Dopo un mese il caso dei concorsi della Provincia di Foggia per amministrativi e tecnici si è tutt’altro che sgonfiato.
Le polemiche divampano e le perplessità continuano dopo che, soltanto nei giorni scorsi, sono stati pubblicati sull’albo istituzionale dell’ente gli atti relativi ai criteri di valutazioni stabiliti dalla commissione esaminatrice, oltre alle tracce delle prove d’esame e ai quesiti di idoneità.
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I 4 bandi di concorso, tutti per esami e per posti a tempo pieno (36 ore settimanali) e indeterminato, hanno registrato un’altissima partecipazione: 257 domande per il concorso relativo ai tre posti di istruttore direttivo tecnico, categoria giuridica D; 145 domande per il concorso per due posti di istruttore tecnico, categoria giuridica C; 604 sfidanti nel concorso per due posti di istruttore direttivo amministrativo, categoria giuridica D; infine 1.098 candidati per il concorso per tre posti di istruttore amministrativo, categoria giuridica C. In totale si tratta di 1.974 candidati per 10 posti.
A luglio scorso Palazzo Dogana decise, con delibera del presidente Nicola Gatta, di avvalersi della facoltà di modificare le modalità di svolgimento delle prove selettive, eliminando la prova preselettiva e la prova orale ed unificando l’intera procedura in una prova scritta unica, da svolgersi mediante l’utilizzo di sistemi informatici e digitali. L’esame si è svolto presso gli spazi di Formedil, con il supporto dell’impresa Seletek.
Simona (nome di fantasia) è una trentenne barese, che insieme ad una decina di “irriducibili” candidati si confronta quotidianamente rispetto alla vicenda.
“Ho partecipato al concorso per amministrativi categoria C”, spiega a l’Attacco. “Avevo già preso parte ad altri concorsi pubblici, ad esempio al Comune di Empoli. Il punto focale rispetto al caso della Provincia di Foggia è che il bando non è stato seguito, su questo concentrerò l'eventuale ricorso al TAR. Non siamo stati forniti di tablet, così come era previsto dal bando. Né nel bando si precisava che c'era lo sbarramento dell'idoneità relativa alle 2 domande di informatica e alle 2 domande di inglese. Il concorso del Comune di Empoli, sempre per la categoria C amministrativi, vedeva un bando chiarissimo al riguardo, in cui si prevedeva espressamente lo sbarramento di tali idoneità. Quindi noi candidati eravamo perfettamente consapevoli che ci sarebbero state queste domande propedeutiche di informatica ed inglese che bisognava superare, pena la mancata idoneità finale. Lì si sapeva prima di svolgere l'esame, mentre nel caso della Provincia di Foggia ci è stato detto verbalmente soltanto il giorno stesso dell’esame. Quel giorno abbiamo ricevuto due fogli separati: in uno c’erano i quesiti di inglese e informatica, nell'altro le domande sulle altre materie. Le 4 domande andavano comprese nelle 60 come da bando”.
Su queste colonne il segretario generale Giacomo Scalzulli ha replicato un mese fa facendo riferimento ad una sentenza del Consiglio di Stato e affermando che “il bando diceva in più punti che inglese ed informatica rappresentavano materia di esame”.
“Quella sentenza riguarda tutt’altra situazione, un esame orale”, commenta la candidata. “E l’affermazione del segretario sul bando è diversa dal dire che le due materie erano oggetto di uno sbarramento per l’idoneità”.
Altra polemica si è accesa per la mancanza dei tablet.
“L'alternativa sarebbe stata allestire sale informatiche e fornire ciascun candidato di tablet. Avrebbe richiesto una spesa di 80-90mila euro per avere lo stesso risultato che è dato dalla lettura ottica di una scheda cartacea”, era stata la difesa di Scalzulli. “I tablet non doveva comprarli la Provincia, dovevano essere forniti in comodato d'uso dalla Seletek. Era l'impresa a doverli mettere a disposizione, così come avviene in qualunque altro posto. Anche a Bari, al concorso del 112, c’è stato l’uso del tablet”, osserva la candidata. “Non ha senso dire che la Provincia non può sostenere un simile costo, non è un nostro problema. Avrebbe dovuto rettificare il bando”.
A far discutere sono stati anche i nomi noti, vicini alla politica, tra i vincitori o comunque ai primissimi posti nelle graduatorie. Ad oggi, va detto, l’iter non è ancora concluso. E’ previsto entro il 31 dicembre l’esito coi nomi dei vincitori.
“Abbiamo avuto dei sospetti. Pure persone che come me non erano della provincia di Foggia si sono rese conto, davanti alle graduatorie, che saltava all'occhio la presenza degli stessi nomi nelle graduatorie per amministrativi C e D ai primissimi posti. Qualche domanda in quel caso te la poni. Adesso io e altri ci stiamo organizzando, siamo consultando vari avvocati. Il problema è così palese che sarebbe un peccato madornale non fare nulla da parte nostra. Abbiamo già scritto alla Provincia per chiedere l'annullamento in autotutela ma non c'è stata data alcuna risposta. La Provincia si è limitata ad affermare, nel comunicato stampa e in alcune dichiarazioni che sono apparse sui giornali, cose che non c'entrano nulla con i quesiti che abbiamo posto. Peraltro, le cose anomale che ci sono capitate sono diverse. Quando hanno pubblicato le nostre griglie personali l'ordine delle domande era errato, è stato corretto solo dopo alcuni giorni. E, ancora, in una sessione del concorso per amministrativi categoria C è stata data per buona una risposta sbagliata relativa alla idoneità di inglese. In questo caso è chiaro che la colpa non è della Provincia ma della Seletek, che doveva assicurare banche dati affidabili e corrette”.
Il riferimento è al quesito “This is the first time I …. a sports car”, con le possibili risposte drive, have driven e am driven. La risposta giusta era have driven, ma è stata data per buona drive, sebbene la regola grammaticale sia chiarissima al riguardo: dopo le espressioni “it’s the first (o second, o third, etc…) time” in inglese si usa non il presente ma il present perfect. “E ancora”, continua la barese, “i criteri di valutazione sono stati pubblicati solo sabato scorso, per giunta con frasi modificate sulla consegna in busta e con date scritte a penna. Io sono intenzionata a fare ricorso al TAR. Il costo alto della giustizia amministrativa non deve spaventare: se siamo più persone, sia agiamo in maniera compatta il costo sarà più basso per ciascuno di noi. Certo sono sfiduciata, sia perché mi ero preparata per quasi un anno sia perché non c'è stata finora alcuna volontà da parte dell'amministrazione di dare risposte chiare e precise”.
Zone Transition
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Un altro candidato commenta: “Sto partecipando al concorso Arpal e lì, solo per fare un esempio di migliore organizzazione, entrando si estrae il posto nel quale andarsi a sedere. Ciò evita che persone che si conoscono possano svolgere l’esame l’una accanto all’altra, come invece è successo nel caso della Provincia”.