L’unica tappa pugliese del FarmingTour del Consorzio Italiano Biogas è stata a Foggia, in particolare l’azienda agricola Caione Alleva. All’incontro formativo hanno partecipato decine di imprenditori agricoli, stakeholders del settore, ricercatori universitari e rappresentanti del mondo ambientalista.
Obiettivo del confronto: l’illustrazione delle possibilità offerte dai fondi del Pnrr nella realizzazione o revamping degli impianti di produzione di biogas in agricoltura. Non a caso il tour ha fatto tappa presso l’azienda Caione, una realtà ormai consolidata sul territorio.
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“Siamo partiti dieci anni fa con la realizzazione di due impianti a biogas per la produzione di energia elettrica – ha confermato Michele Caione a l’Attacco -, è una filiera del tutto locale perché ci consente di coltivare avena e mais da insilato e ci consente di riutilizzare gli effluenti zootecnici dei nostri allevamenti. Ci ha permesso negli ultimi cinque anni di creare anche delle filiere con i sottoprodotti derivanti dall'industria agroalimentare, dall'ortofrutta e dai frantoi tramite il riutilizzo della sansa. Sicuramente è una filiera virtuosa perché, oltre al fatto di averci permesso di vendere energia e quindi aumentare il fatturato delle nostre aziende agricole, ci ha permesso anche di mettere in campo altre coltivazioni ed arricchire quindi la nostra possibilità di avere rotazioni colturali diverse, non solo grano duro”.
Zone Transition
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Importante quindi lanciare il messaggio che scaturisce dalla giornata di confronto: promuovere gli impianti di biogas. “Realizzare un impianto di biogas è un'opportunità da cogliere al volo – ha ribadito Donato De Leonardis, responsabile dell’impianto di biogas Caione Alleva -. Infatti valorizzando lo scarto di origine biologica proveniente dall'agricoltura e dall'allevamento si va ad innescare un circolo virtuoso che porta alla produzione di energia rinnovabile che può subito essere immessa in rete per creare reddito”.