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Ha tutta l’aria di essere un vero e proprio giro di vite quello che sta ponendo in atto il commissario straordinario del Policlinico Riuniti di Foggia, Giuseppe Pasqualone. Come detto in altre circostanze, i suoi target sono ambiziosi e molteplici e tutti, sintetizzando all’estremo, si fondano su un semplice, cristallino (quanto disarmante) concetto: fare ordine.
E già da queste prime settimane di lavoro sembra che stia facendo esattamente questo. Salta all’occhio quello che ad esempio sta accadendo presso l’azienda ospedaliera del capoluogo: sono state infatti pubblicate una serie di delibere che, prese singolarmente, potrebbero sembrare di ordinaria amministrazione ma in realtà insieme tratteggiano un percorso ben preciso di riorganizzazione dell’apparato amministrativo del Policlinico.
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E’ partito l’avviso interno, per titoli, per il conferimento degli incarichi quinquennali di direttore delle strutture complesse area per le politiche del personale e area gestione risorse finanziarie. Come pure è stato indetto l’avviso interno per assegnare l’incarico di direttore della struttura complessa area patrimonio, vale a dire il posto di Costantino Quartucci, finito a dicembre nella bufera giudiziaria sulla gara per il trasporto aereo organi che ha coinvolto anche l’ex direttore generale Vitangelo Dattoli. Per Quartucci, come raccontato su queste colonne, è scattata la rotazione straordinaria come dispone la norma. Al suo posto è subentrato ad interim Luigi Borrelli, già direttore area gestione tecnica. Questo incarico, ora messo “in palio” dovrebbe durare fino alla fine del 2024, salvo rientro anticipato del titolare.
In tutti i casi citati si tratta di posti cruciali per la gestione di una Azienda complessa come quella di Foggia (personale, patrimonio finanze), centri di potere straordinari ma, come spesso accade da queste parti, gli incarichi sono rimasti a facenti funzione per molto tempo, a dispetto di quanto dispongono le norme. Gli avvisi quindi rappresentano una novità, piuttosto inedita anche nelle altre Aziende.
Che si tratti di una precisa linea di intervento lo conferma lo stesso Pasqualone raggiunto telefonicamente da l’Attacco.
“Qui ho trovato i dirigenti apicali tutti con contratto a tempo determinato o addirittura da facenti funzioni da secoli, per così dire. Questa è un’anomalia assoluta per tanti motivi – ha spiegato il manager -. Innanzitutto il contratto di facente funzione, dice la norma, deve essere temporaneo e legato ovviamente alla definizione di una procedura, interna o esterna, che individui il titolare della struttura complessa. In secondo luogo gli incarichi vanno assegnati anche per poter poi, a distanza di tempo, secondo le norme e i regolamenti, applicare l'istituto della rotazione, il quale non si può applicare al facente funzioni o ai dipendenti a tempo determinato”.
Qui subentra l'ulteriore elemento che corroborerebbe la sensazione che si tratti di una vera e propria rivoluzione del personale, quella messa in campo da Pasqualone. E’ stato infatti adottato negli stessi giorni anche il regolamento che disciplina la rotazione del personale aziendale fissata dal Piano nazionale anticorruzione, nel quale la rotazione del personale è considerata quale misura organizzativa preventiva finalizzata a limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione, in particolare dei dirigenti nei settori esposti alla corruzione per i quali vanno adottate misure per evitare sovrapposizioni di funzioni e cumuli di incarichi normativi.
“In ogni caso, tutti i dirigenti, per norma, devono avere i loro incarichi - ha aggiunto Pasqualone - e questa è una situazione che qui ho trovato appesa e che abbiamo intenzione, di concerto con la direttrice amministrativa, di sistemare conferendo incarichi definitivi, anche per poi mettere in campo tutte le altre regole, penso che sia un atto doveroso. Tenere le persone appese a un filo è una di quelle strategie di gestione che secondo alcuni consente di esercitare meglio il comando ma io non sono di questa idea”.
In più questa prassi consente di bypassare anche altre norme oltre a quella sull’anticorruzione e sul principio di rotazione.
E’ nell’area patrimonio però che sussiste una situazione molto critica. “Il facente funzioni non vorrebbe più ricoprire quel ruolo, tra l'altro non avrebbe neppure il profilo giusto perché si tratta di tecnico, non di amministrativo. Per questo è doveroso da parte nostra ringraziarlo perché in questi mesi si è voluto occupare di quella struttura complessa”, ha evidenziato il commissario straordinario.
I dipendenti ora hanno a disposizione un paio di settimane per inviare la propria candidatura, le norme stabiliscono che vada espletato prima l'avviso interno ma “se a questo non si presenterà nessuno oppure nessuno avrà le competenze per poter ricoprire quegli incarichi, si procederà ad un avviso pubblico. Questo prevede la legge e noi vogliamo seguirla”, ha concluso Pasqualone.
Zone Transition
Zone Transition
Sempre a proposito di gestione del personale, ieri la giunta regionale ha approvato il Piano triennale del fabbisogno, così come per la Asl Foggia, Brindisi, Lecce e Taranto e per l’Irccs Giovanni Paolo II di Bari.
