Il 2023 è iniziato come il 2022. Una lunga scia di incidenti, un trend che preoccupa il Paese, tanto che sono al vaglio nuove iniziative legislative. Un aumento generalizzato che ha colpito anche la Puglia, in particolare la Capitanata. Nel fine settimana appena trascorso si è registrato l’ennesimo sinistro mortale, nei pressi di Marina di Lesina: a perdere la vita la 39enne Marianna Iorio, residente in Molise. Sono soprattutto gli under 40 le vittime degli incidenti sulle strade foggiane. “La distrazione, il mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente – spiegano a l’Attacco fonti interne alle forze dell’ordine del capoluogo dauno –. I tre gruppi costituiscono complessivamente oltre il 40 per cento dei casi. Tra le altre cause più rilevanti, la mancanza della distanza di sicurezza, la manovra irregolare e non dare la precedenza al pedone”.
Inoltre, con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche, mentre sulle arterie extraurbane è la guida distratta o l’andamento indeciso, seguita dalla guida con velocità troppo elevata e dalla mancata distanza di sicurezza.
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A margine va ricordato che l’introduzione nel 2016 del reato di omicidio stradale e di lesioni personali stradali “ha imposto una maggiore attenzione e una cura nei rilievi, attraverso una attenta raccolta di fonti di prova che sono poi trasmesse all’autorità giudiziaria per individuare responsabilità dei coinvolti – viene ancora detto a l’Attacco –. A tal proposito sono non a caso aumentati i comandi di polizia che utilizzano nuove tecnologie per la ricostruzione dei sinistri in 3D, database georeferenziati e strumenti che leggono le centraline elettroniche di cui i veicoli sono sempre più dotati”.
Il 2022 si è chiuso con 56 vittime accertate, sei in più rispetto al 2021. In pratica una persona a settimana, soprattutto giovane, ha perso la vita sui tratti urbani, provinciali, statali e autostradali della Capitanata. L’aumento degli incidenti è stato confermato anche dal monitoraggio dell’Agenzia strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio (Asset) della Regione Puglia, sulla base dei dati trasmessi dalle forze dell’ordine.
Nel primo semestre 2022 in Puglia, viene evidenziato nel report, sono avvenuti 4.507 incidenti stradali con lesione, di cui 87 mortali (con 7 plurimortali) che hanno provocato il decesso di 96 persone e il ferimento di altre circa 6.900. Rispetto al primo semestre 2021 si registra un incremento del 16 per cento per gli incidenti con lesione e del 20 per il numero di feriti; in leggerissimo decremento (-3,3 per cento) il numero degli incidenti mortali e dei deceduti (-1,0 per cento). Nel primo semestre 2022 il 71 per cento dei sinistri ha coinvolto due o più veicoli che hanno causato il 48 per cento dei decessi e il 77 per cento dei feriti; il 18 per cento degli incidenti ha coinvolto un solo veicolo (fuoriuscita) provocando il 39 per cento dei morti e il 15 per cento dei feriti; l’11 per cento dei sinistri ha coinvolto i pedoni registrando il 13 per cento dei morti e l’8 per cento dei feriti.
Il maggior numero di morti si è registrato nella provincia di Foggia con il 26 per cento, seguita dalla Città metropolitana di Bari (con il 25) – che ha registrato il maggior numero di sinistri (35 per cento) e il maggior numero di feriti (35 per cento) – e dalla provincia di Taranto (con il 21). Rispetto allo stesso periodo del 2021 il maggior incremento di sinistri stradali si è registrato nella provincia di Brindisi (+22 per cento) seguita dalla provincia di Lecce (+18 per cento) e dalla provincia di Taranto (+18 per cento).
Quest’ultima ha registrato il maggior incremento della mortalità passando dai sette morti del primo semestre 2021 ai 21 del primo semestre 2022. Il comune di Bari ha registrato 699 sinistri, Taranto 304, Foggia e Lecce 207, Brindisi 161, Barletta 133, Andria 97, Cerignola 84, Altamura 78, Molfetta 70, San Severo 66, Modugno e Trani 64.
La Polizia stradale – è stato riferito – è impegnata sul fronte della prevenzione di sinistri, mettendo in campo numerose campagne di educazione stradale per diffondere la cultura della guida consapevole. Numerose sono state inoltre le iniziative di sensibilizzazione realizzate in tutta Italia, attraverso l’impiego del pullman Azzurro della Polizia di Stato.
Si tratta di una vera e propria “aula didattica itinerante” che – con il simulatore di guida, il percorso ebbrezza ed altri strumenti interattivi – raduna ogni anno migliaia di giovani, offrendo loro la prova concreta di quanto sia rischioso adottare comportamenti errati o pericolosi sulla strada. Complessivamente sono state oltre 140mila i giovani che gli agenti hanno incontrato in occasione degli interventi di educazione stradale.
Zone Transition
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Una precauzione che da sola forse non basta. Per questo motivo il tema incidenti è stato al centro del dibattito del Governo. “Stiamo riguardando il Codice della strada, datato 1992. È fondamentale avere infrastrutture moderne ed efficienti, poi però ovviamente l’errore umano e la distrazione umana non sono contemplate in quello che fanno le imprese, ma a quello dedicheremo tutta l’attenzione del caso”, ha assicurato il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini.