A Castelnuovo della Daunia, Guerino De Luca è già teoricamente e informalmente in carica per il terzo mandato da sindaco, perché la lista da lui capeggiata è l’unica in campo per le elezioni dei prossimi 8 e 9 giugno. E questa circostanza scaturisce da una precisa scelta condivisa, non solo politica ma anche simbolica, perché vuole rappresentare una ritrovata unione di intenti della comunità che per la prima volta da diversi anni manifesta l’intenzione di mettere da parte divisioni e fazioni che hanno determinato situazioni di tensione già registrati a più riprese e con un sostanziale peggioramento dei rapporti tra le persone che magari facevano parte anche dello stesso nucleo familiare. Insomma, una situazione per certi aspetti esplosiva e deleteria che sembra sia stata lentamente recuperata, grazie a un sottile e paziente lavoro di mediazione di smussamento di angoli politici e caratteriali che aprono nuovi scenari di concordia ed efficacia dell’azione politica e amministrativa. Il vero problema, piuttosto, sarà quello di contare materialmente nelle urne circa 500 schede votate, vale a dire almeno il 40% degli aventi diritto, il quorum minimo previsto dalla legge in casi come questo di unica formazione,
denominata “ProgettiAMO insieme Castelnuovo” in cui ci sono Filomena Augusta Bernaudo, Paola Canfora, Giovanni Colesanto, Michele Crescenzi, Domenico Luigi De Cesare, Sebastiano Di Tella, Andrea Pio Fanelli, Pasquale Antonio Nardelli, Leonardo Palumbo e Gianmichele Petrucci.
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“Sarebbe stato facile farne un’altra per non correre rischi – ha rivelato De Luca a l’Attacco – ma abbiamo invece voluto dare un segnale preciso, ritenendo che finalmente i cittadini siano pronti per certi ragionamenti basati sull’unione e la condivisione di obiettivi, dopo aver superato periodi in cui il borgo era sostanzialmente diviso a metà, con tutte le conseguenze che ha comportato e che vediamo in parte ancora oggi. Per esempio, abbiamo dovuto prendere atto, spero per poco tempo, il mancato raggiungimento del numero minimo di soci (cioè il 10% della popolazione di poco più di 1.200 persone, ndr) per rendere completamente attiva la cooperativa di comunità che vogliamo diventi una sorta di braccio operativo di buona parte delle attività dell’Amministrazione, con la quale portare avanti progetti anche gestionali, anche grazie all’esperienza del presidente Ernesto Cicchetti (Sindaco dal 1994 al 2004, e poi dal 2009 al 2014, ndr).
L’esempio positivo di Biccari ci aiuta a capire che si possono fare tante cose, coinvolgendo i cittadini e in particolar modo i giovani, cercando di farli avvicinare alla politica. Una delle idee è quella di partire da un piano di valorizzazione delle case vuote che sarebbero da immettere sul mercato soprattutto nel periodo estivo o in quelli di maggiore afflusso alle nostre Terme.
Zone Transition
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Vogliamo puntare sul turismo, ovviamente, ma ci arriviamo dopo aver fatto delle scelte basate sulla serenità, lavorando tutti insieme, dopo aver dato impulso alla fruibilità dei beni comunali e alla biblioteca, e aver riqualificato numerosi spazi dentro e fuori il centro urbano, ma non mancherà una rinnovata attenzione sui temi dell’agricoltura, del commercio e della sicurezza, oltre alla valorizzazione del patrimonio culturale”.