“Il Governo Meloni ha scelto da che parte stare: con Energas, contro il 95 per cento dei manfredoniani (24.449 cittadini) che hanno votato ‘no’ alla realizzazione dell’inutile e dannoso mega impianto di Gpl sulla costa a sud della città”.
Così gli esponenti del Partito democratico di Manfredonia. “Anni di manifestazioni civiche e assemblee istituzionali resi inutili da una decisione che scavalca la nostra volontà e ci impone di accettare la volontà di chi è a Roma e nulla sa della nostra storia. Il Partito democratico di Manfredonia non se ne starà zitto e buono. Riprenderemo a lottare per tutelare la nostra salute e la salute dell’ambiente in cui viviamo. Chiederemo a chi ci rappresenta in Comune, in Regione e nel Parlamento di opporsi in tutte le forme possibili e immaginabili a questo inaccettabile scempio. Questo non è più il momento delle ambiguità politica e dell’accondiscendenza personale”.
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“Ora la nostra comunità ha bisogno di ritrovarsi unita e compatta nella difesa di sé stessa e del proprio futuro. Noi siamo pronti a fare ciò che è necessario, tutto ciò che è necessario per scongiurare l’attuazione di quanto deciso dal governo di centrodestra contro la nostra volontà. E aspettiamo che l’on. Gatta faccia al più presto sentire a gran voce il ‘no’ di Manfredonia nella maggioranza di Governo che sostiene”.
“Il centrodestra vuole consentire la realizzazione di un’infrastruttura potenzialmente pericolosa e sostanzialmente inutile ai fini del contrasto della crisi energetica in un’area già segnata tragicamente da incidenti industriali e ancora gravata dagli effetti ambientali di scelte passate. A cosa serve realizzare un impianto di stoccaggio di Gpl? Praticamente, a poco o niente. Innanzitutto, il gas propano liquido è un carburante di origine fossile; quindi, in una prospettiva anche ravvicinata, sarà sostituito da altro tipo di carburanti di natura sintetica e non inquinanti. E anche l’utilizzo per il riscaldamento è costantemente in diminuzione a causa della diffusione crescente di allacci alle reti di metano. Una scelta che non può e non deve essere accettata supinamente dai parlamentari che ci rappresentano, a partire da quelli eletti nel centrodestra, e deve essere contrastata dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Foggia e dal Comune di Manfredonia impugnando l’atto del Governo, come previsto dalla stessa norma utilizzata a Palazzo Chigi per dare il via libera ad Energas”, è il commento del Consigliere regionale dem Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale.
“La posizione dell’amministrazione e della città resta chiara ed irremovibile: ‘no Energas’, come già espresso in occasione del Consiglio comunale monotematico del 17 marzo 2022 e del referendum popolare del novembre 2016. Ribadiremo il nostro ‘no’ in ogni sede e siamo pronti a tutto per difendere il territorio da questa minaccia invasiva. Abbiamo già pagato con l’ex Enichem le scelte calate dall’alto e in contrapposizione alla naturale vocazione di sviluppo. Pertanto, come primo passo, avviamo in via prioritaria un’interlocuzione formale con il Governo e il competente Ministero attraverso i parlamentari del territorio. E’ una battaglia che non ha colori e divisioni politiche”, ha evidenziato il Sindaco di Manfredonia Gianni Rotice.
“È vergognoso come il governo Meloni calpesti la volontà dei cittadini manfredoniani che nel 2016 avevano già espresso la propria contrarietà a quest’opera con un referendum consultivo. Come MoVimento 5 Stelle siamo stati sin da subito in prima linea per questa battaglia e non molleremo perché è in gioco la salute di tutti. Presenteremo un’interrogazione prioritaria alla Commissione europea, perché i terreni interessati sono siti di importanza comunitaria e zone a protezione speciale, già oggetto di procedura di infrazione e chiederemo all’Unione europea di far rispettare la legge e impedire la sua realizzazione. Questo Governo dimostra ancora una volta di calpestare i territori, l’ambiente e la salute dei cittadini. Troveranno la nostra più dura opposizione”, così in una nota Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
Zone Transition
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“Siamo assolutamente esterrefatti e contrariati di fronte a questo Governo che calpesta le decisioni del suo popolo. Noi ci siamo opposti sei anni fa, ci opponiamo adesso e ci opporremo domani. Non permetteremo a questo Governo e a nessun altro di interferire in una decisione così netta della nostra popolazione”, è la riflessione del gruppo sipontino di Rifondazione Comunista.