E' fondamentale - sottolinea Uecoop - incrementare i fondi statali per assicurare la liquidità a comuni, province e regioni migliorando ancora di più i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione per non mettere a rischio i bilanci delle imprese e i posti di lavoro. Per la competitività delle imprese e per una vera ripartenza del Paese è strategico - evidenzia Uecoop - anche alleggerire il carico burocratico che rallenta l'attività e quindi la reattività del sistema produttivo senza però prescindere da trasparenza, correttezza, rispetto delle regole e delle procedure con il 44% delle imprese cooperative che - conclude Uecoop - indica la burocrazia come uno degli elementi di freno alla propria attività .
Non meno funesto il quadro tracciato da Federturismo in Confindustria che parla di una stagione disastrosa da ogni punto di vista.
"Con crescente e inquietante preoccupazione - evidenzia la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - assistiamo in questi giorni a numerose uscite da parte di giornali e TV che, probabilmente travisando i dati di qualche ente pubblico, descrivono il turismo italiano come in piena salute, con località sold out e incassi da capogiro. La situazione reale è tuttavia ben diversa e i dati parlano chiaro, perdite per più di 50 miliardi di euro, occupazione dimezzata, incassi falcidiati dalle spese enormi sostenute per sanificazione e pulizie straordinarie (più volte al giorno), perdita totale del turismo straniero, scarsa propensione alla programmazione del turista italiano che prenota soprattutto sottodata, interi settori fermi da mesi e non ancora ripartiti (Tour operator, agenzie di viaggio, eventi, congressi, fiere, intrattenimento, etc) e stagione limitata alle settimane centrali di agosto".
"Se qualcuno pensa - continua la Presidente Lalli -, che le immagini di quattro spiagge affollate o i pochi alberghi pieni (quelli che erano nelle condizioni di riaprire) siano la prova che l'industria del turismo è fuori pericolo si sbaglia enormemente. Il grosso della crisi deve ancora arrivare, i conti li faremo a settembre e se non arriveranno aiuti veri, tangibili, estesi a tutte le filiere del turismo e di media/lunga durata rischiamo di perdere dal 30 al 50% della nostra offerta turistica nazionale".