Il presidio ospedaliero “Masselli-Mascia” di San Severo, sta vivendo un periodo d’intensa attività tanto da un punto di vista sanitario, come qualità dell’offerta, tanto da un punto di vista amministrativo, per così dire, considerando la riduzione della mobilità passiva, avendo unità operative (cardiologia, ortopedia, ostetricia-ginecologia, pneumologia, radiologia, laboratorio d’analisi, medicina interna, chirurgia, solo per citarne alcune) che stanno garantendo elevate prestazioni non solo in tutto l’Alto Tavoliere, il vasto bacino di riferimento dell’utenza. Per alcuni interventi, a livello di ortopedia e cardiologia, arrivano pazienti da tutta la provincia. All’annosa carenza di alcuni specialisti (anestesia e chirurgia d’emergenza) si sta aggiungendo la mancanza di un servizio importante, già presente all’interno del reparto di Chirurgia, come quello (almeno) di un ambulatorio di urologia, che possa evitare lunghi viaggi per un semplice cambio di catetere, ad esempio.
A l’Attacco, ha sollevato il problema, Raffaele Bentivoglio, coordinatore nazionale Welfare del Movimento Italiano Disabili (MID): “Tutti converranno, a cominciare dal Direttore Generale dell’Asl-Fg, il dottor Nigri, che non è possibile per le persone anziane e diversamente abili, ma non solo loro, recarsi negli ospedali di Foggia, Cerignola o San Giovanni Rotondo, per un semplice cambio di catetere e non solo. Tanto dicasi anche per un esame non invasivo come l'uroflussometria che permette di studiare la progressione delle urine attraverso l'apparato urinario durante l'atto della minzione e che può essere eseguito a livello ambulatoriale. Senza parlare – ha continuato Bentivoglio – delle urgenze urologiche. E, come si sa, d’estate, queste problematiche s’amplificano. La maggior parte di questi pazienti è sola o non hanno nessuno che può accompagnarle in altri ospedali, soprattutto se persona anziane. Per le persone diversamente abili, i problemi aumentano”.
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La questione è di mera praticità e per evitare disagi legati comunque a viaggi per chi, ad esempio, deve cambiare un catetere vescicale, già di per sé una situazione di disagio: “D’estate, come detto, le questioni diventano più complicate e aumentano – ha ribadito Raffaele Bentivoglio a l’Attacco -. Ecco perché, avere almeno un urologo o un ambulatorio di urologia, come c’era fino a pochi anni fa è davvero necessario. Le persone anziane e i disabili hanno disagi notevoli per viaggiare. San Severo è un ospedale che ha ripreso il suo ruolo nell’Alto Tavoliere, con medici ed infermieri che lavorano a ritmo incessante ed effettuano prestazioni davvero degne dell’aggettivo ‘eccellente’. Avere anche un servizio di urologia, andrebbe a migliorare l’offerta sanitaria del ‘Masselli-Mascia’ e ridurre i disagi a tante persone. Inutile dire che la popolazione invecchia e che le patologie ad essa correlate seguono l’incremento e necessitano di assistenza”.
Con l’autonomia differenziata, la situazione sarà più critica e, in maniera subdola – ma in cittadini se ne stanno accorgendo – c’è chi spinge verso le polizze sanitarie assicurative, verso una sanità privata che non permetterà l’equità di cura per tutti. Anche le liste d’attesa, sembrano un “casus belli” proprio per stressare l’argomento e far “assicurare” solo chi potrà permetterselo, con tutti i benefici del caso.
Le conclusioni di Bentivoglio e del MID: “Chiedo l’intervento urgente del DG Nigri, della Sindaca Colangelo, dell’Assessora De Lallo, oltre che alla Regione Puglia, con il presidente Emiliano, di provvedere allo scopo. Se la situazione dovesse perdurare o non ci dovessero essere novità sostanziali, ci rivolgeremo anche al Signor Prefetto di Foggia”.
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L’Amministrazione Comunale istituirà, come detto la scorsa settimana – in collaborazione del Comitato Pro Ospedale e Medicina Democratica - un osservatorio permanente sulla sanità in ospedale e sul territorio.