Nella richiesta di misure cautelari, la Pm Anna Landi ha tratteggiato un quadro ben preciso dei sei finiti agli arresti domiciliari. Tanto per cominciare era stato chiesto per Roberto Pucillo il carcere
(non disposto poi dall’ordinanza: “L'eventuale misura meno restrittiva degli arresti domiciliari consentirebbe a Pucillo di rimanere in contatto, tramite la moglie convivente ed il figlio, non solo con tutti i soggetti appartenenti alle compagini delle sue società ma anche con i più alti rappresentanti delle stazioni appaltanti come Vito Piazzolla (dg della Asl, ndr) che ben potrebbe veicolare notizie ed informazioni sulla gara inerente l'affidamento del servizio di elisoccorso. Non va infatti dimenticato come è proprio la moglie che si occupa delle consegne a Piazzola e al dg del Riuniti Vitangelo Dattoli di alcune regalie da parte di Alidaunia in occasione delle festività natalizie e pasquali”.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
“Tutti gli episodi a lui contestati sono particolarmente gravi e rivelano una notevole intensità del dolo – si legge ancora nell’atto -. Egli è il soggetto addetto alle ‘public relations’ mantenendo rapporti non solo in ambito locale ma anche regionale e persino nazionale”. Sarebbe legato a funzionari pubblici ma anche ad alcuni esponenti di spicco dell'Aeronautica militare di Foggia e dell'Enac di Bari, anch’essi, invitati con le rispettive famiglie a sue spese, secondo la ricostruzione degli inquirenti, per un soggiorno alle Tremiti. Dalla lettura degli atti emergono anche importanti amicizie con esponenti politici. Di tutti questi soggetti Pucillo si servirebbe, secondo i magistrati, proprio per muoversi all'interno degli enti pubblici. E di questo sono più o meno tutti a conoscenza. Lo dice ad esempio Massimo Raponi, nominato presidente della commissione della manifestazione di interesse a svolgere attività di supporto al Rup nella redazione del progetto unico relativo ai servizi di elisoccorso, bandita dalla Asl a marzo 2018 e successivamente revocata, nella conversazione con Rita Acquaviva del 14 marzo 2019 che in ragione delle sue amicizie trasversali Pucillo “si muove liberamente in tutti gli ambienti”.
“Da tutta l'attività di indagine svolta, emerge la personalità altamente negativa di Roberto Pucillo; si richiama al riguardo anche l'inverosimile giustificazione data in ordine al possesso della somma di 300 mila euro rinvenuta in contanti nella cassaforte della sua azienda (nel corso dell'attività di perquisizione e sequestro eseguita il 17 febbraio 2020), somma di denaro che, a suo dire, costituisce il compenso ricevuto dai suoi clienti per l'attività di avvocato svolta alla fine degli anni '90. Consapevole della sua posizione di potere si muove con convinzione e senza alcun scrupolo negli ambienti di suo interesse”.
La figlia, Roberta Pucillo, procuratrice dell'Alidaunia sarebbe per il Pm colei che, in conformità con gli accordi presi dal padre con i vertici degli enti pubblici per favorire la sua azienda, materialmente scrive gli atti di competenza delle stazioni appaltanti determinandone il contenuto. “La sua indole delinquenziale emerge da tutta l’attività di indagine svolta. A titolo meramente esemplificativo si riportano, al riguardo, iI messaggio scritto sul gruppo Whatsapp di famiglia: "da oggi non parlate o scrivete nulla... !!!!!" e la conversazione del 5 maggio 2019 con la sua collaboratrice dalla quale, in relazione al problema del mancato rilascio del Coa necessario per la partecipazione alla gara per il trasporto aereo, si comprende come è sua l'idea di allegare solo la prima pagina di un Coa diverso rilasciato nel 2015 e relativo al volo in elicottero, per poi sostituirlo con quello corretto”.
Singolare appare il fatto che in famiglia si parli con disinvoltura degli affari di ogni genere dell’impresa, come è emerso dalle chat in cui ci sono i parenti stretti e dalle conversazioni captate dagli investigatori. Un tratto rinvenuto anche nelle intercettazioni relative alla famiglia Apicella.
Riprovevoli vengono poi definite dal pm le condotte sistematiche tenute da Rita Acquaviva per “favorire le società della famiglia Pucillo. La personalità negativa dell'indagata si evince da tutta la complessa attività di indagine”. Ne sarebbero esempi la sua determinazione a non inserire nella commissione di gara per l'affidamento del servizio di elisoccorso una ingegnera che sarebbe potuta non essere flessibile o le conversazioni con Luigi Treggiari, inerenti l'affidamento dei servizi dell'elisuperficie di Vico del Gargano. “L'insistente richiesta di abbassare il prezzo (che emerge anche da altre conversazioni) risponde solo apparentemente alla volontà del pubblico ufficiale di agire nell'interesse della Pubblica Amministrazione. […] L'intero compendio probatorio mostra, in modo palese, come l'indagata si sia servita della famiglia Pucillo non solo per essere aiutata nella stesura materiale di tutti gli atti delle procedure in esame, anche di quelli più semplici ma cosa ancor più grave, per concordarne il contenuto”.
Da tutta l'indagine emerge dunque “Ia figura di un pubblico ufficiale che, contravvenendo ai propri doveri di lealtà ed imparzialità nei confronti dell'Amministrazione di appartenenza, ha strumentalizzato la sua funzione pubblica assecondando in toto le richieste della famiglia Pucillo ed anche nell'ipotesi più favorevole, quella cioè per cui non fosse interessata a lucrare all'esito dell'aggiudicazione delle procedure delle gare in esame ma si sia limitata a pilotarne l'esito sin dall'inizio, la sua condotta è particolarmente grave ed ad elevato rischio di reiterazione”.
Costantino Quartucci è, come noto, arrivato al Policlinico dall’università, per il Pm “mostra una personalità certamente proclive al delitto. II suo rapporto, seppur il più delle volte mediato, con Roberto Pucillo è talmente ‘importante’ da portarlo a compiere plurime condotte penalmente rilevanti, tutte dirette a garantire l'aggiudicazione della gara del servizio di trasporto organi alla Alidaunia. In più occasioni sono stati monitorati incontri con Pucillo, nel corso dei quali si è assistito a scambio di informazioni riservate. E' sempre pronto a liberarsi dai suoi impegni di lavoro per incontrare Apicella e Pucillo, dai quali riceve senza alcun indugio regalie (profumi, cappellino cachemire, bottiglie di champagne, vacanze alle Tremiti)”. Se sono apparsi scontati i legami con Salvatore D’Agostino e Dattoli “non si comprendono i motivi che lo legano, in maniera altrettanto forte, al coindagato Antonio Apicella del quale si serve per veicolare informazioni e documenti. Non sono neanche chiare le reali motivazioni sottese alla commissione delle condotte criminose esaminate ma, qualunque esse siano, certamente il suo comportamento è sintomatico di una personalità altamente negativa. Si riportano al riguardo, a titolo meramente esemplificativo, anche le reiterate richieste (del mese di maggio di luglio) ad Apicella di sollecitare l'amico Vincenzo Russo, ex procuratore della Procura di Foggia, per ‘intervenire’ in una sua vicenda giudiziaria e la risposta di Apicella: ‘per te nessun problema, tutto sistemato ci vuole solo un po' di pazienza’”. Gli inquirenti hanno intercettato anche una conversazione tra Quartucci e Dattoli in relazione alla carriera del dirigente: “Direttore, se voi mi date il dipartimento, io resto qua, solo che Ametta (parla di Michele Ametta, direttore amministrativo, lasciando intendere che potrebbe essere un ostacolo, ndr)”. Dattoli lo rassicura: “Però ti organizzo, come ti ho organizzato la questione D'Agostino scientificamente, ti organizzo anche a te”.
E’ un personaggio centrale delle vicende in esame, secondo gli investigatori, in grado di reiterare le condotte come dimostrerebbe, ad esempio, la conversazione del 3 gennaio 2020, ove Apicella riferisce al figlio che, a dire di Quartucci, qualora non fossero riusciti ad assegnare la gara a Pucillo l'avrebbero annullata per farne una nuova (“sì, ce la dovrebbe fare, ci sarà qualche ricorso, qualche cosa. Sennò alla fine, ha detto, male che va, annulliamo e rifacciamo”).
Personaggio già conosciuto nell'ambito dell'indagine Nuvola d'Oro, svolta sempre dal Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Bari, Antonio Apicella mostra anche in questo procedimento penale “tutta la sua personalità altamente negativa – dice il Pm -. Medico in pensione, riesce ad infiltrarsi con determinazione e disinvoltura negli ambienti più variegati della società foggiana, coinvolgendo nei suoi affari illeciti soggetti appartenenti ad enti pubblici con posizioni anche di vertice […]. Apicella non fa mai ‘niente per niente’; non sarà certamente solo la vacanza a Positano offerta nel giugno 2019 da Roberto Pucillo, il compenso per la sua attività di intermediazione”. Emblematico il passaggio della conversazione avuta con la sorella, moglie di Roberto, il 28 marzo 2019, giorno in cui viene pubblicata la procedura di gara per l'affidamento del servizio trasporto organi: “Credo che almeno qualche cosa tocchi pure a me ma lass fa a Dio”.
Infiltrato anche negli ambienti giudiziari, conosce le tecniche investigative e sta attento a raggirarle. E' quanto emerge dalla conversazione in macchina con Quartucci, alza il volume della radio dicendo: “Questo me lo ha insegnato il Procuratore”.
Zone Transition
Zone Transition
Nella conversazione con Roberto Pucillo del 9 dicembre 2019, invece, concorda di utilizzare un linguaggio criptico nel prossimo incontro con Costantino Quartucci, linguaggio ripetuto anche due giorni dopo in un'altra conversazione. Ed infine nella conversazione sempre con il cognato in cui, dopo avergli dato alcuni foglietti ricevuti da Quartucci, raccomanda di "strapparli".