È stato indicato da Ugo Galli come presunto ispiratore di una altrettanto presunta campagna denigratoria nei suoi confronti, perciò Nicola Pinto ha chiesto a l’Attacco di essere intervistato. L’ex primo cittadino di Rodi Garganico è stato il presidente della Comunità Montana del Gargano mentre Galli faceva il segretario generale.
Ha chiesto di intervenire, ce ne spieghi le ragioni.
Avevo dimenticato la sua squisita persona, ma vedo che non riesce ancora a dimenticarmi. È vero che in illo tempore ho portato documenti al giornale l’Attacco e non come dice lui “il foglio”, ma di questi attuali articoli non ho nulla a che vedere, non per declinare responsabilità, ma perché quei documenti già dati dicevano la verità di come effettivamente erano andate le cose. Non nego che le cose che l’articolo affermava erano veritiere, ma purtroppo per Galli non sono l’autore dell’articolo. Siccome mi tira in ballo, allora lo farò ballare!Carousel Banner 1
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In che senso?
Lui dimentica che la Procura della Repubblica di Foggia archiviò la sua denuncia e di Lucia Littoriano quando lo licenziai e contestualmente sospesi dal servizio la sua collaboratrice. La Procura di Foggia, a firma della dottoressa Anna Landi, sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, e il G.I.P. Enrico Di Dedda hanno affermato che “la condotta del Pinto che, dopo aver licenziato il segretario generale dottor Ugo Galli e sospeso il responsabile del servizio economico finanziario ragioniera Lucia Littoriano, ha nominato al loro posto la dottoressa Antonietta Santodirocco quale segretario generale e l’architetto Matteo Totaro, dirigente del Secondo Settore-Servizio Tecnico, quale vice segretario evidenziando la necessità di un rapporto di stretta collaborazione e di fiducia per garantire il buon andamento dell’azione amministrativa della Comunità Montana del Gargano, dimostra l’intenzione dell’indagato di agire per un interesse certamente non privato ma del suddetto ente ed in particolare per poter continuare ad esercitare le proprie funzioni ed assicurare la continuità dello svolgimento dell’attività amministrativa dell’ente; ritenuto che non vi siano elementi sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio e che i querelanti potrebbero far valere le loro ragioni dinanzi al giudice amministrativo e del lavoro, chiedendo l’annullamento del provvedimento di licenziamento e sospensione. Chiede che il G.I.P. in sede voglia disporre l’archiviazione del provvedimento con conseguente restituzione degli atti al proprio ufficio”. Data 12 febbraio 2010. Il G.I.P. Enrico Di Dedda, in data 31 maggio 2010, confermò la decisione del sostituto procuratore Landi. Galli e Littoriano non sono mai ricorsi al TAR o al Giudice del Lavoro.
Ma Gaetano Cusenza, nominato commissario liquidatore, revocò i provvedimenti.
Non aveva competenza al riguardo della riassunzione di Galli e di revocare il provvedimento di sospensione della Littoriano in quanto lo stesso doveva solo rispettare il regolamento regionale n. 16 del 15.07.2009 attuativo della Legge n. 36 del 19.12.2008 per liquidare l’Ente Montano. Ha pertanto consumato un atto illegittimo ed un abuso in atti d’ufficio.
Vuole fare altre puntualizzazioni?
Più che precisare, visto che sono stato anche io giornalista, voglio fare alcune domande all’avvocato Galli.
Quali?
Perché la determina 178 del 1998 non è mi stata mai consegnata dopo tantissime richieste? Ne venimmo in possesso solo dopo che era assorbita dall’ARIF, quando mi veniva consegnata da uno dei suoi più stretti e fedeli collaboratori. Può un sottoposto di settimo livello a livello superiore ed addirittura dirigente un dipendente di un Ente già ottavo livello? Quale concorso da dirigente ha fatto e/o ha vinto? Perché la Provincia di Foggia non accettò la sua richiesta di mobilità come dirigente? È vero che il Prefetto di Foggia dottor Calvosa gli intimò di partecipare alle riunioni degli organi esecutivi e rappresentativi della Comunità Montana? È vero che scrisse che “ad avviso di questa Prefettura per assicurare la legittimità, l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa di codesta comunità montana, la S.V. deve continuare a svolgere la propria attività partecipando sistematicamente nella qualità alle riunioni degli organi esecutivi e rappresentativi dell’Ente, limitandosi ad esprimere il proprio parere sulla legittimità degli atti deliberativi assunti nelle cennate riunioni”? Galli, però, ha continuato imperterrito a boicottare le riunioni di detti organi della Comunità Montana. È vero che la Guardia di Finanza di Manfredonia aveva accertato la truffa alla Comunità Montana ed al Ministero delle Infrastrutture, che la stessa comunicò tutto alla Procura di Foggia, che a sua volta comunicò tutto al Procuratore Capo presso il Tribunale di Teramo? Il sostituto procuratore, dottor Enrico Infante di Foggia, evidenziò: “preciso che a pagina 7 dell’esito indagine della GdF depositato il 28.01.2010, vi è uno specchietto riassuntivo delle somme erogate all’indagato di accreditamento delle stesse”. L’indagato era Gino Verrocchi colui che aveva fatto le sue confessioni a Galli, o aveva recepito i suoi consigli! Chi doveva controllare gli atti dopo le notifiche della mia denuncia fatta a Galli ed al revisore dei conti? Perché non è stato controllato prima che arrivasse la Guardia di Finanza all’Ente? È vero che l’avvocato Gino Vergura le comunicò di non costituire la CMG nel giudizio di secondo grado del nostro calvario penale, che ha visto vittime il sottoscritto e Peppino Maratea? Perché si costituì quando non ne aveva competenza? È vero che su dieci dipendenti della CMG, lei promosse a dirigente tre componenti riportando a cinque i dirigenti? Quanto è costata la costituzione di parte civile della CMG nel noto procedimento penale? Mi hanno detto quasi 200.000,00 euro di spese legali. È vero che siamo stati assolti perché il fatto non sussiste? È vero che abbiamo transato nel procedimento penale di Avellino, ma su sua richiesta, attraverso l’architetto Totaro e per non spendere soldi inutili accettammo la sua richiesta? Forse aveva paura che in quel procedimento penale potesse uscire l’argomento proprio della sua dirigenza? È vero che tutte le delazioni sue e dei suoi sodali nel noto processo sono state tutte messe nel nulla? È vero che apriva tutta la corrispondenza diretta mia personale e quella istituzionale? È vero che ci negava i documenti della CMG necessari alla nostra difesa nel procedimento penale? È vero che per ottenerli li ha richiesti il presidente della terna giudicante, giudice Antonio De Luce alla signoria vostra? È vero che ha finanziato anche manifestazioni avvenute in paesi al di fuori del comprensorio della CMG come Poggio Imperiale e Apricena? È vero che per andare a Roma passava per Teramo e Giulianova con l’auto dell’Ente? Per quale motivo, quando doveva rigar dritto per Pescara, Chieti e Roma?
L’avvocato Galli sostiene che la sua attività si è svolta sempre nel rispetto delle norme e che lei vorrebbe rivalersi nei suoi confronti.
Galli ha immobilizzato per oltre tre anni l’Ente Montano caricandolo solo di debiti che purtroppo sono stati pagati solo per difendere il suo regolamento degli Uffici e dei Servizi per non far scoprire il vaso di Pandora. Certo che ha fatto una carriera bellissima, ma fondata sulla menzogna. Ha fatto arrestare due padri di famiglia, due innocenti con le delazioni: il sottoscritto e Peppino Maratea. Da quel momento non sono stato più bene in salute. Su chi dovrei rivalermi? Al posto suo mi vergognerei ad affermare cose che non certifica con documentazione, cose non vere come ha fatto durante il procedimento penale.
Zone Transition
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Sarebbe disposto a confronto pubblico con Ugo Galli?
Basta che mi dica il luogo, il giorno e l’ora. Non avrei voluto affatto intervenire nel contesto di questa campagna elettorale, ma la sua presunzione antica ed attuale di poter dire e fare tutto mi ci ha tirato dentro per quei pochi capelli che ancora mi rimangono. La notte io dormo tranquillo perché non ho mai fatto del male a nessuno, non so se lui può fare la stessa cosa soprattutto quando dice che le sue origini sono avvenute nella culla del diritto!