Le indagini dei carabinieri di Cerignola sono partite nell'ottobre del 2019, grazie alla denuncia di un imprenditore agricolo: l'uomo in quell'occasione ha affermato di aver ricevuto due danneggiamenti in diversi terreni di sua proprietà e poi una telefonata anonima con una richiesta di 50mila euro per la fine delle angherie. "Tu sai a chi devi rivolgerti", la frase dei malfattori "altrimenti distruggiamo tutti i tendoni dell'uva".
Il 22 ottobre, poi, è stato organizzato lo scambio del denaro: il gruppo, composto da quattro cerignolani con precedenti, ha più volte cambiato il luogo dove depositare la somma di denaro, mettendo in difficoltà i militari cerignolani. Tappa finale una strada interpoderale di Margherita di Savoia: l'imprenditore ha depositato la busta con i soldi e si è allontanato. Poco dopo sono arrivati due uomini che, una volta fermati dai carabinieri, sono riusciti prima a scappare in auto e poi a proseguire la fuga a piedi favoriti dal buio. In seguito a questo fatto, i malviventi non si sono più fatti sentire con l'imprenditore: in un caso, il fratello di uno della banda, vicino della vittima di estorsione, ha minacciato velatamente l'imprenditore dedito alla potatura. "Quelle forbici potrebbero servirti, tienile sempre con te". Dopo attività tecniche e investigative, i militari sono riusciti a bloccare e arrestare i quattro malfattori