Circa due settimane fa si sono chiuse le ‘consultazioni’ tra il primo cittadino Francesco Bonito e gruppi consiliari di maggioranza. Gli appuntamenti, come già riferito su queste colonne, hanno fatto seguito a una lettera sottoscritta da tutti i rappresentanti della maggioranza in Aula (prima solo i civici e il Movimento 5 Stelle, poi anche dal Partito democratico, ndr) all’inizio del mese di maggio in merito all’azzeramento della Giunta e alla questione delle quote rosa nell’esecutivo. Questi, dunque, i temi sul tavolo delle trattative. “Stiamo aspettando l’evolversi della vicenda, gli incontri ci sono stati, ogni gruppo si è espresso e penso che nei prossimi giorni – prima del Consiglio comunale di venerdì prossimo 14 giugno – necessariamente dovrà essere trovata una soluzione. Diversamente, qualcuno potrebbe agire di conseguenza. Però, ad oggi, non ci sono queste sensazioni perché sembra che la volontà sia quella di andare verso un accordo comune, nell’interesse di tutti”, viene ribadito a l’Attacco da una fonte interna alla maggioranza in Aula consiliare. Come si chiuderà la partita, comunque, è ancora un rebus“.
“Spero che verranno soddisfatte le richieste di ogni gruppo consiliare affinché si possa andare avanti con gli accordi pre-elettorali – è stato aggiunto –. Ci aspettiamo questo, altrimenti potrebbe esserci qualche presa di posizione diversa. Sono in ballo dinamiche che non possono essere definite certe. L’intento è dare la possibilità di far svolgere il proprio ruolo politico ai Consiglieri comunali e di centrare gli obiettivi programmatici che ci hanno condotto a diventare maggioranza. Non chiediamo nulla di esagerato, ma il ripristino della vivibilità in città, sotto l’aspetto dell’igiene e del decoro. Stiamo rispettando solo in minima parte quello che abbiamo promesso in campagna elettorale. C’è anche la problematica delle periferie, di alcuni servizi non erogati al meglio. Non chiediamo la luna, però siamo quotidianamente a contatto con cittadini che ci riferiscono di alcune criticità. E noi ovviamente non siamo miopi. Può essere fatto ancora molto”.
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Si parla di azzeramento della Giunta, perché nasceranno nuove deleghe, ma saranno poche le novità in merito ai nomi degli assessori. Sicuramente – a detta della fonte – un intervento andrà fatto perché in questo momento c’è un’assessora che si è dimessa (Rossella Bruno, ndr) e un assessore in discussione (Sergio Cialdella).
“Nella politica, però, mai nulla è certo. Se il cambiamento si concretizza dovremmo agire sempre in favore dei cittadini, se ciò non avverrà faremo le nostre valutazioni di volta in volta”. Il senso è che alcuni Consiglieri potrebbero restare in maggioranza, ma avere un atteggiamento più critico e, in taluni casi, anche discordante con il resto del gruppo. Al netto di quanto raccontato, infatti, non è in pericolo la ‘tenuta’ della maggioranza.
“Non è utile a nessuno ‘far cadere’ l’amministrazione per motivi prettamente personali o riguardanti la nomina degli assessori – è stato già spiegato a l’Attacco –. Il problema è politico e mette al centro i bisogni della città: i cittadini chiedono una maggiore partecipazione, presenza dell’amministrazione sulla quotidianità e non su progetti – sicuramente importanti – ma che probabilmente vedranno la luce tra mesi, se non anni. Fermo restando, ripeto, che quelle opere sono necessarie, però è opportuno puntare sulla vivibilità della città. Ci sono delle iniziative che, a nostro avviso e secondo un documento condiviso da tutte le forze politiche, hanno bisogno di un cronoprogramma preciso per poter andare avanti. Gli interventi sono all’attenzione del sindaco e dobbiamo calendarizzarli a brevissimo termine perché ci sono delle opere che si possono realizzare nel giro di pochissimi mesi e altre in un tempo un po’ più lungo. Insomma, deve cambiare il modo di amministrare”.
La ridistribuzione delle deleghe dovrebbe essere questa: alle Politiche sociali si aggiungono Personale e Pari opportunità. Poi Cultura, Sport e Sicurezza sotto un unico assessorato, il Bilancio, Lavori pubblici e Manutenzione, Attività produttive e ci saranno i nuovi Ambiente e Transizione ecologica, oltre a Edilizia privata e Urbanistica. “Queste ultime deleghe, attualmente, non sono ufficialmente in mano a nessuno anche se informalmente erano gestite da Teresa Cicolella e Sergio Cialdella”, viene riferito a l’Attacco.
I pronostici dovrebbero essere quelli già prospettati qualche giorno fa. La vicesindaca Maria Dibisceglia sarà alla guida delle Politiche sociali (oltre che di Personale e Pari opportunità), a Teresa Cicolella il nuovo assessorato Cultura, Sport e Sicurezza, Pietro Gianfriddo resterà al Bilancio, così come Michele Lasalvia dovrebbe rimanere ai Lavori pubblici. Ambiente e Transizione ecologica andranno nelle mani del Movimento 5 Stelle: il nome scelto dovrebbe essere ancora Domenico Dagnelli, con una minima percentuale per l’attuale Consigliere Vincenzo Sforza.
Zone Transition
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Poi, i cambiamenti veri e propri: la delega alle Attività produttive molto probabilmente andrà a una donna (per mantenere la parità di genere in Giunta, ndr): Senso civico ha fatto un paio di nomi che non sono stati ancora resi noti. Per l’Edilizia privata e l’Urbanistica, in quota lista Bonito Sindaco, invece, in pole position ci sarebbe il giovane ingegnere Luciano Giannotti, attualmente Consigliere comunale.