I Carabinieri della locale Compagnia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre giovani, di cui uno già ristretto, per altra causa, presso la Casa Circondariale di Foggia, indagati a vario titolo di rapina aggravata in concorso.
L’articolata attività di indagine è stata condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Foggia, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, che - da settembre 2021 a luglio 2022 - ha permesso di giungere all’identificazione degli autori materiali di una rapina. La rapina, perpetrata in danno di due giovani ragazzi, è stata commessa nel comune di Foggia, in Piazza Mercato, nella notte dell’11 settembre 2021, quando le vittime sono state dapprima privati di due collanine d’oro ed uno smartphone e, successivamente gli stessi, nel tentativo di recuperare gli oggetti appena sottratti, sono stati accerchiati e violentemente percossi da un branco, costituito da alcuni ragazzi, che hanno impedito loro di recuperare gli oggetti sottratti, assicurando l’ingiusto profitto ai tre rapinatori, dileguatisi – nel frattempo - per le vie adiacenti.
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Le vittime, recatesi presso il locale Pronto Soccorso, riportavano lesioni lievi agli arti superiori. Grazie alla meticolosa attività d’indagine svolta dagli investigatori dell’Arma, attraverso l’escussione di diversi testimoni nonché all’acquisizione dei sistemi di videosorveglianza presenti nelle zone limitrofe, sono stati raccolti gravi e precisi indizi di reità a carico degli indagati che hanno consentito l’emissione del provvedimento cautelare odierno.
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"Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari- spiegano dall'Arma - dunque, si precisa che, al momento, a carico degli indagati arrestati sono stati acquisiti unicamente indizi di colpevolezza, ritenuti dal GIP di tale gravità da legittimare l’applicazione delle misure cautelari eseguite.Si intende quindi affermare infatti come gli indagati non vadano considerati colpevoli fino alla condanna definitiva. Tale ennesima operazione testimonia il costante ed incisivo impegno della Magistratura di Foggia e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto ai delitti contro il patrimonio che destano particolare allarme sociale".