigenza di pubbliche amministrazioni trasparenti ed efficienti, veloci nel fornire risposte alle esigenze dei cittadini, accanto alla necessità primaria di una economia che cresca in lavoro e occupazione e renda il tessuto sociale più forte, più solido e resistente, vi è una azione fondamentalmente indispensabile che è quella della formazione delle coscienze. E’ necessaria in tutto il nostro Paese, ne abbiamo ovunque bisogno. Tutte le strutture, le realtà, le agenzie, i luoghi di formazione, sono chiamati a far sviluppare il senso della comunità, del rispetto degli altri, della legalità. Sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata questo quarto elemento della formazione delle coscienze è particolarmente decisivo ed è uno degli elementi cui concorre l’insegnamento universitario, il suo clima, la comunità universitaria, che come presidio di cultura è ovunque elemento di sostegno della comunità nazionale, di quella locale, del senso di libertà e di pienezza di prospettive per chiunque, di uguaglianze”.
Il Presidente si è rivolto ai giovani studenti: “La realtà realizza i sogni e gli obiettivi se vengono interpretati, assunti su di sé dai cittadini e dalle istituzioni. La sollecitazione che il rappresentante degli studenti ha fatto nel chiedere ai giovani di impegnarsi, di non tirarsi indietro, di accettare il rischio, di mettersi in gioco, è in realtà l’orizzonte che tutto il nostro Paese si pone come obiettivo e di cui il Paese ha bisogno. La giovane generazione che cresce consente al Paese di sperare in una crescita costante dell’innovazione, del senso di responsabilità, di eguaglianza, del senso di libertà praticata e realmente vissuta. Tutto il nostro Paese è in un momento di rilancio e di nuova definizione del suo modo di essere. In questo ambito, Foggia e il suo territorio si collocano in maniera perfettamente coerente. C’è bisogno di un rilancio, di garantire ai giovani una prospettiva di vita, di realizzazione personale, di uguaglianza e libertà. In questo territorio, come ovunque, le Università sono un punto decisivo”.
“La presenza del Presidente della Repubblica ha dato lustro all’inaugurazione dell’anno accademico”, ha affermato il governatore pugliese Michele Emiliano, presente alla cerimonia. “Unifg in questo momento è un punto di riferimento non solo per la cultura e la formazione di eccellenza dei giovani della provincia di Foggia, ma è anche un punto di riferimento sociale, di orientamento, in un momento sicuramente difficile per la città e per l’intera provincia. La presenza del Presidente è un incoraggiamento. Un incoraggiamento che gli studenti hanno colto fino in fondo”, ha proseguito Emiliano.
“C’è stato un discorso bello del rappresentante degli studenti che ha incoraggiato tutti a non mollare e a sfidare i nostri stessi limiti, perché Foggia se lo merita, è una città piena di gente perbene che non può essere descritta in modo semplicistico per luoghi comuni a causa della cronaca amministrativa dell’ultimo periodo. C’è bisogno di una reazione e la Regione Puglia è al fianco dell’Università, del commissario Magno, e soprattutto al fianco delle istituzioni e di tutta la comunità foggiana che vuole lasciarsi alle spalle il passato e ricominciare da capo. Il PNRR con i suoi finanziamenti, con i suoi investimenti sui giovani è evidentemente l’occasione giusta e il Presidente Mattarella non se l’è fatta sfuggire, per dire che la Repubblica è accanto alla città di Foggia e alla sua comunità”.
Zone Transition
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Presenti anche il vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese e l’assessora regionale al Welfare Rosa Barone. “La presenza di Mattarella è un segnale importante per la città”, ha commentato la pentastellata foggiana. “Tutte le istituzioni devono lavorare in sinergia per dare a Foggia un futuro diverso. L’Università crea quel fermento culturale e l'entusiasmo di cui abbiamo bisogno per combattere la criminalità. Faccio mio l’appello del Presidente ai ragazzi di mettersi in gioco. La nostra città ha bisogno della spinta delle nuove generazioni per poter rinascere e per dare vita a quel cambiamento di cui parliamo da anni”.