Urgente smantellare e superare i ghetti di stranieri in Capitanata, sono una offesa alla dignità umana. Pericolo di morte è altissimo. Emergenza umanitaria complessa, ma si intervenga con misure speciali”.
È l'appello congiunto di Cisl, FAI e Anolf. “I ghetti in Capitanata vanno smantellati, vanno superati immediatamente perché rappresentano una offesa alla dignità umana e perché i pericoli di perdere la vita sono altissimi. Da anni chiediamo provvedimenti mirati da parte del Governo e non si può più ritardare gli interventi”
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Zone Transition
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Lo chiedono in una nota congiunta Mohamed Elmajdi, Presidente Anolf Puglia, Carla Costantino, segretario generale della Cisl di Foggia, Donato Di Lella, segretario generale della FAI di Foggia e Diego De Mita, presidente Anolf Foggia.
“Le ultime tragedie accendono un faro di luce drammatica sui ghetti in provincia di Foggia dove alloggiano migliaia di braccianti stranieri comunitari ed extracomunitari, che vivono in condizioni di estreme difficoltà. Tale condizione può essere definita come una vera e propria crisi umanitaria - rimarcano Costantino, Elmajdi, Di Lella e De Mita - anche se siamo consapevoli della complessità della situazione. Ma noi crediamo che una soluzione potrebbe essere tracciata a partire dal riconoscere il problema ed affrontarlo attraverso il confronto tra le istituzioni di competenza e le parti sociali. Nell’ex pista di Borgo Mezzanone si muore per il fuoco delle baracche e si rischia la tragedia ogni notte. Intervenire è ormai una esigenza di civiltà”.