L’altro ieri, lungo corso Vittorio Emanuele, a Foggia, il consigliere regionale leghista Joseph Splendido e il suo collega di partito, il senatore Roberto Marti, hanno presentato al pubblico il proprio comitato elettorale in vista delle elezioni europee in programma il prossimo 8 e 9 giugno. “In Europa c’è da modificare assolutamente tutto”, ha esordito perentorio Splendido ai microfoni del quotidiano l’Attacco. “Infatti, il nostro slogan è più Italia meno Europa”, ha ricordato. “Il cittadino italiano si sta rendendo conto che tutti i provvedimenti europei incidono nella vita del nostro popolo”, ha precisato. “L’importante, quindi, è mandare a Bruxelles persone che sappiano di cosa si parla in Europa, e che sappiano fare soprattutto il bene del nostro Mezzogiorno”, ha proseguito. “Accanto a me c’è il mio segretario regionale, Roberto Marti, che sicuramente sarà un protagonista eccellente in Europa e non solo”, ha chiosato. “Insomma, l’auspicio è che davvero tutti vadano a votare”, ha concluso Splendido. “Per farlo basterà mettere una croce sul simbolo della Lega e scrivere Marti, che sarebbe come votare due o tre volte Splendido, visto che è il mio candidato”, ha precisato in chiusura. “Per cui, scrivete Marti, un solo cognome sulla scheda, che significa votare anche per me”, ha fatto sapere il consigliere regionale.
“Noi siamo ormai in Europa da un po’ di tempo”, ha ricordato Marti. “Molti, in ogni campagna elettorale, usano spot banali”, ha commentato. “Ma in Europa bisogna starci, è inutile girarci intorno”, ha sottolineato il senatore. “Bisogna starci, però, cambiando alcune regole che non ci stanno bene”, ha rimarcato. “L’Italia deve avere un peso fondamentale all’interno dell’Europa”, ha ribadito. “Noi stiamo lavorando, come governo nazionale, su un’Italia differente”, ha detto.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
“Da un anno e mezzo, è sotto gli occhi di tutti, ci sono oltre 21 miliardi di interventi sulle opere pubbliche, sul trasporto pubblico e sui lavori pubblici in Italia, mentre molto presto ci sarà un decreto che solleverà il settore urbanistico dai piccoli malfunzionamenti di pratiche edilizie che anche in questo caso bloccano il paese e che quindi aiuterà il singolo imprenditore, il singolo abitante, ma soprattutto i professionisti e le amministrazioni comunali ad andare avanti”, ha continuato Marti. “Ma per fare tutto questo e tante altre cose, per parlare di cultura e di scuola, che soprattutto al sud, con il ministro Valditara e con l’agenda scuola futura, stiamo portando avanti, c'è bisogno di un’interpretazione autentica, e che quindi l’Europa ci dia la possibilità di cambiare realmente le cose e non ci ponga dei vincoli e delle condizioni che non fanno bene agli investimenti italiani, creando una concorrenza che non deve essere un annientamento delle nostre imprese territoriali”, ha specificato il segretario regionale.
“Noi siamo un partito del territorio, e come tale difendiamo le imprese edili e turistiche, e infatti da qui viene la battaglia che è sempre stata al centro del nostro programma sulle imprese balneari, su cui stiamo lavorando anche in questi giorni”, ha proseguito Marti. “La concorrenza infatti entra in azione nel momento in cui la risorsa non è scarsa, e se la risorsa delle spiagge non lo diventa, come noi abbiamo dimostrato per la prima volta dopo 25 anni con la redazione della mappatura fatta proprio dal ministro Salvini, a quel punto l’Europa deve spiegarci per quale motivo non possiamo difendere quelle imprese territoriali, a volte passate da padre a figlio, che magari hanno bisogno di investimenti certi e di programmazione”, ha chiosato. “Perché, secondo l’Europa, non si dovrebbe procedere nel rispetto della concorrenza, ma soprattutto nel rispetto delle aziende e delle imprese territoriali che hanno modificato le nostre coste, non deturpandole come dicono loro, ma migliorandole con incentivi e investimenti turistici, così come in altri campi”, ha affermato in chiusura il senatore.
Zone Transition
Zone Transition
“A proposito di ecologia, invece, abbiamo l’assoluta necessità di non pensare di poter buttare al macero tutto quello che esiste. Non si può parlare solo di elettrico, ma anche della tenuta di milioni e milioni di euro di investimenti da parte della struttura industriale italiana”, ha concluso. “In Italia, purtroppo, in parlamento come in consiglio regionale, non c’è mai un provvedimento, in ogni seduta, che non sia una ratifica della comunità europea o del parlamento europeo, o comunque una vicenda legata alle stese: quindi da parte nostra serve maggiore attenzione nei confronti dei cittadini, nel dire che si tratta di una campagna elettorale importante e non banale, visto che ci stiamo giocando il futuro di tutto quello che abbiamo fatto e stiamo facendo da un anno e mezzo con questo meraviglioso governo”.