126 progetti per 5 miliardi di risorse. Il Recovery Plan made in Capitanata è ambizioso ma condiviso

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Particolarmente innovativo il percorso metodologico adottato per la programmazione, con il coinvolgimento dell'UniFg, delle Istituzioni e degli stakeholders del territorio. ''Foggia torni ad essere il fulcro della provincia''.
126 progetti per un totale di 5 miliardi di euro: questi i numeri del Next Generation Capitanata presentato venerdì mattina a Palazzo Dogana alla presenza del Presidente Nicola Gatta, del Sindaco di Foggia Franco Landella, del Magnifico Rettore dell'Università degli studi di Foggia Pierpaolo Limone, dei docenti Antonio Lopolito, Alessandro Muscio e Giulio Cappelletti.


E' stata illustrata la proposta partorita dal Tavolo Tecnico promosso dalla Provincia e da Gatta per provare a dare un nuovo slancio alla Capitanata grazie alle risorse del Recovery Fund.Il primo step si è concretizzato con l'ascolto di tutte le parti, politiche, istituzionali, sociali ed economiche e dal recupero dei progetti pronti, che nel corso degli anni sono stati già redatti. Una scelta maturata alla luce del fatto che l'Europa chiede tempi rapidissimi per la cantierizzazione delle proposte finanziate.


"Siamo partiti da una programmazione importante - ha spiegato Nicola Gatta -, quella del Contratto di Sviluppo, promosso da questa Provincia e voluto fortemente da Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha portato un finanziamento nel nostro territorio pari a 280 milioni di euro; risorse importanti ma non sufficienti per colmare il gap infrastrutturale della Capitanata. Da oltre 40 anni infatti non si realizzano opere infrastrutturali importanti".


Dall'ammodernamento degli impianti irrigui alle soluzioni per la green economy, dalle pubbliche amministrazioni smart alla sanità vicina al cittadino, fino alla scuola dei Monti Dauni, sono solo alcune delle proposte presentate al Governo. "Tutte però hanno in comune il fatto di essere pensate per lo sviluppo dell'intera provincia, non del singolo Comune", è stato ricordato."Il coinvolgimento degli enti locali è fondamentale perché difficilmente questo piano potrà essere attuato senza di loro - ha aggiunto Gatta -. Quando due mesi fa abbiamo promosso i primi incontri con i parlamentari e con i consiglieri regionali non si conosceva affatto quello che era il piano della Regione, un foglio Excel trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri a fine anno. Oggi sappiamo di avere una grande occasione, irripetibile per il nostro territorio perché, oltre ai 200 miliardi del Recovery Fund, abbiamo altre risorse in arrivo, come la nuova programmazione Europea 21/26, i Fondi di Sviluppo e Coesione, avremo nei prossimi anni una quantità di risorse tali che potranno cambiare il volto della nostra provincia. Abbiamo voluto mettere in piedi questo documento, ambizioso, aperto e certamente non definitivo, su cui torneremo ad interfacciarci con la Regione, nevralgica per la distribuzione delle risorse. Questo nostro modello di governance territoriale credo sia stato uno dei pochi nel centro-sud Italia, è un modello che hanno adottato alcuni territori del centro nord dove hanno impostato un lavoro esattamente opposto rispetto al nostro, nel senso che sono state le regioni a coinvolgere le province e così a cascata i comuni. Non vogliamo rubare la scena a nessuno ma vogliamo essere ascoltati perché da questo lavoro dipenderà il futuro del nostro territorio, vogliamo raccogliere la sfida e la vogliamo anche vincere, per cambiare questa bellissima provincia".

Fondamentale l'apporto dell'università, affidato infatti al dipartimento di Economia, Management e Territorio il ruolo di acceleratore delle attività di programmazione."Questo tavolo tecnico rappresenta una piccola novità dal punto di vista della governance dei progetti - ha confermato Limone - ma è un punto di partenza imprescindibile: è necessario pensare ad una alleanza larga per lo sviluppo del territorio, che deve superare tutti i confini dei colori politici; non andiamo da nessuna parte, altrimenti. Abbiamo davanti una stagione di ricchissime opportunità, l'Europa sta mettendo in campo una grandissima quantità di finanziamenti, per contro nel territorio c'è una scarsa capacità progettuale, in questo senso l'università può offrire un sostegno alla creazione di progetti che siano ben pensati, che abbiano un sostegno scientifico, che abbiano una visione e che si colleghino con le direzioni internazionali".


Nel documento inviato alla Presidenza del Consiglio c'è infatti un lavoro tecnico di supporto da parte dell'università, per ciò che riguarda la composizione delle istanze progettuali e dell'analisi di contesto e cognitiva. "Credo non ci saranno moltissime altre opportunità come quella che abbiamo nei prossimi anni per riscrivere la traiettoria di questo territorio. Credo che il Presidente della Provincia abbia realizzato un'azione straordinaria: è il segnale di un lavoro corale, che è condizione di partenza per poter intercettare queste risorse", ha concluso Limone.



Le proposte sovracomunali della città capoluogo. Landella: "Foggia deve tornare nuovamente il fulcro e la cerniera della provincia"


"Nicola Gatta conferma la bontà di quella intuizione, di quella scelta di sostenerlo come Presidente perché ha fatto bene la sua attività politica, non solo a Candela ma sta dimostrando con i fatti che abbiamo investito sulla persona giusta. Sta vincendo la sfida e la sta portando avanti con efficacia ed efficienza", così si è espresso il Sindaco di Foggia Franco Landella nei confronti del Presidente durante la presentazione del Next Generation Capitanata.

"E' ormai un'esperienza collaudata - ha aggiunto -, abbiamo dimostrato con il Cis che questo territorio ha qualità politiche, attraverso le quali non abbiamo perso questi finanziamenti, non ci siamo attardati nella presentazione delle schede progettuali e abbiamo dato una visione di insieme, di coesione sociale e istituzionale. Penso che questa sia la vera sfida che già oggi abbiamo vinto. Mettere intorno ad un tavolo i vari attori del territorio, delle istituzioni, del mondo dell'artigianato e dell'industria, i comuni e le parti sociali già è un segnale di un territorio che quando deve creare sviluppo e quindi occupazione, è compatto, e non guarda alla appartenenze politiche ma al benessere della comunità. Questo è un momento in cui la politica se ne deve prendere il merito perché ha creato le condizioni per realizzare questo piano".


Ma il vero rischio che i progetti non vedano la luce, a detta di Landella, sta nelle lungaggini burocratiche. "E' la vera innovazione di cui abbiamo bisogno, la speranza è che Draghi possa abbattere il muro della burocrazia". Anche il Comune di Foggia ha presentato i propri progetti, dal completamento dell'Orbitale, a interventi per l'efficientamento del trasporto pubblico, alla tutela del patrimonio ambientale.
"Le proposte di Foggia sono degli interventi di sistema sovracomunali, non ci siamo arroccati sulle specifiche esigenze della città ma abbiamo ragionato, come Comune capoluogo, su quali potessero essere le infrastrutture che potessero abbracciare l'intero territorio e rendere Foggia nuovamente il fulcro della Capitanata, sistemi infrastrutturali che potessero garantire servizi all'intera comunità della provincia, non un ragionamento politico egoistico, concentrato su quelle che sono le specifiche richieste del territorio locale ma di un'area che deve interfacciarsi con lo sviluppo dell'intera Capitanata. Foggia deve essere la cerniera della provincia e centrale nel territorio. Dobbiamo guardare allo sviluppo della Capitanata: ogni volta che un Comune della provincia viene citato per un fatto di cronaca tutto ricade su Foggia, è l'intero il territorio che perde la credibilità e invece deve tornare ad essere attrattivo".


Cinzia Celeste

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