“Stop al degrado e alla violenza nel quartiere Ferrovia di Foggia: Difendiamo il Quartiere Ferrovia ha organizzato una petizione (qui il link) da firmare e far girare ai residenti della zona e ai foggiani con lo scopo di avere un vero presidio militare nel quartiere nonché di migliorare le condizioni della zona, da anni in uno stato di degrado esponenziale. La raccolta firme verrà presentata alle istituzioni locali, con la speranza che per una volta i residenti - tutti uniti - vengano finalmente ascoltati”. Così in una nota.
“Da anni la situazione del quartiere Ferrovia di Foggia è in un crescente stato di degrado, caratterizzato da un senso di abbandono e dalla mancanza di rispetto delle leggi. Le numerose promesse elettorali non hanno prodotto risultati concreti, e i residenti del quartiere sono sempre più esausti. Abbiamo bisogno prima di tutto di un presidio militare che sorvegli la nostra zona oltreché di un serio programma di riqualificazione dell'area”.
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“Il quartiere Ferrovia rappresenta il biglietto da visita di Foggia, la prima impressione che la nostra città regala ai turisti, il primo contatto che diamo a chiunque viene da fuori. Una città che vuole ritenersi civile ha l’obbligo di dare una buona impressione: immaginate un visitatore che scende in stazione, gira l’angolo e vede sporcizia, bivacco, lerciume e rifiuti sparsi per strada. Questo visitatore avrà il desiderio di tornare a Foggia o di consigliarla ad altri?”
Zone Transition
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“Gli abitanti del quartiere si rivolgono alle istituzioni della città di Foggia con profonda preoccupazione e urgenza al fine di richiedere interventi concreti e immediati volti a risolvere la drammatica situazione in cui versa da anni il quartiere Ferrovia. È intollerabile che una zona che una volta era il salotto buono di Foggia sia ora sinonimo di degrado e insicurezza. I residenti vivono in un contesto in cui bivacco, prostituzione, spaccio di droga, immondizia sui marciapiedi, donne perseguitate e risse violente sono all'ordine del giorno. Non si può più accettare che questo sia il quotidiano”.