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La notizia del giorno non è tanto che Davide Mondonico (dato per certo alla corte del suo concittadino Brambilla) si sia accasato al Campobasso (che evidentemente avrà esaudito le sue richieste), quanto che il Foggia si ricordi che abbia anche un settore giovanile da rivitalizzare. E che decida di affidarlo alle cure di uno specialista del settore (o almeno, così si spera). Sarà Andrea Carrozza il nuovo responsabile del vivaio rossonero: l’ex attaccante 48enne di Catanzaro, dopo aver dismesso i panni di calciatore ha conseguito il patentino di allenatore di base UEFA B e, successivamente, l’abilitazione a Responsabile del Settore Giovanile.
Ha iniziato la sua nuova esperienza professionale in qualità di tecnico delle giovanili del Catanzaro, quindi è stato osservatore nelle fila dell’Ascoli. Nella stagione ‘21/’22 è a capo del settore giovanile della Vibonese, e la stagione successiva a Crotone.
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“Sono contentissimo di essere a Foggia per ricoprire un ruolo così importante. Ringrazio, per la fiducia, il vice presidente Emanuele Canonico, cercheremo di formare un organico competitivo per tutte le categorie del settore giovanile a partire dalla Primavera3, per passare agli Under17 e agli Under15 nazionali al fine di valorizzare i giovanissimi talenti ”, le prime parole dell’ultimo arrivato in casa rossonera.
Un altro tassello, dunque, va al suo posto, Carrozza arriva su espressa indicazione del ds Roma che lo conosce dai tempi della Vibonese.
Il secondo giorno di mercato ufficiale è scorso via senza particolari sussulti, e dopo l’arrivo di Victor De Lucia, in uscita ieri si è registrato il passaggio di Tommaso Nobile (svincolato) al Taranto.
Si attendono adesso a stretto giro altri annunci, a cominciare dal nome del centravanti che guiderà il nuovo attacco rossonero. Per puntare in alto ed essere realmente competitivi servirebbe un bomber vero e da doppia cifra garantita, che sia in grado all'occorrenza di mettersi sulle spalle tutto il peso dell'attacco e di fare anche reparto da solo. E invece, dopo aver fatto circolare ad arte nomi irraggiungibili come Lescano anziché Donnarumma e Caturano, sembrerebbe che ora il Foggia stia virando dritto su Ernesto Starita. Che non è propriamente un gollaro, anche se per la categoria è un giocatore di sicuro affidamento.
La trattativa è in piedi, in casa Foggia si serrano i tempi per mettere le mani su un attaccante che stuzzichi la fantasia dei tifosi, lungo l’asse Ternana-Benevento-Foggia c’è un valzer di attaccanti che intriga. Jacopo Manconi, in forza al Modena, è pronto a trasferirsi nel Sannio. L’attaccante ha chiesto di partire, su di lui c’è stato anche un timidissimo interesse del Foggia (il ragazzo ha parenti a Vieste). Con Manconi in Campania, i giallorossi potrebbero liberare Starita, entrato di fatto nel mirino del Foggia. Più difficile arrivare a Facundo Lescano, che al sud accetterebbe eventualmente solo Catania.
Ritorno di fiamma anche per Alexis Ferrante, rientrato alla Ternana dopo il prestito alla Strega. L’anno scorso era pronto a tornare al Foggia, alla fine però preferì l’offerta economica del Benevento: adesso però l’attaccante italo-argentino tornerebbe sui suoi passi ed accetterebbe di buon grado la destinazione Foggia. Nel frattempo il costo del suo cartellino, dopo la deludente stagione a Benevento, è molto più accessibile.
In pole però ci sarebbe Starita, lo scugnizzo napoletano svezzato da Gattuso, una certezza assoluta per la Serie C. Il giocatore classe ’96 due stagioni fa è stato grande protagonista a Monopoli, e che ha mosso i primi passi alla Pro Vercelli, prima del caos Cesena e l’incontro con Ginestra, l’esplosione a Bisceglie e Caserta e la nuova vita con il Monopoli.
Cresciuto all’ombra del “San Paolo, a 14 anni ha lasciato casa per indossare la maglia del Padova dove con la Primavera nella stagione ‘13/14 insegue il debutto in Serie B. Un anno dopo l’addio e la scommessa della Pro Vercelli, sfiorando la cadetteria e lasciando il segno sempre tra i giovani. Nel ‘15/16 la chiamata del Pisa di Gennaro Gattuso, l’esperienza ‘da grande’ in Serie C con i nerazzurri dove in 10 presenze realizza il suo primo gol in campionato, contro il Santarcangelo, a 19 anni. L’esordio in Serie B arriva invece solo nella stagione ‘16/17, con la Pro Vercelli di Moreno Longo, a subentrante. Con l’ex tecnico del Como vivrà tutta la seconda parte della stagione ‘16/17 dopo aver disputato la prima metà con la Fidelis Andria senza però lasciare il segno.
Nel ‘17/18 torna protagonista a Piacenza, segnando 3 gol in 14 partite. In estate la chiamata tanto attesa dalla Serie B, dal Cesena che sceglie di puntare su di lui: una gioia effimera che durerà solo poche ore prima del fallimento del club. Il suo percorso ricomincia allora da Bisceglie, in Serie C, dove incontra Ciro Ginestra, uno degli allenatori più importanti della sua carriera: “Una persona incredibile”, confesserà in un’intervista Starita che con Ginestra vive sia l’esperienza a Bisceglie che quella con la maglia della Casertana. Nel campionato ‘19/20 11 gol e 2 assist in 33 presenze con i falchetti: sarà la prima stagione da protagonista assoluto, per la prima volta in doppia cifra.
Zone Transition
Zone Transition
Un matrimonio con la Casertana interrotto a fine stagione, complice anche il caos generato dal Covid-19, che porterà Starita a rilanciarsi a Monopoli. In Puglia la consacrazione definitiva per l’attaccante napoletano: 40 gol e 12 assist in 137 partite dalla stagione ‘20/21, fino alla chiamata del Benevento.
Ed ora l’ipotesi Foggia, sempre più concreta.
