"Sorella mia, so che è inutile scrivere sui social del bene che ci siamo sempre voluti, anche se non ce lo dimostravamo spesso, e so che sarai sempre al mio fianco, anche perché sono stato con te fino all'ultimo, e ti ho accompagnato io stesso dalla nostra nonnina, e sono sicuro che adesso stai anche meglio perché vi siete riabbracciati e le avrai già fatto una testa enorme per aggiornarla su tutte le cose che hai fatto, e sono tantissime".
A commentare è il fratello di Camilla Di Pumpo, la giovane vittima di un incidente stradale avvenuto la settimana scorsa su via Matteotti. "Non voglio dilungarmi sul raccontare chi eri o come eri, si è già dimostrato durante il tuo funerale per tutte le persone che erano presenti e per quelle non presenti ma che sono state toccate da questa vicenda.
Durante il funerale - aggiunge - dopo le parole stupende del nostro papà, sarei voluto salire io per parlare ma non ce l'ho fatta: le uniche cose che avrei voluto dire a tutte queste persone è che tu devi essere quella persona che aiuterà Foggia e la mentalità delle persone a cambiare, perché so che tu avresti voluto aggiustare questa città. Anche se ti dicevo che sarebbe stato inutile".
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"Ora mi voglio rivolgere a tutte le persone che hanno ricevuto questa notizia assurda, quella di un ragazzino (con patente ritirata e con una macchina non autorizzata per la sua età), che per fare il gradasso con gli amici ti ha tolto dalle nostre braccia. Mi auguro che tutte le persone - non solo di Foggia - inizino a riflettere diversamente su come bisogna vivere o comportarsi con il prossimo. Bisogna far capire questa gente che non bisogna aver paura di ribellarsi, e quando una cosa non è giusta bisogna cambiarla. Ma per combattere le ingiustizie e le persone che le portano bisogna essere in tanti ed uniti. Per arrivare a vivere bene, liberi e in pace".