Trascorrere una o più giornate in uno dei nostri comuni, senza l’urgenza della cronaca. Quando chiamavamo al telefono Sindaci oppure imprenditori o esponenti del mondo della cultura o del volontariato, ci rispondevano stupiti.
Ma come mai venite a Faeto? A Serracapriola? A Carpino? A Bovino? Sembrava, e lo era, insolito che una troupe di tre persone andasse a stare lì, a camminare per le strade, a parlare con le persone, a chiacchierare con i primi cittadini. Eppure per due anni e due stagioni abbiamo fatto visita a più di 30 comuni della provincia di Foggia per incontrare persone, economie, istituzioni.
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Prima i più piccoli e poi i grossi centri come San Severo, Manfredonia, Cerignola e Lucera. Il viaggio de l’Attacco nelle città che cambiano, per due stagioni, ha dato voce ai piccoli e grandi comuni del nostro territorio, per un racconto corale a due velocità. Come cambiano le nostre comunità. Chi accelera e chi decelera. Abbiamo incrociato sorrisi e malumori. Storie di successo, dove un Sindaco particolarmente bravo ha fatto da traino per la comunità e storie di rabbia, di esigenze che non venivano accolte e nemmeno ascoltate. Fuori da questo viaggio era rimasta Foggia.
Il capoluogo della nostra provincia, che per le vicissitudini di questi due difficili anni, meritava uno spazio diverso. E così l’idea di mettere insieme il terzo viaggio, quello che dal Nord della Puglia scende fino al Sud. Una Puglia guardata dall’alto, insomma, che, attraversando la Bat, Bari arriva a Taranto, poi scende a Brindisi e approda a Lecce. La presentazione di questo viaggio, voluta a Bari in uno spazio aperto e fortemente simbolico come La Feltrinelli, ha un duplice obiettivo: raccontare questa terza stagione del format del giornale e della web tv e soprattutto iniziare a parlare in modo nuovo con la regione.
Creare connessioni più profonde e proficue con i capoluoghi di regione, da cui importare modelli virtuosi e instaurare buone pratiche di vicinato. E poi sottolineare e ribadire che ci sentiamo tutti pugliesi, in egual misura, senza sterili lamentele o recriminazioni. Saremo a Bari a presentare un territorio, come quello di Capitanata, che ha ancora tanto da dire e che oggi sceglie i suoi interlocutori nella regione fra rappresentanti istituzionali, classe imprenditoriale ed esponenti del mondo culturale. L’obiettivo è quello di costruire una narrazione diversa della nostra provincia, affidata non più e non solo ad attori istituzionali, ma questa volta a energie diverse, catalizzatori di interessi, di valori e di progettualità. Siamo convinti che si può costruire una narrazione diversa del territorio, affidati anche ad attori diversi da quelli politici e istituzionali e siamo ancora più convinti che sia necessario connettere questi pezzi migliori.
L’Attacco ha l’ambizione di fare da collettore, di fornire chiavi di lettura e cornici differenti, di essere allo stesso tempo vetrina e fucina di un modo tutto nuovo di essere dentro al cambiamento e dentro alla nostra terra. Di raccontare il nostro territorio al resto della regione e di provare a raccontare anche le altre province.
All’evento, che si terrà in Feltrinelli oggi a partire dalle 17:00, alla presenza del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del Rettore dell’UniFg Pierpaolo Limone, del Direttore de l’Attacco Piero Paciello, parteciperanno anche l’europarlamentare Mario Furore, lo scrittore Omar Di Monopoli e il docente universitario Trifone Gargano. A condurre la giornalista de l’Attacco, Tommi Guerrieri, che ha curato le due stagioni del viaggio nelle città che cambiano e che racconterà per la prossima stagione i capoluoghi di regione.
Ma come nel nostro stile, ormai, abbiamo l’ambizione di fare tutto questo incrociando diverse piattaforme. Quella cartacea, quella della webtv con il tg web e i nostri nuovi format, che convergono tutti nell’idea di spingere al cambiamento, alla riflessione e all’approfondimento. E proprio con questo spirito, la serata sarà l’occasione per annunciare un nuovo e ulteriore ampliamento dell’impresa l’Attacco.
Non mancheranno spunti e riflessioni dei vari ospiti presenti a Bari che hanno manifestato la forte volontà di una partecipazione sentita e dimostrativa per portare a casa, oltre al progetto editoriale utile a tutti, anche finalità sociali, di programmazione e di sviluppo che a questo territorio mancano purtroppo da tanto tempo.
Quando infatti l’interlocuzione non è costruttiva, ma in parte recriminativa, in parte lamentosa, non si creano i presupposti per innestare pratiche nuove, modelli vincenti che cambiano lo stato delle cose. Ecco che è necessario sedersi e in uno spazio aperto, un’arena, parlare e confrontarsi senza timori, a muso duro se serve, per tirare fuori il meglio che si può portare sui tavoli decisori.
Ci sono peculiarità in ognuno dei nostri territori da valorizzare e su cui puntare per trainare l’intera regione. L’Università, ad esempio, che sta compiendo un cammino suo, libero, veloce e di crescita, che però lamenta una non completa messa al servizio del territorio. Ecco allora che le eccellenze vengono sprecate se non sono al servizio della ricerca, dell’economia, della nascita di distretti, che qui da noi, vuol dire posti di lavoro.
Zone Transition
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Alla chiacchierata e al momento di riflessione, parteciperanno anche un docente universitario e scrittore come Trifone Gargano, da anni impegnato sui territori nel mondo dell’istruzione e attento conoscitore di fenomeni sociali e culturali e Omar Di Monopoli, scrittore salentino che nei suoi romanzi incrocia la lettura sociale di una Puglia primitiva e primordiale, con quella da favola dei resort, promosso da associazioni turistiche e tour operator. E poi Sindaci, imprenditori, mondo della cultura e del volontariato.