Si potrebbe anche osservare che, in fin dei conti, poteva essere prevedibile che non ci fosse un’ampia platea che volesse prendere parte ad uno degli ultimi bandi di concorso predisposti dal Comune di Chieuti, ma di qui a prendere atto che c’è un solo candidato ce ne passa. Eppure è così e a queste latitudini, dove sono tantissimi i giovani che cercano lavoro, appare certamente singolare che nessuno abbia provato a partecipare al concorso pubblico, per esami, del Comune di Chieuti, per la copertura di 1 posto di istruttore amministrativo contabile. Nessuno, come detto, eccetto una persona.
I requisiti generali richiesti sono quelli soliti di ogni concorso, mentre quelli specifici sono due: diploma di scuola di secondo grado di Tecnico Commerciale o titolo equipollente o titolo superiore assorbente; pregressa esperienza professionale di almeno 6 mesi, anche non continuativi, maturata negli ultimi 3 anni nella stessa mansione (o superiore) presso una Pubblica Amministrazione. Proprio questo ultimo requisito ha generato le supposizioni su chi sia l’unica persona ad aver preso parte al concorso.
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“Pensavamo che ci potesse essere partecipazione – ammette la consigliera di minoranza ed ex candidata Sindaca Costantina Tavani -, invece c’è una sola persona che vi ha partecipato e sembrerebbe che il suo nome possa essere noto. Oltretutto, ritengo che il testo dell’avviso sia incostituzionale perché pone una clausola nella quale si dice che, nel momento in cui questa persona verrà assunta, debba vivere a massimo 10 chilometri di distanza dal luogo di lavoro. Una condizione assurda”.
Il candidato è, invece, una candidata. Si tratterebbe, secondo più di qualche voce in paese, di Francesca Clavero. La sua famiglia è nota in paese, dal momento che il padre gestisce un ristopub. È lei che ha lavorato recentemente in Comune, maturando quindi un titolo preferenziale rispetto agli altri eventuali contendenti.
In questo caso, si tratta di un’assunzione a tempo indeterminato e parziale, dal momento che è previsto un impiego per 24 ore settimanali. Ma, come detto, contendenti non ce ne sono a questa tornata. Il 17 maggio scorso, il responsabile del procedimento, il dirigente comunale Michele Pio Ardito, ha messo nero su bianco che “considerato il numero di candidature pervenute (una, ndr), non si procederà allo svolgimento della prova preselettiva”.
Era una fase prevista, eventualmente, se fossero arrivate più di 30 candidature. La situazione è diametralmente opposta, non sono servite le preselezioni e Ardito ha comunicato che il 22 giugno prossimo si terrà la prova selettiva scritta, che si svolgerà presso l’aula consiliare.
“Sarebbe stato auspicabile che ci fosse un confronto tra più candidati, anziché trovarsi nella situazione di cui apprendo da l’Attacco. Invece non è così e non mi spiego, anche in virtù di una certa esperienza in materia di concorsi, come non siano pervenute altre candidature”, chiosa Tavani.
A sostenere la prossima prova scritta ci sarà soltanto Francesca Clavero, se è sua l’identità dell’unica candidata. A questa prova seguirà quella orale che si terrà a partire dal 13 luglio prossimo. Entro l’estate dovrebbe quindi esserci una nuova unità in forza al Comune di Chieuti.
Zone Transition
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L’unica candidatura ha già sbaragliato la concorrenza, dal momento che non ha oppositori. Resta da conseguire una votazione pari almeno a 21/30 per la prova scritta e altrettanto per l’orale. L’ultima sfida è con sé stessa, dal momento che nessun altro ha creduto nella possibilità di diventare dipendente comunale a Chieuti. Una volta erano posti di lavoro ambiti. Saranno cambiati i tempi, forse.