Altro che tragica fatalità e caduta accidentale. Non c’è alcun dubbio che sia un vero e proprio omicidio quello del 60enne di Manfredonia Giuseppe Ciociola, il cui cadavere è stato rinvenuto la mattina di sabato 12 marzo in un podere di sua proprietà situato alla periferia di Zapponeta.
A fare la terribile scoperta sono stati i familiari dell'uomo i quali, dopo averlo trovato in una rimessa del casolare, hanno subito allertato i carabinieri. Il corpo mostrava un’evidente e profonda ferita alla testa.
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Il casolare è stato posto sotto sequestro. La zona è chiamata Alma Dannata e si trova tra Zapponeta e Cerignola.
Nell’area del casolare non vi sono telecamere che possano aiutare gli inquirenti, né sono emersi testimoni di quanto avvenuto. Però alcuni elementi scoperti dagli investigatori sono di grande interesse.
Ciociola è morto dopo esser stato sparato a distanza ravvicinata.
L’esame compiuto dai medici legali, dopo che l’autopsia è stata disposta dalla Procura di Foggia, ha rivelato che il sipontino è stato freddato con un solo colpo alla nuca, esploso a quanto pare da una pistola calibro 9.
Ciò sembrerebbe far propendere per un incontro con una persona conosciuta, cui Giuseppe Ciociola avrebbe dato le spalle.
Dunque sembrerebbe più un assassinio a bruciapelo, o quasi. Un’esecuzione in piena regola, tutt’altro rispetto alla fatalità o ad una morte comunque non dovuta al preciso intento di sparare al sessantenne. I carabinieri di Manfredonia hanno da subito escluso la pista della criminalità organizzata, quindi l’omicidio di Ciociola non c’entra con le dinamiche dei clan mafiosi del Gargano o della vicina BAT.
Come pure appare sempre più inconsistente l’ipotesi di un ladro giunto nel podere in cerca di qualcosa da rubare. In realtà non c’era assolutamente nulla che avesse valore e che potesse interessare un eventuale ladro. Nei giorni scorsi i media avevano ipotizzato che la vittima avrebbe intercettato un gruppo di malviventi che da tempo saccheggia i casolari tra Zapponeta e Cerignola. Non appare verosimile.
Piuttosto, gli inquirenti in queste ore sono portati a pensare che il movente sia legato a una questione di natura personale o economica intercorrente tra vittima e omicida. Per capire di che questione si tratti, l’indagine sta procedendo tentando innanzitutto di rispondere a un interrogativo: chi è Ciociola? Le persone ascoltate dai carabinieri finora lo hanno descritto tutte come un semplice agricoltore.
Gli investigatori ritengono, invece, che la questione non sia così lineare e che ci sia da scavare nella vita dell’uomo. Dai primi controlli sugli anni addietro sarebbero emerse situazioni relative a Ciociola che già erano state di interesse per le forze di polizia.
Zone Transition
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Uno dei fatti sarebbe avvenuto in Svizzera ma non si sa al momento di più. Intanto lo scorso 21 marzo a Manfredonia si sono svolti i funerali dell’uomo.