Nell’ultima decade dello scorso mese di giugno, durante le prime ore dell’alba, nei pressi di un noto bar presente nel centro abitato di Manfredonia si è verificata una violenta rissa tra giovani, di cui qualcuno anche minorenne.
L'Attacco si è occupato della vicenda, e di altre, con diversi articoli, parlando di malamovida in riva al Golfo.
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Dopo la richiesta d’intervento, la pattuglia dei Carabinieri intervenuta presso il bar “teatro” degli eventi, ubicato nei pressi del Lungomare e a poca distanza sia dal centro abitato sia da uffici pubblici, scuole e importanti centri di aggregazione, ha rilevato la presenza di una sola persona ferita, in quanto tutti gli altri soggetti coinvolti si erano dileguati, facendo così perdere le loro tracce dopo l’accaduto.
Grazie alle rapide e serrate indagini volte principalmente alla ricostruzione della dinamica dei fatti, attraverso in particolare la visione delle telecamere di sicurezza e raccogliendo le dichiarazioni testimoniali dei presenti, si è potuto addivenire alle generalità degli altri soggetti autori dell’accaduto che hanno, per l’ennesima volta, contribuito a rovinare una serata d’estate ai residenti e ai numerosi turisti presenti in questa località per trascorrere un periodo di vacanze all’insegna del relax.
Nel dettaglio i Carabinieri del Comando Compagnia di Manfredonia sono riusciti a ricostruire, passo passo, tutte le fasi dell’accaduto e nello specifico accertare che lo scontro, iniziato all’interno dell’esercizio commerciale tra due giovani del posto probabilmente per qualche parola detta di troppo e, successivamente, si è sviluppato all’esterno.
Dai toni sempre più accesi e dalle minacce anche gravi si è passati, in pochissimi minuti, ad assistere a scene di inaudita violenza dove, ad avere la peggio, è stato un giovane che, trasportato subito dopo presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale, ha riportato delle gravi lesioni guaribili in circa 30 giorni.
In particolare, sono stati identificati tutti i partecipanti alla rissa, la maggior parte giovanissimi del posto, alcuni dei quali con precedenti di polizia, per i quali è scattata la misura di prevenzione personale del cosiddetto “Daspo Willy” e pertanto per un lungo periodo non potranno più recarsi nei luoghi dove si è verificato l’accaduto né tantomeno stazionare a ridosso dello stesso, pena la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a 20mila euro.
Anche all’esercizio pubblico, nei giorni precedenti, è stato notificato il provvedimento di chiusura ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza adottato a garanzia dell’ordine e della sicurezza dei cittadini, che ha come ratio quella di impedire, attraverso la chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.
Zone Transition
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I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, supportati dalle pattuglie dei Reparti presenti in ausilio sull’intera provincia, “continueranno nei prossimi giorni, in particolare nei fine settimana, a intensificare i controlli del territorio allo scopo di prevenire qualunque forma di illegalità e garantire così non solo un’estate tranquilla ai residenti e a tutti i vacanzieri che scelgono queste località per trascorrere il periodo di meritato riposo ma anche una sana e divertente movida a tutti i giovani che scelgono di rimanere nella loro città”, fanno sapere i militari.