È di San Severo, Aldo Miranda, uno degli attori che hanno fatto la storia del teatro italiano, con trascorsi anche cinematografici, radiofonici, televisivi e nella regia teatrale. Oggi è un "ragazzo" over settantacinquenne che continua a "dilettarsi" all'occorrenza. Valigia in mano, dopo il liceo è partito per Roma, nel 1966, con l'obiettivo di accedere alla selettiva, Accademia d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico".
La vocazione del palcoscenico apparteneva al "Dna" di Aldo Miranda, considerando che malgrado l'età adolescenziale, era tra i protagonisti delle recite ironiche e irriverenti, delle famose "Festa della matricola" che si tenevano a San Severo, nell'età aurea. Tanti gli attori con cui l'istrionico Miranda ha lavorato nelle centinaia di spettacoli, con appalusi a cielo aperto, che l'anno visto in giro per l'Italia e l'Europa: Ottavia Piccolo; Cesare Gelli; Michele Placido; Mariangela Melato; Paola Gassman; Gigi Proietti, Valeria Moriconi, Piera degli Espositi e altri nei film in cui ha partecipato.
A l'Attacco, Aldo Miranda, che vive a Roma, si presenta così, come se fosse già il copione della sua vita: "Sono nato il 31 dicembre del 1943 ma registrato il primo gennaio del'44. Mia madre, durante i bombardamenti a San Severo, per paura se ne andò nelle Marche da una cugina, facendomi nascere a Civitanova Marche. Mio padre, soldato in guerra, era tornato per pochi giorni di licenza matrimoniale ma non riuscì a raggiungere mia madre perchè fu arrestato a Ortona dai tedeschi. E poi la storia continua fino ai nostri giorni".
Miranda entra nel merito: "Dopo il percorso scolastico a San Severo e le tante feste della matricola (all'inizio ho provato a fare il medico ma non era la mia vocazione) mi sono iscritto all'Accademia d'Arte Drammatica di Roma. Avevo 22 anni e gli esami d'ingresso erano durissimi. Il grande Sergio Tofano, rimase stupito e fui accettato: arrivai terzo su 1500. Tra i miei compagni dei tre anni di corso, Gabriele Tozzi, Paola Gassman, Michele Placido, Anna Leonardi e tanti altri amici famosi. Famosa anche la mia prima moglie, Altea de Nicola, che ha fatto 4 film con Dario Argento. Poi le nozze con Elena Bellavista, dalla quale mi sono separato dopo 33 anni".
Tre figli nei due matrimoni, Aldo Miranda è un vulcano in eruzione, un fiume in piena ed è difficile sintetizzare i suoi 40 anni di carriera teatrale e le tante esperienze vissute sul palcoscenico e sul set cinematografico. "Il mio primo lavoro importante è stato 'Orlando Furioso', un grandissimo spettacolo che ha girato tutti i teatri europei, con Ottavia Piccolo, Cesare Gelli, Mariangela, Melato, Michele Placido e altri attori. Con Luca Ronconi ho un rapporto di grande stima e amicizia. In TV, allora in bianco e nero, ho fatto 'La signora Ara', con Romina Power e Albano. Ma cosa dire della commedia di Shakesperare, 'Sogno di una notte di mezza estate', con Gassman, Tognazzi, Panella, ecc. Mia madre seduta in platea accanto a Giancarlo Giannini, non sapendo chi fosse, gli chiese se stavo recitando bene e lui disse: 'È bravo!' Ho lavorato anche in 'Tutto a posto e niente in ordine' con la grande Lina Wertmuller. Penso, però, che è stata la commedia di Shakespeare, 'La bisbetica domata' la mia interpretazione di maggior successo. Devo dire che è stato il teatro il luogo artistico in cui ho avuto le maggiori soddisfazioni come attore protagonista e regista. Non dimenticherò mai, %u2018Pane e cioccolato', con il mitico Nino Manfredi".
Cento e oltre lavori è possibile raccontarli, insieme ad aneddoti e curiosità, solo in un libro, forse. Ma ci sono alcuni episodi significative che Aldo Miranda confida a l'Attacco: "Un ricordo bellissimo è quello legato ad Alberto Sordi, ne %u2018Un borghese piccolo, piccolo', anche se tutta la scena non è stata montata nel film. Lui non mi conosceva bene, visto che lavoravo sempre in teatro, e sul set cinematografico mi ha insegnato tanto. Certamente anche l'incontro con Roberto Benigni, con cui ho lavorato a Roma, due volte in teatro, resta un'esperienza indimenticabile e memorabile. Nel '90, ho lavorato per l'allora cardinale Ratzinger per la 'Vita di Gesù', una recita nei giardini vaticani, sulla passione di Cristo. Al termine, il futuro papa Benedetto XVI mi chiamò e disse: 'Miranda lei è una persona geniale'. Questa è una delle frasi che conserverò sempre nel cuore. Nessuno è bravo quando esce dall'Accademia. E se non trovi grandi maestri e le compagnie con i grandi interpreti non s'impara nulla. Ai giovani direi di non fare l'attore, oggi, perché c'è poca qualità".
Beniamino Pascale