La Polizia di Stato di Foggia, ha eseguito in data odierna un’ordinanza che dispone gli arresti domiciliari a carico di quattro indagati di 25, 31 37 e 42 anni, tutti operatori socio sanitari impiegati in una R.S.S.A. del manfredoniano. I loro nomi: Antonio Vero, nato a San Giovanni Rotondo il 16.06.1980, residente a Manfredonia (l'unico accusato anche di violenza sessuale ai danni di due anziani); Mariano Paganini, nato a San Giovanni Rotondo il 25.08.1997,
residente a Manfredonia; Michele Salcuni, nato a San Giovanni Rotondo il 12.02.1985, residente a Monte Sant'Angelo; Domenico Nuzziello, nato a Manfredonia il 21.08.1991, residente a Manfredonia. L’odierno provvedimento emesso dal GIP presso il Tribunale di Foggia si fonda su una richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica e ha ad oggetto i delitti di maltrattamenti e di violenza sessuale nei confronti di alcuni pazienti ricoverati nella residenza.
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L’attività investigativa della Squadra Mobile di Foggia e del Commissariato di PS di Manfredonia, ha preso avvio nel mese di giugno scorso allorquando è pervenuta presso il Commissariato di P.S. di Manfredonia una lettera anonima in busta chiusa nella quale venivano narrati sommariamente presunti episodi di maltrattamenti che alcuni operatori socio sanitari ponevano in essere nei confronti di alcuni pazienti ricoverati presso la R.S.S.A. Stella Maris di Manfredonia, facente capo a Michele La Torre. All’interno della busta vi era anche una chiavetta USB contenente un file audio video sul quale erano state registrate le urla di un’anziana donna.
Al fine di riscontrare quanto informalmente appreso si è provveduto ad installare diversi presidi tecnici all’interno della struttura oggetto di denuncia, i quali, già dopo pochi giorni dall’attivazione, hanno permesso di registrare numerosi e reiterati abusi, fisici e psicologici, da parte degli operatori a danno di pazienti in età avanzata con patologie altamente invalidanti.
Ha osservato il Giudice che gli odierni indagati hanno posto in essere condotte “prevaricatrici ed inutilmente punitive” ispirate “a mera volontà denigratoria ovvero da un irrazionale intento di ricondurre a contegni di autocontrollo e disciplina soggetti del tutto incapaci, a causa del loro stato fisico e mentale”.
Uno degli indagati è gravemente indiziato anche di aver compiuto delle violenze sessuali nei confronti di due degenti: un uomo e una donna ultraottantenni.
Ad ogni modo, l’indagato, in quanto tale, è presunto innocente fino ad una eventuale sentenza definitiva di condanna. La sua posizione penale sarà oggetto di nuove valutazioni in sede di dibattimento o procedimenti speciali con l’indispensabile contributo della difesa.
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"La proprietà e la direzione della Stella Maris non hanno alcuna responsabilità e risultano danneggiate dalle condotte dei dipendenti, che saranno immediatamente sottoposti a sospensione cautelare". Lo ha detto all'ANSA Michele Vaira, avvocato della RSSA Stella Maris di Manfredonia.